CRISTALLODIROCCA
H. Erdmann
Varietà di quarzo purissimo (biossido di silicio), di assoluta trasparenza e totale assenza di colorazione, che trovò largo impiego nella glittica fin dall'Antichità, in [...] Grabar, 1971, p. 75, nrr. 75-76, tav. LXIII).Alla rinascenza macedone va invece ascritta la lampada a forma di pesce, ricavata da un c. dirocca molto grande di rara purezza (cm. 31,117,75,5), che sia per il notevole spessore sia per la forma a ...
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MASINOS
A. Stazio
L'iscrizione ΜΑCΙΝΟΠΟΙΙ su un cristallodirocca con testa radiata di Sirio, non è che la firma dell'incisore moderno Lorenzo Masini. Il motivo della gemma è copiato dalla celebre [...] granata di Gaios.
Bibl.: A. Furtwängler, Jahrbuch, III, 1888, p. 139, tav. 3, 27, (= Kl. Schr., p. 183 s., tav. 25, 27). ...
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Minerali caratterizzati da una particolare durezza, preziosi per la loro rarità.
Generalità
La definizione più completa ed esatta di p. è ancora quella data da Anselmo Boezio de Boodt, medico di Rodolfo [...] auree dovute a pirite, nella varietà azzurro oltremare intenso; opale nobile, con le sue varietà; quarzo, incoloro o cristallodirocca, violetto o ametista, giallo o citrino, roseo, azzurro e affumicato o morione, oltre alle varietà che si ...
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Incisore di gemme e dicristalli, e medaglista (Vicenza 1468 - ivi 1546), massimo rappresentante della glittica italiana del Rinascimento. Lavorò specialmente per i Medici e i Farnese. Dopo un lungo soggiorno [...] , tutte caratterizzate da un raffinato manierismo di origine raffaellesca: una croce e tre ovali con Storie di Cristo, in cristallodirocca (1524; Bibl. Vaticana), una cassetta d'argento con cristalli intagliati (1530-32; Firenze, Palazzo Pitti ...
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Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella [...] Praga, sotto Rodolfo II, e dei granduchi di Toscana. Nella ricerca di un virtuosismo tecnico e di effetti sempre più insoliti, risorse e si perfezionò l’intaglio in cristallidirocca (di cui erano stati maestri gli artisti fatimidi). Già dal 18° sec ...
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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.
Arte
In Egitto l’uso dello scarabeo [...] a. del pescatore, menzionato per la prima volta in una lettera (1265) di Clemente IV, sigla atti pontifici e reca nel cristallodirocca l’immagine di s. Pietro sulla navicella in atto di pescare; esso viene rotto alla morte del papa.
Fisica
Per l'a ...
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Arte
Recipiente a forma di calice, vaso o ciotola, usualmente senza anse, con piede tondo e corto stelo; presenza o aspetto di anse, piede e stelo sono però elementi variabili. I primi esemplari (sin da [...] (metalli preziosi, pietre dure e preziose, vetro, cristallodirocca) ed elementi decorativi. Vari tipi derivano da recipienti manifatture internazionali tra 17° e 19° sec., con creazione di tipi particolari; dal 20° sec. anche questo oggetto, ...
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Incisore in pietre dure e medaglista (Castelbolognese 1496 - Faenza 1553). Lavorò a Ferrara, poi a Roma, specialmente per i cardinali Ippolito de' Medici e Alessandro Farnese. Suo capolavoro sono gli intagli [...] su cristallodirocca del cosiddetto Cofanetto Farnese (1543; Napoli, Museo di Capodimonte). Trasse in genere i suoi soggetti da disegni di Michelangelo e di Perin del Vaga. Come medaglista si conosce di lui una medaglia d'oro, per l'incoronazione di ...
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Artista e disegnatore francese (Hay, Marna, 1860 - Parigi 1945). Formatosi a Parigi all'École des arts décoratifs, si perfezionò a Londra (1878-80). Dal 1885 a Parigi iniziò a creare gioielli, fra i più [...] famosi dell'art nouveau. In seguito si dedicò alla produzione di raffinati oggetti in cristallodirocca e vetro, caratterizzati dalla decorazione in rilievo. ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] in Inghilterra, per opera, oltre che dei maestri veneziani, di lorenesi; fu creato il flint o cristallo piombico.
Nel Settecento rimase preminente l’industria tedesca (cristallidirocca); alla fine del secolo la Boemia dominava il mercato mondiale ...
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rocca
ròcca s. f. [lat. *rocca: v. roccia]. – 1. ant. Roccia: Al piè al piè de la stagliata r. (Dante). In questa accezione il termine è vivo solo nelle locuz. allume di rocca, solfato doppio di alluminio e potassio (v. allume, n. 1), e cristallo...
cristallo
s. m. [dal lat. crystallus e crystallum, gr. κρύσταλλος, propr. «acqua gelata, ghiaccio», der. di κρύος «freddo, gelo»]. – 1. a. Prodotto dell’industria vetraria ottenuto fondendo ad alta temperatura miscele di sabbia quarzosa, minio...