GRONCHI, Giovanni
Giuseppe Sircana
Nacque a Pontedera (Pisa) il 10 sett. 1887 da Sperandio e da Maria Giacomelli, in una famiglia di modeste condizioni. Rimasto orfano di madre nel 1893 e con il padre [...] e a Roma. A partire dal settembre 1942 svolse un ruolo rilevante nella costruzione della Democrazia cristiana (DC) e nella definizione dei suoi indirizzi programmatici in campo sociale e sindacale. Dopo l'8 sett. 1943 si trasferì a Roma, dove divenne ...
Leggi Tutto
LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] autonomia della politica, ma rischiava di compromettere anche la Chiesa in operazioni improprie (cfr. Esigenze cristiane in politica, in Cronache sociali, 30 giugno 1947, n. 3). Tali idee del L. sulla esigenza della distinzione divennero patrimonio ...
Leggi Tutto
Pisa
Gabriella Rossetti
Per Pisa l'età di Federico II corre dalla sua elezione imperiale (1220) fin oltre la sua morte (1250), per giungere ad abbracciare anche l'estremo tentativo dell'ultimo degli [...] Guelfi e Ghibellini, 1, Lotte sveve, ivi 1977; E. Cristiani, Nobiltà e Popolo; ma soprattutto M. Ronzani, Pisa nell' Ordo Mercatorum: L. Isoppo, L'Ordine del Mare nello svolgimento sociale e costituzionale del comune pisano. Secoli XIII e XIV, tesi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gabriele De Rosa
Giampaolo D'Andrea
Nella stagione di profondo rinnovamento della storiografia italiana del secondo Novecento, Gabriele De Rosa si segnala per il rigore metodologico, l’originalità tematica [...] del saggio di Benedetto Croce, Perché non possiamo non dirci ‘cristiani’ (1942) – alla quale si dedicò dopo il rientro storia del Mezzogiorno e nel 1983 l’Associazione per la storia sociale del Mezzogiorno e dell’area mediterranea) così come a Padova ...
Leggi Tutto
CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] e politico non citati nel testo: K.Lamprecht e la storia sociale, in Medusa, 2 marzo 1902; Su l'oririne della parte . stor. ital., CXIV(1956), pp. 18-20, e da E. Cristiani, Città e camp. nell'età comunale. Alcune pubblicazioni dell'ultimo decennio, in ...
Leggi Tutto
JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] assunta". In questo periodo collaborò anche alla nuova rivista Cronaca sociale d'Italia, fondata e diretta, nel febbraio 1926, a , insieme con De Gasperi e Spataro, la Democrazia cristiana (DC) in seno al Comitato nazionale delle correnti antifasciste ...
Leggi Tutto
Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] nonostante la diversità di giurisdizioni: da un lato quella cristiana, dall'altro quella musulmana, ove operavano anche i a quanto emerge dal proemio del Liber Augustalis. Le gerarchie sociali ‒ per Anatoli ‒ dipendono dai livelli del sapere che ...
Leggi Tutto
LUCERA
RRaffaele Licinio
È del cronista Riccardo di San Germano la preziosa notizia che, tra fine maggio e inizio giugno del 1223, Federico II riuscì a ottenere una prima, consistente vittoria sui saraceni [...] e con gli stessi indirizzi di politica economica e sociale dello Svevo. Ancor meno conosciamo delle fasi e delle musulmani, e solo per il 3 per cento sui mercanti cristiani extraregnicoli. Notevole impulso al commercio fu dato dall'istituzione a ...
Leggi Tutto
BANDO E CONFINO POLITICI
GGiuliano Milani
di Giuliano Milani
Bando e confino politici
Nel punire la dissidenza politica Federico II fece ricorso, combinandoli in una nuova sintesi, agli istituti propri [...] del sequestro dei beni usurpati da saraceni e da cristiani. Ma ciò avvenne nel contesto di una più energica III), pp. 437-810, in partic. pp. 663-666.
Id., Ceti sociali, gruppi etnici, rivolte, in Potere, società e popolo nell'età sveva (1210-1266 ...
Leggi Tutto
cultura
Stefano De Luca
Formazione individuale e costumi collettivi
Il termine cultura ha due significati fondamentali. Il primo, di origine antica, indica un processo di formazione individuale, fondato [...] abbandonò quello terreno: conformemente agli ideali cristiani che permeavano la società medievale, la da un terribile senso di colpa, che li conduce a fondare l'organizzazione sociale sul tabù dell'incesto. Lo stesso processo ‒ in modo del tutto ...
Leggi Tutto
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
tolleranza s. f. [dal lat. tolerantia, der. di tolerare «sopportare, tollerare»]. – 1. La capacità, la disposizione a tollerare, e il fatto stesso di tollerare, senza ricevere danno, qualche cosa che in sé sia o potrebbe essere spiacevole, dannosa,...