Complesso di sistematiche azioni di forza volte allo scopo di stroncare un movimento politico o religioso, di ridurre o addirittura eliminare una minoranza etnica, sociale e simili.
Psicologia
Delirio [...] di impedire, anche con la violenza, la diffusione del cristianesimo. Il motivo principe dell’inevitabilità dello scontro fra le tutti senza alcuna distinzione di sesso, etnia e strato sociale, e il fulcro centrale del suo messaggio sottolineava la ...
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Filosofo scozzese (n. Glasgow 1929). Docente in numerosi atenei, si è occupato principalmente di filosofia morale e politica, di storia della filosofia e di teologia; ha approfondito in particolare il [...] Opere e pensiero
Dopo un lavoro sui rapporti tra marxismo e cristianesimo (Marxism. An interpretation, 1954, 2ª ed. col titolo sulla connessione tra le dottrine etiche e i contesti storico-sociali in cui esse sorgono, avanzando argomenti a favore di ...
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Storico francese (Nantes 1923 - Brest 2020). Si è occupato di storia di Roma nel Rinascimento, di storia della mentalità e delle ideologie religiose, tra la fine del Medioevo e le origini del mondo moderno, [...] con particolare attenzione al cristianesimo e alle sue prospettive nel mondo moderno.
Vita
È stato prof. di storia moderna all' 1988).
Opere
Tra le sue opere sono: La vie économique et sociale de Rome dans la seconde moitié du XVIe siècle (2 voll., ...
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Pensatore politico (Parigi 1760 - ivi 1825). Di famiglia nobile, nipote di Louis (v.), iniziò presto una vita avventurosa, combattendo per la libertà delle Americhe; privato di ogni avere dalla Rivoluzione, [...] più della saggezza del governo e dell'organicità della struttura sociale che della libertà dell'individuo. La riforma sociale, d'altronde, è da lui considerata come l'instaurazione del vero e miglior cristianesimo: in questo senso, la scuola di S.-S ...
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Teologo evangelico (Amburgo 1808 - ivi 1881). Assunta nel 1833 la direzione del "Rauhe-Haus" di Amburgo, casa di rieducazione per adolescenti, ne fece un famoso istituto di educazione, noto anche all'estero. [...] , negli anni successivi, permisero a W. di propagandare in tutta la Germania le sue teorie di un cristianesimo sensibilizzato in senso sociale e insieme di contribuire all'incremento della missione interna, di cui W. si può considerare il fondatore ...
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Romanziere danese (Hadsund, Jütland, 1890 - Copenaghen 1962). Dopo la laurea in diritto, si dedicò all'attività letteraria; collaborò a riviste radicali e ai giornali Social-Demokraten (1930-32) e Arbejderbladet, [...] primo romanzo collettivo danese e oramai un classico della letteratura sociale, seguirono altri romanzi, nei quali maggiormente emerge il suo di Cristo, intesa a postulare un'identità fra cristianesimo e comunismo. Notevoli per sicurezza di stile e ...
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Predicatore (Lexington, Massachusetts, 1810 - Firenze 1860). Membro della Chiesa unitariana, oratore vigoroso ed essenziale, dal 1840 P. sviluppò una concezione antiteologica del cristianesimo (The transient [...] quale si spingeva a negare la speciale autorità della Bibbia e l'origine soprannaturale di Gesù. Da allora in poi, predicatore indipendente, si dedicò con fervore appassionato a problemi di riforma sociale, soprattutto nella campagna antischiavista. ...
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Teologo riformato (Ginevra 1826 - ivi 1893), subì l'influsso di J. A. W. Neander a Berlino, fu poi pastore in Inghilterra e in Francia (1854-62) e prof. di dommatica nell'univ. di Ginevra. Precursore di [...] taluni indirizzi del pensiero religioso moderno, sottolineò il problema sociale del cristianesimo (Les conditions du développement social du Christianisme, 1851; La Chrétienté et la question sociale, 1869). ...
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Teologo protestante (Newport 1780 - Bennington 1842). Prima calvinista, poi (1820) unitariano, divenne presto il capo riconosciuto dell'unitarianismo americano. Nella sua vasta opera, consistente per lo [...] più in sermoni, Ch. insiste su una concezione etica e sociale del cristianesimo, e quindi spesso intervenne autorevolmente in tutte le questioni politico-sociali più discusse del tempo, specie in appoggio agli antischiavisti. ...
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Teologo anglicano (Exeter 1881 - Westgate, Kent, 1944); arcivescovo di York (1929), poi di Canterbury (1942), affrontò i problemi dell'impegno sociale del cristianesimo, delle missioni nel mondo moderno [...] e dell'unione delle chiese. Tra i suoi scritti: Mens creatrix (1917); Christian faith and life (1931); Christianity and social order (1942); The church looks forward (1944). ...
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cristiano-sociale
agg. – Denominazione di alcuni partiti e formazioni politiche costituitisi in Italia e in altri Paesi, in vari momenti storici, e caratterizzati dalla comune convinzione di risolvere i problemi sociali sulle basi etiche del...
millenarismo
s. m. [der. di millenario]. – 1. a. Nella storia del cristianesimo, la credenza e l’attesa (detta anche chiliasmo) del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale, riservato ai soli giusti e, secondo la maggior parte dei...