ARGENTI, Felice
Mario Barsali
Nato a Viggiù (Varese) il 2 marzo 1802 da Davide e Marianna Ganna, compì i primi studi a Milano, entrando poi come praticante nella ragioneria della Mensa arcivescovile.
Non [...] condanna a morte perché tale era stata la condizione di consegna posta dal governo toscano. Il 16 luglio 1833 dal tribunale criminale fu condannato al carcere duro a vita, da espiarsi in fortezza; modificata la pena in condanna a morte dalla Corte d ...
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DE FRANCHI TOSO, Federico
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova nel 1560, terzogenito di Gerolamo e di Isabella Sauli, dopo Cristoforo e Maria.
Appartenne al ramo Toso della famiglia De Franchi, [...] tra i supremi Sindacatori e riprese la carica di revisore dei Cambi. Nel 1617 venne preposto alla riforma della Ruota criminale; nel 1618 gli si aggiunsero tre incarichi: quello di sindacatore della Ruota civile, di magistrato della Milizia e ancora ...
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senato In Roma antica, il supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, anche ad altri consessi di anziani del mondo antico, che [...] del duca di Milano aveva attribuzioni giudiziarie, giudicava le cause dei feudatari ed era sede d’appello nelle cause criminali di maggiore importanza. Inoltre registrava gli atti del potere regio, li esaminava e presentava osservazioni al sovrano se ...
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FILIPPO I d'Angiò, imperatore nominale di Costantinopoli
Andreas Kiesewetter
Quarto figlio di Carlo II d'Angiò, dal 1285re di Napoli, e di Maria di Ungheria, nacque nel 1276. Fino all'età di tredici [...] seconda investitura di F. il principato fu ancora considerevolmente ingrandito, e inoltre il principe ottenne anche l'alta giurisdizione criminale del suo feudo.
Risolti i problemi precedenti, dal 1304 in poi F. cercò di rafforzare la sua posizione ...
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LEOPOLDO II di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Fulvio Conti
Nacque a Firenze il 3 ott. 1797 dal granduca Ferdinando III e dalla principessa Maria Luisa di Borbone figlia del re Ferdinando IV delle [...] pubblici che aveva intrapreso dopo l'ascesa al trono. Nel 1838 fu varata la riforma dell'amministrazione civile e criminale della giustizia, che pur con alcuni limiti non fece rimpiangere l'abrogata legislazione napoleonica e pose il Granducato all ...
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La censura
Victor Zaslavsky
La censura è una forma di controllo sociale che limita la libertà di espressione e di accesso all’informazione, basata sul principio secondo cui determinate informazioni [...] non poteva quindi più essere considerata un delitto e il Sedition act, che nel 1798 aveva condannato come atto criminale la pubblicazione di «ogni scritto falso, scandaloso e tendenzioso» contro il governo degli Stati Uniti, il congresso o il ...
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LUNA, Antonio de, conte di Caltabellotta
Marcello Moscone
Nacque da Artale e Margherita Peralta, il cui matrimonio, stipulato nel 1404, si inseriva nelle strategie politiche e di controllo territoriale [...] va aggiunta la terra di Sambuca, si sommò nel 1457 la concessione dell'esercizio dell'alta e bassa giustizia civile e criminale sulla giudecca di Sciacca.
L'investitura regia legittimava il controllo da parte del L. del vasto territorio della Sicilia ...
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GIUSTI, Luigi
Stefano Meschini
Nacque a Venezia l'11 nov. 1709 da Pietro, di famiglia cittadina antica ma decaduta. Scarse sono le notizie intorno ai primi anni della sua vita; risulta comunque che [...] di Carlo V e le varie collezioni di ordini del Senato, sulle quali da secoli si reggeva il sistema giudiziario e criminale lombardo, e l'esigenza, sentita dal G., di costituire un nuovo più moderno codice di leggi.
Il G. fu autore inoltre ...
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PELLIZZI, Camillo
Maria Salvati
PELLIZZI, Camillo. – Nacque il 24 agosto 1896 a Collegno (Torino) secondo figlio di genitori emiliani: Giovanni Battista (dal 1893 psichiatra nel manicomio diretto da [...] economiche fasciste: sarà lo stesso Pellizzi a sostenere nel 1953 la campagna di liberazione del poeta dal manicomio criminale di Washington.
Il delicato equilibrio tra il Pellizzi accademico italianista all’University College di Londra e il Pellizzi ...
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GIACOBAZZI, Domenico Maria
Laura Turchi
Nacque nel 1691 probabilmente a Pescarola di Prignano sulla Secchia, presso Sassuolo (Modena), dal funzionario ducale Onorio e da Antonia Pavarelli. Nel 1709 [...] ricapitolazione del diritto processuale vigente, in particolar modo di quello civile. Solo le parti sull'uditore generale criminale furono in seguito abrogate, quando la carica fu soppressa, dalle Provvisioni, gride, ordini e decreti da osservarsi ...
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criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...