Secondo l’accezione più ampia, e prevalente nell’uso, il complesso dell’Australia, della Nuova Guinea e del disperso mondo insulare dell’Oceano Pacifico, per la massima parte concentrato nel quadrante [...] molto differenziate tra loro per lingua, cultura e forme sociali, sono comunque parte di un universo storico-culturale comune; cristianesimo, rielaborando e riaffermando il proprio passato indigeno. Ovvero anche l’adozione del cristianesimo da ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] naturalistica della g. succede con il cristianesimo la concezione spiritualistica, in rapporto alla quale la g. fondata su considerazioni di utilità e di convenienza sociale è la forma imperfetta della g. eterna, aspetto dell’essenza stessa ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] in senso antireligioso e politico le sue vedute di cristianesimo ragionevole, infrangendo la tregua con l’episcopato anglicano e ciò che rende possibile il conseguimento dell’utile sociale. Gli illuministi non rinnegano la razionalità delle norme ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] (617), durante il regno di Edvino, i nobili si convertirono al cristianesimo, che aveva cominciato a diffondersi alla fine del 6° sec. a in cui quei Regni ebbero vita.
Organizzazione sociale
La colonizzazione anglosassone avvenne per opera di tribù ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] dimenticava un elemento cardine, un principio essenziale del cristianesimo: il rispetto dell'uomo e della sua dignità. nei confronti dello Stato, che doveva farsi carico dei problemi sociali e assumersi il compito di rimuovere per tempo le cause del ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] in queste pagine giovanili con la critica "libertina" del cristianesimo, ripresa dai deisti inglesi; con la satira della satirici e "filosofici", ov'è ritratta la crisi morale e sociale dell'antico regime, Le neveu de Rameau e Jacques le fataliste ...
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Filosofo (Grass Valley, California, 1855 - Boston 1916). Dopo aver studiato negli USA e in Germania (tra gli altri con H. Lotze), fu (dal 1882) professore alla Harvard University. Preoccupazione dominante [...] piano metafisico i contrasti prima colti a livello etico e sociale. R. diviene così il massimo esponente, in ambito statunitense contiene tra l'altro un'originale reinterpretazione del cristianesimo, incentrata sui temi della Chiesa paolina, della ...
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Nome («uomini del Nord») dato alle popolazioni che, nell’Alto Medioevo, abitavano l’Europa settentrionale (Svedesi, Norvegesi, Danesi), note anche come Vichinghi, termine che in realtà fa più correttamente [...] Francia del Nord il ducato di Normandia; convertitisi al cristianesimo, accettarono, insieme alla lingua e alla civiltà francese, per la storia inglese sia dal punto di vista politico-sociale sia da quello culturale.
Poco dopo il Mille schiere di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] lana e in quella delle costruzioni navali, sia nel modo sociale di vita con il sempre più numeroso ritiro di nobili ecc.); non meno importante è il nuovo colorito dato dal cristianesimo a vaste sezioni del vocabolario: per es., la parola captivus ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] al suo interno, capaci ormai di segnare la vita dell’Impero con conseguenze politiche e sociali obiettive. Costantino, il primo imperatore romano che riconobbe al cristianesimo la liceità e poi, in un certo senso, la supremazia fra tutte le religioni ...
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cristiano-sociale
agg. – Denominazione di alcuni partiti e formazioni politiche costituitisi in Italia e in altri Paesi, in vari momenti storici, e caratterizzati dalla comune convinzione di risolvere i problemi sociali sulle basi etiche del...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...