In botanica, fenomeno per cui l’embrione, in semi dicotiledoni con embriofilli compaginati, cioè applicati l’uno sull’altro, è disposto con la radichetta aderente dorsalmente alla nervatura mediana d’un [...] cotiledone. La n. è presente nelle Crocifere. ...
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(o plumula) In botanica, la gemma che sta all’apice dell’embrione delle piante Fanerogame e dalla quale deriva l’asse caulinare. È situata tra i cotiledoni nelle Gimnosperme e nelle Angiosperme Dicotiledoni, [...] accanto al cotiledone nelle Monocotiledoni. ...
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Famiglia cosmopolita di piante Monocotiledoni (già dette Graminacee), ordine Poali, caratterizzata dai fiori con perianzio ridotto a 2, di rado 3, squame (lodicole), 3 stami, raramente 1 o più di 3; un [...] ; il frutto è tipicamente una cariosside. Il seme, con abbondante albume farinoso, ha alla base l’embrione, con un cotiledone dilatato (scutello o scudetto) applicato all’albume, e una cavità nella quale sta la piumetta coperta dal coleottile; anche ...
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Conformità o equivalenza tra più parti, termini, elementi.
Biologia
Concetto che esprime il rapporto fra organi o strutture morfologiche propri di categorie tassonomiche diverse (fig. 1), ma aventi la [...] , sia negli apparati riproduttivi quali il fiore e i diversi costituenti di questo. Organi omologhi sono, per es., un cotiledone, una foglia normale, una perula, una spina di cactus, il carpello delle Papilionacee ecc., perché sono tutti organi di ...
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Con questo nome s'indicano le piante Angiosperme con embrione provvisto di due cotiledoni detti anche foglie cotiledonari, seminali o embriofilli. Il nome comparisce per la prima volta nella scienza nei [...] escogitati dal botanico inglese John Ray (1682-1703) e dal botanico belga Hermann Boerhaave (1720), solo che il numero dei cotiledoni è subordinato a quello della durata della vita delle piante, a seconda, cioè, che queste sono erbe o alberi. In ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] di spiegare la metamorfosi delle piante, 1790), un testo nel quale descrisse la metamorfosi delle forme delle foglie dal cotiledone al fiore come una trasformazione periodica e regolare che era dovuta a dilatazione e contrazione.
Goethe considerò gli ...
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È l'apparecchio con il quale le piante parassite assorbono il nutrimento dal corpo dell'ospite. Di forma e d'origine diversa, secondo i diversi gruppi di piante, gli austorî, detti anche succiatoi, mostrano [...] . Ma in molte Monocotiledoni (cipolla, giglio, palme ecc.) si specializza nella funzione di austorio una parte soltanto del cotiledone, e cioè l'estremità, che, rimanendo durante i primi stadî della nuova pianta nell'interno del seme, ingrossa e ...
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Per Angiosperme s'intendono attualmente tutte le piante Antofite o Spermatofite che hanno gli ovuli chiusi dentro l'ovario, e conseguentemente i semi, che da essi provengono, contenuti dentro la cavità [...] la formula
in cui K = calice, C = corolla, A-u androceo, G = gineceo.
Monocotiledoni. - Embrione con un solo cotiledone che nella germinazione permane dentro il seme; fusto spesso indiviso, colonnare, o, se anche ramificato, meno copiosamente che ...
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Sembra che l'amido venisse preparato nell'isola di Chio già alcuni secoli prima dell'èra cristiana; poi fu prodotto anche in Creta e nell'Egitto. Dioscoride, il quale è uno dei primi che ne fa menzione, [...] . Il grano rammollito leggermente è poi passato ad un frantoio speciale, ove viene sufficientemente schiacciato per staccarne il cotiledone o germe nel quale è contenuta la materia grassa. La separazione poi del germe può avvenire per lavaggio in ...
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Botanica
John Heslop-Harrison
Introduzione
La botanica è la scienza che studia le piante. L'unità di questa scienza sta nell'oggetto trattato e non negli scopi che si prefigge chi ad essa si dedica, [...] : F. A. F. C. Went e F. W. Went riuscirono a dimostrare a Utrecht negli anni venti, lavorando con il cotiledone o coleottile delle Graminacee (organo che cresce per l'aumento delle dimensioni delle cellule e senza divisioni cellulari) che l'aumento ...
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cotiledone
cotilèdone s. m. [dal lat. cotyledon -ŏnis, gr. κοτυληδών «cavità» e «cotiledone» (foglia), der. di κοτύλη «cavità, ciotola, coppa»]. – 1. In botanica, la foglia (una nelle monocotiledoni, due nelle dicotiledoni) inserita al primo...
cotiledonare
agg. [der. di cotiledone]. – Del cotiledone, che ha rapporto col cotiledone (nei due sign. del termine): foglia c.; placenta c., quella caratteristica dei ruminanti.