MARCHESI, Girolamo (Girolamo da Cotignola)
Francesca Sinagra
Nacque in data imprecisata a Cotignola, in Romagna; era figlio di un Antonio non altrimenti noto. Tuttavia, se si vuole dare credito alla [...] , Napoli 1971, pp. 147-165; F. Zeri, Italian paintings in the Walters Art Gallery, Baltimore 1976, II, pp. 390 s.; C. Volpe, G. da Cotignola, in Mostra di opere restaurate. Secoli XIV-XIX (catal.), Modena 1980, pp. 7-9; A. Mazza, G. di Antonio da ...
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ATTENDOLO, Marco (Marco de Cotignola, Marchetto Sforzesco)
Riccardo Capasso
Figlio di Margherita, sorella di Muzio, e di Giacomazzo de, Manegoldi da Cotignola, primo marito della madre, visse e operò [...] Sforza, I, Roma 1794, pp. 8, 10 n. 4, 25, 33 n. 32, 366; G. Solieri, Le origini e la dominazione degli Sforza a Cotignola, Bologna 18971 pp. 25 s.; N. F. Faraglia, Storia della regina Giovanna II d'Angiò, Lanciano 1904, pp. 40, 51 n. 2, 74 n. 3 ...
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ATTENDOLO, Foschino (Foschino de Cotignola, Foschino Sforzesco)
Riccardo Capasso
Figlio di Margherita, sorella di Muzio e di Giacomazzo de, Manegoldi da Cotignola, primo marito della madre, visse ed [...] operò quasi sempre con suo frateflo Marco. Nacque in Cotignola il 23 giugno 1392 e ben presto si dedicò al mestiere delle armi; si trasferì, insieme con tutti i suoi parenti, nel Regno di Napoli, non senza agire nel Viterbese e nell'Umbria dove Muzio ...
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ATTENDOLO, Leone (Leone Attendoli da Cotignola, Leone Sforza degli Attendoli, Leo Sforza)
Riccardo Capasso
Figlio di Muzio, nacque in Castel Fiorentino da Lucia di Torsciano; la data della sua nascita [...] . per le prov. napol., XIX(1894), pp. 722, 725, 739; P. Litta, Famiglie cel. ital.: Gli Attendoli Sforza di Cotignola, Milano 1819, I, tav. I; G. Benadduci, Della Signoria di Francesco Sforza nella Marca e Peculiarmente in Tolentino, Tolentino 1892 ...
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ATTENDOLO, Muzio (Giacomuccio), detto Sforza
Piero Pieri
Nato a Cotignola presso Lugo di Romagna il 28 maggio 1369, da Giovanni, apparteneva a una famiglia di campagnoli relativamente agiati, che contendevano [...] destro alla forca, come i traditori, con una zappa in una mano e nell'altra una scritta: "Io sono Sforza vilano de la Cotignola traditore che XII tradimenti ho facti alla Chiesa contro lo mio honore". Fu il momento in cui veramente l'A. legò la sua ...
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GIOVANNI da Barbiano
Enrico Angiolini
Nacque da un Raniero appartenente a quel ramo della famiglia dei conti di Cunio che si era trasferito a Barbiano, presso Cotignola (Ravenna), dopo la distruzione [...] del castello avito a opera dei Faentini nel 1296. Non conosciamo il luogo di nascita di G. né la data, che però è da porre dopo la metà del XIV secolo, dato che è nota la sua attività in armi dal 1378 ...
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FLAMINIO, Giovanni Antonio
Valeria De Matteis
Discendente da una famiglia di cui alcuni componenti svolsero ambascerie per conto di Francesco Sforza, nacque nel 1464 ad Imola dal cavaliere Lodovico [...] Zarrabini di Cotignola, ma fu noto con il cognome di Flaminio (forse dal nome dell'antica provincia imolese), ereditato definitivamente dal figlio Marcantonio e dai nipoti Giulio Cesare e Benedetto, giurisperiti, Sebastiano e Onorio, filosofi e ...
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CUNIO, Bernardino di
Giancarlo Andenna
Nacque dopo la metà del sec. XIII dall'omonimo Bernardino.
Appartenne alla antica famiglia comitale romagnola, la cui origine e la cui discendenza non sono ancora [...] ben conosciute, ma che comunque trasse il cognome dal forte castello di Cunio, posto tra Cotignola e San Severo, non lontano dal corso del torrente Senio. Questa fortezza, celebre tra l'XI e il XIII secolo, fu distrutta nel 1296 dal Comune di Faenza; ...
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PALLAVICINO, Niccolo
Marco Gentile
PALLAVICINO (Pallavicini), Niccolò. – Marchese di Busseto, era figlio di Oberto e di Caterina di Marsilio Rossi. Non si hanno notizie attendibili sulla sua data di [...] di Bartolomeo Casali, signore di Cortona, che morì nel 1394; e in seconde nozze (1395) Maria di Giovanni Attendolo da Cotignola. Da nessuna delle due mogli ebbe prole legittima e a ereditare i suoi domini fu il figlio naturale Rolando. Altri figli ...
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GALASSI, Enrico
Rosanna Ruscio
Nacque a Ravenna il 14 nov. 1907 da Alberto e da Alice Orlandi. Iniziò il suo apprendistato artistico nella bottega artigianale del padre, che era decoratore e restauratore. [...] seguire i corsi della Scuola nazionale del mosaico della sua città; quindi studiò ceramica a Faenza e poi a Cotignola. Terminati gli studi si dedicò alla pittura.
Già agli inizi degli anni Venti risulta ben inserito nell'ambiente artistico romagnolo ...
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