Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] . 319-334. Sulla chiusura della scuola di Atene cfr. J. Gaudemet, La législation anti-païenne de Constantin à Justinien, in Cristianesimo nella Storia, 11 (1990), pp. 449-468.
6 Si ritrova lo stesso titolo anche in una rubrica del Codice Giustinianeo ...
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Della famiglia degli Agilolfingi (m. 748), divenne duca verso il 737. Nell'intento di rafforzare la sua autorità, favorì la diffusione del cristianesimo. Scoppiata nel 741 la guerra contro i Franchi, fu [...] sconfitto (743) e dovette cedere parte del suo territorio. Sotto di lui fu compilato il testo definitivo della Legge dei Bavari ...
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Stiria
Regione storica e Stato federato dell’Austria sudorient., al confine con la Slovenia. Nel 4° sec. cominciò a diffondersi il cristianesimo e subito dopo vi penetrarono anche popolazioni germaniche [...] e slave. Soggetta all’alta sovranità dei duchi di Baviera, la S. fu elevata a ducato indipendente nel 1180 dall’imperatore Federico I. Appartenne ai Babenberg fino alla loro estinzione (1246), quindi a ...
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Costantino nella storiografia francese del Novecento: Marrou e Pietri
Jean-Marie Salamito
Maestro e discepolo
Henri-Irénée Marrou fu incontestabilmente uno dei maggiori storici europei dello scorso [...] una facoltà di Storia e non di Teologia, ed è stato docente di Storia antica prima d’insegnare la Storia del cristianesimo.
L’ultimo aspetto di questo senso pietriniano della diacronia è l’attenzione alle varie fasi del regno dello stesso Costantino ...
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Figlio (n. 969 - m. 1000) di re Tryggve, fu costretto a lasciare la Norvegia alla morte del padre; stabilitosi in Inghilterra, abbracciò il cristianesimo. Ritornato in patria (995), fu re e tentò di promuovere [...] la conversione del suo popolo alla fede cristiana. Morì nella battaglia navale di Svolder, contro la Danimarca ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] fase ormai superata dell’eresia medievale», mentre nel Sud «la nuova eresia poco vi attecchisce».
26 Cfr. E. Buonaiuti, Storia del Cristianesimo, cit., II, pp. 433-434.
27 Cfr. le pagine dedicate al tema della città in G. Galasso, Storia del Regno di ...
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Storico e erudito (Parigi 1813 - ivi 1889), prof. all'École Normale (1844) e al Collège de France (1854-83); tra i suoi lavori di storia del cristianesimo va ricordato Le christianisme et ses origines [...] (1872-84), ove attribuisce un'importanza decisiva all'influenza dell'ellenismo nello sviluppo dottrinale del cristianesimo primitivo; tra le altre sue opere Jésus, dans l'histoire (1863) e un'edizione commentata delle Pensées di Pascal (1852; 2a ed. ...
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persecuzione dei cristiani
Nella Roma antica, in senso stretto, con il termine «persecuzione» si indicava soprattutto la lotta del governo romano pagano contro il cristianesimo. Tra i motivi all’origine [...] condannato da un’autorità romana; altri ancora sostengono che si sarebbe trattato di una legge speciale contro il cristianesimo come tale (che sarebbe stata pubblicata da Nerone o Domiziano) con la quale questo culto sarebbe stato dichiarato ...
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Iyasu V
Imperatore d’Etiopia (n. 1896-m. 1935). Regnò nel 1913-16. Figlio di ras Mikael del Wallo, aristocratico musulmano convertito al cristianesimo, e della figlia maggiore di Menelik II, fu da questi [...] scelto come erede nel 1908, in un quadro di forti tensioni successorie nella corte. Asceso al trono, si alienò rapidamente aristocrazia e Chiesa con la sua scarsa diplomazia, con una politica capricciosa ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] una copia della perfezione divina, conseguita avendo dato al mondo la pace e la fede. In tal modo Eusebio assume nel cristianesimo l’intera teoria politica ellenistica, ponendo le basi per i rapporti fra Chiesa e Impero. L’imperatore diviene un amico ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...