Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] organizzazione statale, in particolare, fu influenzato dal cristianesimo di rito bizantino.
La Valacchia, suddivisa in mese successivo. L'insuccesso registrato dal Partito nazionale liberale di Orban alle consultazioni legislative del dicembre 2020 ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] delle destre guidato dall'ex premier, e leader del partito liberale Venstre, L. Løkke Rasmussen, che ha ottenuto il 51 creando stili e atmosfere sempre nuovi.
La conversione al cristianesimo (950-1050) portò alla costruzione in Danimarca di numerose ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] varî autori o le varie scuole ("protestantesimo liberale", "escatologismo", "comparativismo storico-religioso", ecc si negò infatti la stessa esistenza storica del fondatore del cristianesimo. La reazione a questa tendenza fu elaborata in modo netto ...
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Stato dell’Europa sud-orientale, che occupa la parte NE della Penisola Balcanica, tra Romania (N), Serbia e Repubblica della Macedonia del Nord (O), Grecia e Turchia (S) e Mar Nero (E).
Elemento centrale [...] durevole con Bisanzio e i Bulgari si convertirono al cristianesimo, accogliendo il clero bizantino. Questo atto consentiva alla confermato il successo dei conservatori del GERB (26,4%), seguito dai liberali del PP (14,2%) e di Rinascita (13,3%); nel ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] però in senso antireligioso e politico le sue vedute di cristianesimo ragionevole, infrangendo la tregua con l’episcopato anglicano e il delle istituzioni inglesi e di un moderato conservatorismo liberale furono interpreti Bolingbroke, Hume e i grandi ...
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Stati Uniti d’America Stato federale dell’America Settentrionale, il cui territorio è suddiviso tra 50 Stati membri e il Distretto di Colombia, nel quale sorge la capitale Washington. La continuità territoriale [...] sola preoccupazione fu imporre loro una conversione al cristianesimo. Dopo la proclamazione dell’indipendenza (quando la ’età migliore.
Johnson e Nixon. Il successore L.B. Johnson, liberal del Texas, continuò la lotta alla povertà e tra il 1964 e ...
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Comune della Sardegna meridionale (133,5 km2 con 149.883 ab. al censimento del 2011, divenuti 151.005 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti cagliaritani), città metropolitana e capoluogo di regione; [...] era accessibile alle navi dell'epoca. Il cristianesimo, diffusosi intorno al 2° secolo, subì dell'Uomo Qualunque (UQ) con il 11,8% e il PLI (Partito Liberale Italiano) con il 10%; a capo della giunta venne nominato il democristiano Luigi ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] forza politica del Paese è il partito di tendenza liberale Ano 2011 fondato dall'imprenditore A. Babiš, coincidere con la conversione delle società ceche e slovacche al cristianesimo (863). Nella produzione poetica più antica si trovano ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] sconfitti (1236) da Mindaugas che, convertitosi poi al cristianesimo (1253), fu incoronato re. I suoi successori tornarono . In seguito, si distinsero una tendenza patriottico-religiosa e liberale intorno alla rivista Aušrà («Aurora», 1883-86) e una ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] Orestiade in Africa). Una lettura della storia dell'Italia unita, tutta incentrata sulle identità popolari: il cristianesimo e il marxismo; il pensiero laico-liberale, stendardo della borghesia, non fu mai una vera alternativa, ma parve a Pasolini la ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente e moralmente, la volontà e...
protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...