Aborto
Giovanni Bognetti
Aborto spontaneo e aborto procurato
Per aborto si intende tradizionalmente l'interruzione della gravidanza intervenuta prima che il feto abbia raggiunto lo stadio di sviluppo [...] cui consente (il cosiddetto aborto volontario). Nell'area europea una riprovazione severa e rigorosa dell'aborto volontario divenne la regola da quando il cristianesimo permeò di sé la cultura dei popoli di quell'area alla fine del mondo classico. Il ...
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ALATINO, Mosè Amram di Buonaiuto
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Nato a Spoleto nel 1529, studiò a Perugia sotto la guida di F. Piccolomini e si addottorò in medicina nel 1556. Esercitò la professione a Spoleto col fratello Vitale. [...] materia di censura di libri ebraici con una lettera del 1577 a Giuseppe Zarphati, inquisitore, convertito dall'ebraismo al cristianesimo (The Jewish Encyclopedia);ma è ricordata un'altra lettera del 1580, sullo stesso argomento, ad Andrea del Monte ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La medicina
Andrew R. Cunningham
La medicina
Introduzione
Per inquadrare la trattazione della medicina del XVII sec. all'interno di quella che [...] non fosse cristiano, ma pagano, la sua teoria medica non era in alcun modo in contrasto con la dottrina del cristianesimo. D'altro canto, intorno alla metà del XVI sec., era sorto un nuovo tipo di medicina, deliberatamente cristiana nell'ispirazione ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] greco-latiina e giudaico-cristiana, che lo intendeva come attività servile, non degna degli uomini migliori. Con il primo cristianesimo si affaccia l'idea del lavoro come redenzione o riscatto; per il cattolicesimo, in particolare, il lavoro sembra ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] , il torturato, e gli artisti medievali immaginavano a modo loro i segni patologici delle malattie. L'avvento del cristianesimo segna anche un cambiamento nell'etica medica. Il malato non viene considerato più, secondo una concezione diffusa nell ...
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CASTELLANI, Pier Nicola
Carlo Colombero
Vissuto tra il XV e il XVI secolo, non se ne conosce la data di nascita, né quella di morte. Nacque a Faenza, da Benedetto, di antica famiglia cittadina.
Secondo [...] un'opera originale di Aristotele: a ciò era spinto dal consueto desiderio di conciliare l'aristotelismo con il cristianesimo, tentativo che portava inevitabilmente a considerare come aristoteliche dottrine che nulla avevano a che fare con Aristotele ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] e alla trascendenza, pur esprimendosi nei termini del linguaggio platonico, assume un significato nuovo: nell’‘uomo interiore’ il cristianesimo scopre non il ricordo di una forma immutabile, ma l’immagine stessa di Dio, presente a ciascuno con la ...
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Cessazione delle funzioni vitali nell’uomo, negli animali e in ogni altro organismo vivente o elemento costitutivo di esso.
Antropologia
Il concetto di morte
La m., come ogni altro evento del ciclo della [...] dal corpo corruttibile e all’inizio di una nuova vita dell’anima individuale. La concezione platonica influenzò anche il cristianesimo, che al concetto biblico della m. come pena affiancò poi quello dell’immortalità personale. In una prospettiva già ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] il bagno (per es., con vino), gli usi relativi all’imposizione del nome ecc., con modificazioni dovute all’influsso del cristianesimo, per cui, per es., la creatura, ancora pagana, non poteva essere avvicinata da estranei, prima del battesimo. Assai ...
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Il ruolo dei poteri pubblici
Wayland Kennet
(Master of Arts in History, University of Cambridge, Cambridge, Gran Bretagna)
Joseph Thornton
(Bachelor of Arts in History, University of Oxford, Oxford, [...] , filosofiche e sociali. Così, per esempio, nell'ambito delle religioni monoteiste, vi sono differenze tra l'ebraismo, il cristianesimo e l'islamismo. All'interno della religione ebraica, a sua volta, vi sono altre differenze complesse; allo stesso ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...