Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] del cristianesimo, della Chiesa orientale greca occidentale rispetto a quella romana: se per il cristianesimo occidentale il dogma. Il culto della Vergine è in tutta la Chiesa ortodossa, seguito e conservato in modo altissimo, e suo fondamento è la ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] - ma libere - di assistenza ai bisognosi (disabili, ammalati, indigenti) o di intervento sociale.
Chiese ortodosse
L'universo del cristianesimoortodosso si presenta all'inizio del nuovo millennio con rinnovato vigore e con una presenza frastagliata ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Fantappiè
Romeo Astorri
Nacque il 5 maggio 1852 da Bernardino e da Giovanna Silj, ambedue possidenti, a Capovallazza, allora comune di Visso, oggi di Ussita, in provincia di [...] in contrasto col resto della Germania" (Baviera, 148).
Decisamente contrario alla Russia zarista, in quanto baluardo del cristianesimoortodosso, il G. fu da ciò indotto a una valutazione non completamente negativa delle conseguenze della rivoluzione ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] ha tramandato dell’antichità classica, per la storia del cristianesimo e ancor più per i molteplici rapporti che l’Impero di quell’impero si erano diffusi in tutti gli ambienti greco-ortodossi di rito bizantino.
Nulla di certo si può affermare circa ...
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(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non [...] quale poteva competerle per essere stata luogo di nascita del cristianesimo. Solo con il Concilio di Calcedonia (451) fu resa e la continua ingerenza dei patriarchi di Costantinopoli. Il patriarcato ortodosso di G. conta oggi circa 100.000 fedeli.
I ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] della santità e della testimonianza rispetto all'ortodossia e all'obbedienza. Sempre più sono state preferite elaborazioni teologiche univoche, favorite dall'omogeneità culturale del cristianesimo mediterraneo. Sulla misericordia e la riconciliazione ...
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. La qualifica di "ecumenico" (dal gr. οἰκουμένη "la terra abitata"), che nella storia del cristianesimo antico ha già ricevuto una sua specifica accezione religiosa per distinguere, di fronte a quelli [...] come fondamento delle chiese gli elementi oggettivi del cristianesimo, ad allontanarsi dal terreno dell'apologetica per riproporsi parte protestanti, ma con la partecipazione di chiese ortodosse di zone non politicamente sotto influenza sovietica) che ...
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CLEMENTE XI, papa
Stefano Andretta
Giovanni Francesco Albani nacque il 22 o il 23 luglio 1649 ad Urbino da Carlo e da Elena Mosca, nobildonna pesarese.
La famiglia, già considerata "molto facoltosa [...] -hsi ratificò la decisione di espellere i missionari, di proibire il cristianesimo e di chiedere l'abiura ai fedeli. Un nuovo legato, scomparso fine si schierò sempre con i gruppi più ortodossi e curiali. La storiografia, soprattutto cattolica, non ...
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Appartenente alla potente famiglia aristocratica degli Anici, nacque con ogni probabilità a Roma, nella prima metà del sec. V, da Felice, il presbitero che per incarico del papa Leone I Magno aveva sovrinteso [...] e che morì nel 471.
La gens Anicia, convertitasi al cristianesimo al più tardi intorno alla metà dei sec. IV, ebbe mantenne fedele alla linea di ferma intransigenza nella difesa dell'ortodossia anche nell'ultimo periodo del suo pontificato, quando il ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] affidare a un concilio il riavvicinamento tra l'ortodossia tradizionale e le nuove dottrine maturò in Paolo indispensabile per ogni ricerca sull'assemblea. 4 J. Le Brun, Il cristianesimo e gli uomini alla fine del XVI secolo, in Nuova storia della ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
semiarianesimo
semiarianéṡimo s. m. [comp. di semi- e arianesimo]. – Nella storia del cristianesimo, forma di arianesimo moderato, originata dalla tesi del vescovo Basilio di Ancira († 362) che, per definire i rapporti tra Padre e Figlio nella...