Nelle religioni, intervento di uno spirito divino che, con azione soprannaturale, determina la volontà dell’uomo ad agire o pensare in un determinato modo, o rivela alla sua mente delle verità, spesso [...] assunto particolare importanza nell’ebraismo e soprattutto nel cristianesimo. Secondo la dottrina cattolica (enciclica Providentissimus hanno concorso alla formazione di un testo.
Nella dottrina protestante all’i. del libro subentra l’i. dell’uomo ...
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(ted. Thurgau) Cantone della Svizzera (991 km2 con 241.811 ab. nel 2009), che si affaccia con il suo confine settentrionale (50 km ca.) sul Lago di Costanza; è costituito da terreno prevalentemente collinoso [...] popolazione è prevalentemente di lingua tedesca e di religione protestante. Le attività economiche sono legate all’agricoltura, 455 al 14° sec. germanizzata, la T. fu convertita al cristianesimo da s. Colombano e s. Gallo. Fu retta sotto i Franchi ...
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Nella storia del cristianesimo, disciplina dell’a. è un’espressione (lat. disciplina arcani) che fu usata la prima volta dal protestante Jean Daillé (1666) per designare la regola in base alla quale i [...] , per es., nella controversia tra il cattolico E. de Schulstrate e il protestante W.E. Tenzel. In realtà mancano prove precise dell’esistenza di una tale regola per i primi due secoli del cristianesimo; tra il 3° e il 5° sec. si nota invece una certa ...
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Partiti o formazioni politiche che si propongono la soluzione della questione sociale sulle basi etiche del cristianesimo. Il primo di tali partiti fu fondato nel 1878 in Germania dal pastore protestante [...] A. Stöcker. Dopo il 1880 sorse in Austria il partito c. cattolico, che nel 1907 diventò il più forte raggruppamento politico della Camera, e fu importante anche dopo la proclamazione della Repubblica federale ...
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Teologo protestante (Ulla, Weimar, 1780 - Basilea 1849). Prof. a Heidelberg (1809), Berlino (1810) e - dopo un periodo di ritiro a Weimar (1819) - a Basilea (1822). Avversario dei pietisti e dei razionalisti, [...] De W. diede particolare importanza all'influsso delle condizioni storiche e sociali nello sviluppo del cristianesimo. Sostenitore di un più stretto rapporto tra filosofia e teologia, portò le idee del Herder nel campo della critica biblica (Lehrbuch ...
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Teologo protestante (Poznań 1799 - Heidelberg 1867), prof. di storia del cristianesimo nei seminarî di Wittemberg (1828) e di Heidelberg (1837). Formatosi sotto l'influenza della spiritualità pietista, [...] religiosa ed etica dell'umanità. Conservatore in materia di critica biblica, come storico del cristianesimo ritenne lo sviluppo del cristianesimo in senso ecclesiastico un fenomeno non coessenziale al fatto cristiano che, una volta pienamente attuato ...
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Teologo evangelico (Rossbach, Naumburg, 1777 - Weimar 1848), dal 1804 parroco in Ostrau (presso Zeiss), poi (1820) predicatore di corte e sovrintendente generale a Weimar; fu uno dei principali patrocinatori [...] , le forme da lui giudicate equivoche fra razionalismo e soprannaturalismo, la nuova sopravveniente ortodossia e la concezione idealistica del cristianesimo; tentò di convalidare i principî stabiliti come costitutivi per la Chiesa protestante. ...
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Teologo liberale protestante (Barmen 1850 - Brema 1906). S'interessò di problemi sociali e scientifici, essendo anche, dal 1905, presidente della società monistica tedesca fondata con E. H. Haeckel. Nelle [...] sue ricerche sulle origini del cristianesimo, muovendo da posizioni rigidamente razionalistiche finì per negare, nel Das Christus-Problem (1902), la storicità della persona di Cristo, da lui spiegata come la posteriore ipostatizzazione e ...
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Teologo protestante e storico tedesco (Halle 1870 - ivi 1934). Professore a Strasburgo (1904), a Breslavia (1910), poi (1913) a Halle. Seguace del protestantesimo liberale, ha dato i suoi contributi più [...] importanti nel campo della storia del testo degli apocrifi neotestamentarî e del cristianesimo primitivo (Das Kerygma Petri, 1893; Decretum gelasianum, 1899; Die urchristliche Gemeinden, 1902; Das apostolische Zeitalter, 1905; Die Bibel im Leben der ...
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Teologo protestante (Newport 1780 - Bennington 1842). Prima calvinista, poi (1820) unitariano, divenne presto il capo riconosciuto dell'unitarianismo americano. Nella sua vasta opera, consistente per lo [...] più in sermoni, Ch. insiste su una concezione etica e sociale del cristianesimo, e quindi spesso intervenne autorevolmente in tutte le questioni politico-sociali più discusse del tempo, specie in appoggio agli antischiavisti. ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla Riforma protestante (il termine fa riferimento...
martire
màrtire s. m. e f. [dal lat. tardo (eccles.) martyr -y̆ris; gr. μάρτυς -υρος, propr. «testimone»]. – 1. Nel cristianesimo primitivo, parola che designò in un primo tempo gli apostoli, cioè i testimoni qualificati della vita e della...