GALIMBERTI, Tancredi (Duccio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Cuneo il 30 apr. 1906 da Lorenzo Tancredi, avvocato, politico, parlamentare e ministro, e da Alice Schanzer, studiosa di letteratura inglese, poligrafa [...] teorico-pratici sulla nuova legislazione italiana, Bologna 1932) e fu incaricato di redigere la voce Pericolosità sociale e criminale dell'Enciclopedia giuridica italiana (XIII, 1937), mentre la raccolta dei suoi scritti di diritto e di procedura ...
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banditi e briganti
Antonio Menniti Ippolito
Criminalità comune e lotta politica
Il bandito è oggi chi commette gravi reati, come assalti a mano armata o rapimenti, spesso come membro di una banda organizzata. [...] scontro a fuoco con i Carabinieri in seguito a un piccolo furto. Si mise così a capo di una banda criminale che si collegò all'Esercito volontario per l'indipendenza della Sicilia. La sua attività di bandito si caratterizzò dunque anche politicamente ...
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Nel diritto pubblico romano, la più antica fra le magistrature minori, attestata dal 5° sec. a.C.: con l’introduzione del consolato, ciascuno dei 2 consoli ebbe come ausiliare un quaestor, in origine di [...] , così come i quaestores nelle province. Con l’Impero la questura decadde rapidamente, poiché la giurisdizione criminale passò al praefectus urbi e al praefectus praetorio, e l’amministrazione finanziaria fu trasferita al praefectus aerarii ...
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CARACCIOLO, Landolfo (Landulfus Caraczulus de Neapoli)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli nel sec. XIII.
Nobile cavaliere, discendente da una delle più rinomate famiglie napoletane, il C. apparteneva al ramo [...] le lauree e faceva prestare giuramento in nome del re ai professori. A lui spettava tutta la giurisdizione civile e criminale su questi, sui ripetitori, studenti e tutti gli altri membri dell'università. I rappresentanti di ognuna delle tre nazioni ...
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ALIFIO (d'Alifio, Masati de Aliphia), Ludovico
Domenico Caccamo
Nacque a Bari nei primi mesi del 1499, da Masotta, ascritto alla nobiltà barese, ma appartenente a una famiglia originaria della Campania [...] , dovevano rappresentare a Bari la regina Bona, con facoltà di nominare e deporre funzionari e di amministrare la giustizia civile e criminale. I due giunsero a Bari il 27 maggio, ma, verso la fine di giugno, il Dantyszek proseguì il suo viaggio per ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] militanza socialista e dal 1891 collaboratore assiduo della Critica sociale, s'impegnava in ricerche di sociologia e di antropologia criminale, collaborava col maestro al volume (Torino 1893) su Ladonna delinquente e con A. G. Bianchi e S. Sighele ...
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utilitarismo
Paolo Casini
L’utile come principio sovrano
L’idea che il bene si identifichi con l’utile si trova già nella filosofia greca, in particolare nella dottrina epicurea; tuttavia l’utilitarismo [...] «la massima felicità per il maggior numero». Egli si proponeva, per esempio, di eliminare gli antichi criteri della giustizia criminale, ispirati dall’idea della pena e del premio, e i castighi inflitti ai trasgressori delle leggi con il pretesto di ...
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Diritto
I c. sono organi tramite i quali lo Stato compie attività di carattere interno (soprattutto amministrativo) in territorio estero. Le relazioni consolari sono disciplinate da norme pattizie, contenute [...] popolo, e di proporre leggi, la giurisdizione civile (fino all’istituzione della pretura nel 367 a.C.) e criminale, l’amministrazione finanziaria (sotto il controllo dei questori), le operazioni del censimento e la cura dei lavori pubblici (quando ...
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BELTRANI SCALIA, Martino
Stefano Rodotà
Nato a Palermo il 5 febbr. 1828 da Vito e da Adelaide Scalia, si laureò presso l'università palermitana in giurisprudenza. Partecipò al moto di Palermo del 12 [...] dal condirettore N. Vazio.
La rivista, mensile, ebbe un notevole prestigio. Pubblicò per prima articoli di antropologia criminale e studi sulle cause determinanti del delitto, utilizzando i nuovi contributi della fisiologia, della psicologia e della ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] tra il sistema normativo granducale e quello piemontese, e preoccupato, tra l’altro, delle conseguenze che anche nel settore criminale avrebbe potuto provocare l’abolizione del codice penale toscano del 1853 – da tutti considerato tra i migliori del ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...