La Rivoluzione scientifica. Introduzione
Daniel Garber
La Rivoluzione scientifica
All'inizio del XVII sec. quella che oggi comunemente chiamiamo 'scienza' non era identificabile con una singola area [...] , Herbert Butterfield ha scritto che la Rivoluzione scientifica
mette in ombra tutti gli avvenimenti successivi alla nascita del cristianesimo e riduce il Rinascimento e la Riforma al rango di semplici episodi, di semplici spostamenti interni al ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] in Occidente era definitivo e si ricercava una conciliazione con la parte del corpus non immediatamente assimilabile al cristianesimo. Il campo di studi noto come philosophia naturalis poteva essere riorganizzato seguendo l'ordine del corpus, e cioè ...
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Scienza e società
Gianni Statera
Le origini del problema
Il problema dei rapporti fra conoscenza scientifica, da un lato, e sistemi sociali, mutamento sociale e culturale, dall'altro, si pone fin dal [...] problema della relazione fra scienza ed etica quale si è storicamente posto nelle società culturalmente influenzate dal cristianesimo. Ma per un verso in queste società è cresciuta, particolarmente nelle comunità scientifiche, una sensibilità etica ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Alchimia
Didier Kahn
Alchimia
Agli inizi del XVII sec. l'alchimia è una disciplina in cui sono presenti orientamenti distinti, anche se in relazione [...] infatti con la Riforma la preoccupazione di distinguere chiaramente il sacro dal profano, ciò che discendeva dal cristianesimo e ciò che discendeva dal paganesimo, quanto apparteneva alle Scritture e quanto apparteneva solo alla letteratura antica ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] di simpatia e di fratellanza (v. Goodman, 1995; v. Gorz, 1997; tr. it., pp. 167-178).
Comunitarismo e cristianesimo
Di vaga ispirazione socialista è anche il progetto di federalismo elaborato nel secondo dopoguerra da Adriano Olivetti, che assume la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gioacchino da Fiore
Gian Luca Potestà
Esegeta del testo biblico, Gioacchino dette forma ed espressione a una simbolica teologica e a un’ermeneutica storica complesse, con ampio ricorso a figure e diagrammi. [...] esplicitamente al tetragramma IEVE, che illustra richiamandosi sia alla spiegazione offertane da Pietro Alfonsi, ebreo convertito al cristianesimo agli inizi del 12° sec., sia a proprie conversazioni con un sapiente ebreo non meglio identificato ...
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Valori
Loredana Sciolla
Il concetto di valore
Il termine 'valore' è usato abitualmente nel linguaggio ordinario in due significati diversi, ma interscambiabili. In un primo significato qualsiasi cosa [...] -secolari di formazione letteraria", l'induismo antico si basava "su una casta ereditaria di 'letterati"', il cristianesimo iniziò "come una dottrina di apprendisti artigiani ambulanti" e restò sempre una religione cittadina e borghese. Tuttavia ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Benedetto Croce
Claudio Cesa
Nella storia culturale italiana del Novecento, Benedetto Croce non ha nessuno che gli stia accanto, perché nessuno, e per un così lungo periodo, ha coltivato contemporaneamente [...] era un principio irrinunciabile. Dava però, di quel divenire, la chiave, era la tradizione culturale dell’Occidente: Grecia, Roma, cristianesimo, civiltà moderna; ed era la rottura di quella tradizione a fargli temere che incombesse una crisi quale l ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] del rimordere, perché la retta coscienza, fondata sulla retta ragione, non può mai essere costretta al silenzio. Con il cristianesimo la buona coscienza è la testimonianza di una condotta conforme alla santità e alla purezza di Dio, mentre tutto ciò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Gobetti
Angelo d’Orsi
Nella «prodigiosa giovinezza» di Piero Gobetti (Bobbio 1986, p. 9), il pensiero trova un posto peculiare nella fusione totale con l’azione. Pur non originale, né sistematico, [...] altresì eroicismo, giudizio positivo sulla spinta propulsiva della Riforma protestante («l’ultima grande rivoluzione avvenuta dopo il cristianesimo»), ecco i punti nodali del tragitto del Nostro. L’Illuminismo, nondimeno, non lo conduce ad accettare ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...