Il dossettismo. Dinamismi, prospettive e damnatio memoriae di un'esperienza politica e culturale
Enrico Galavotti
Prime coordinate: un oggetto complesso
La vicenda storica dell’Italia unita, e particolarmente [...] politica tra i cattolici e i comunisti: questo perché nel suo giudizio «solo i partiti antifascisti erano la forma politica della Costituzione e il popolo poteva agire in democrazia soltanto attraverso di essi. Dossetti veicolava così il concetto ...
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Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] episcopali, e ha maturato un proprio giudizio della realtà pastorale italiana: che indubbiamente 15.
104 Cfr. U. Allegretti, Dossetti, difesa e sviluppo della Costituzione, in Giuseppe Dossetti: la fede e la storia. Studi nel decennale della morte ...
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EGUAGLIANZA
Ronald M. Dworkin e Alessandro Pizzorusso
Eguaglianza
di Ronald M. Dworkin
Rassegna dei problemi
Sebbene per molti secoli l'eguaglianza abbia costituito un potente ideale politico, [...] risorse e tali opportunità, piuttosto che da un qualche giudizio collettivo sulla diversa importanza dei singoli individui o sul diverso a un elementare bisogno di giustizia, ha costituitoin ogni tempo un argomento classico del ragionamento ...
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I cattolici e la scuola pubblica tra conflitti e partecipazione
Luciano Pazzaglia
Lo Stato italiano è sorto, com’è noto, dallo sviluppo dello Stato sabaudo nell’intreccio con il più ampio movimento [...] dei cattolici incuneare il Concordato e il Trattato nella Costituzione. In realtà, quali che fossero le intenzioni di parte scorrere i commenti de «La Civiltà cattolica», a giudizio della quale la media unica avrebbe provocato un generale ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] dell'avvocato ingiudizio. Le espressioni in uso in questo campo (intervenire e respondere) sono in origine diverse ; d'altra parte il suo legame con il centro politico costituisce una risorsa importante per accrescere il suo prestigio locale; il ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] e il suo destino trascendente, e dunque non scissa da giudizi etici. Da questi principi deriva che l’economico non può classi sociali, la loro sovrapposizione gerarchica, la loro costituzionein corpi morali, civili, economici (come le corporazioni ...
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Diritto ed economia
Robert D. Cooter
Introduzione
Quando negli anni sessanta il rapporto ormai logorato tra diritto ed economia ha prodotto all'improvviso qualcosa di nuovo e di vitale, tutti si sono [...] costituito dal cercare di raggiungere un accordo transattivo che sia compreso tra 75 e 110.
I processi di solito hanno luogo per due motivi. In primo luogo, un mal riposto ottimismo porta ciascuna parte a pensare di poter avere la meglio ingiudizio ...
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Diritto dell'economia
Ernst-Joachim Mestmäcker
Il diritto dell'economia come diritto degli ordinamenti economici
Il diritto dell'economia ha per oggetto gli ordinamenti economici: questi sono caratterizzati [...] essere vietata la costituzione di cartelli, che limitano la concorrenza nel campo degli investimenti, della produzione e dei prezzi o che ostacolano l'accesso al mercato. Non è possibile esprimere in base a questi criteri un giudizio definitivo sulle ...
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Sovranità
Maurizio Fioravanti
La sovranità tra Medioevo ed età moderna
Tra i caratteri che contrassegnano gli ultimi quattro secoli, quelli che comunemente, anche se sempre più problematicamente, sono [...] pensabile alcun giudizio sulle leggi, alcun sindacato di costituzionalità. E anche le costituzioni democratiche , Darmstadt 1970.
Luciani, M., L'antisovrano e la crisi delle costituzioni, in "Rivista di diritto costituzionale", 1996, n. 1, pp. 124- ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] ; l'ingresso dei popoli germanici in questi territori, la loro costituzionein stati e l'assimilazione culturale; tradizioni culturali. Nel giudizio storicoartistico gioca un ruolo importante il rapporto con l'Antichità, che in ogni ambito si ...
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costituzione
costituzióne (ant. constituzióne) s. f. [dal lat. constitutio -onis, der. di constituĕre «costituire»]. – 1. a. L’atto, il fatto di costituire, d’essere costituito: la c. di una società, di una cooperativa, di uno stato, di un...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...