La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] » del proprio culto non solo a coloro che aderiscono alla religione civile romana, ma anche «a tutti gli altri, compresi i cristiani»101. Questi gruppi sono più simili a un Diocleziano dei giorni nostri, anche se non sono così selvaggi quanto il loro ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 4º d. C.); discepolo di Edesio nella scuola di Pergamo, fu invitato due volte dall'imperatore Giuliano a Costantinopoli, ma preferì continuare a Sardi la sua vita mistico-ascetica [...] acquistandosi la simpatia dei cristiani. Eunapio scrisse la sua biografia nelle Vitae sophistarum. Nulla ci è rimasto dei suoi scritti. ...
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Ente ecclesiastico territoriale di base che forma, assieme alle altre p. di una determinata partizione di territorio, la diocesi.
Il can. 515 la definisce come una determinata comunità di fedeli, eretta [...] supplisce il parroco fino al venir meno dell’impedimento.
La divisione in p. cominciò a effettuarsi quando il numero crescente dei cristiani non permise più loro di recarsi a un unico luogo di culto. Ciò si verificò anzitutto nelle città: a Roma già ...
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Scrittore olandese (Eibergen 1902 - Aia 1940). Combatté estetismo e irrazionalismo nella rivista Het forum (1931-35) da lui fondata, e con varî saggi (Afscheid van Domineesland "Addio al paese dei pastori", [...] 1931; Oude en Nieuwe Christenen "Cristiani antichi e nuovi", 1937) in cui cercò di superare criticamente la sua origine provinciale e protestante. Morì suicida. ...
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(lat. Homeritae) Nome con cui, dopo la spedizione di Elio Gallo (24 a. C.), furono designati nel mondo classico i Ḥimyar, che allora costituivano la popolazione più numerosa dell’Arabia meridionale. Martiri [...] , Ḥārith o Ḥāritha). Su tale persecuzione e martirio abbondano i documenti in molte letterature orientali, dalla siriaca alla greca, all’etiopica e all’araba. Per reazione al martirio degli O., il re dell’Abissinia cristiana, Kaleb, occupò lo Yemen. ...
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Sacerdote (Faucon 1160 - Roma 1213); studiò ad Aix (1172-78), poi (1180) teologia a Parigi. Con s. Felice di Valois si ritirò a Cerfroid (Aisne) e insieme progettarono di fondare un ordine per il riscatto [...] dei cristiani schiavi dei musulmani: l'ordine della Ss. Trinità fu approvato (1198) da Innocenzo III e G., fermatosi a Roma, si diede alla propagazione dell'ordine. Festa, 8 febbraio. ...
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avvocato
Freya Anceschi
. Nel significato proprio di " uomo di legge " appare soltanto in Fiore CI 10. In quello estensivo di " difensore ", " protettore ", si legge in Pd X 119 Ne l'altra piccioletta [...] ), s. Paolino da Nola (Filomusi-Guelfi).
Bibl. - P. Toynbee, Researches,. Londra 1902, I 13-29; G. Busnelli, L'avvocato dei tempi cristiani, in " Civiltà catt. " I (1914); C. Fea, Nuova interpretazione di un verso di D. A., Roma 1829; A. Mancini, in ...
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Asceta vissuto in Egitto (fine del 3º sec. - prima metà del 4º sec.); secondo Epifanio, discepolo di Origene. Autore di commenti vetero- e neotestamentarî in greco e copto, sembra, come sappiamo da scarse [...] notizie dei polemisti cristiani, che negasse la resurrezione dei corpi e ritenesse l'ascesi essenziale per meritare la beatitudine; la sua posizione, di tendenza encratica, decisamente ascetico-dualista, fu largamente diffusa tra i monaci egiziani, ...
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etternale
Carlo Chirico
Aggettivo qualificativo usato da D. otto volte: una nella Vita Nuova, cinque nel Convivio, due nella Commedia (una presenza nell'Inferno e una nel Paradiso). " Aeternalis " è [...] frequente presso gli autori cristiani, da Tertulliano in poi, come contrario di " temporalis " (cfr. Ps.-Aug. Ser. 71, 9 " Nemo potest accipere aeternale, nisi prius temporale dimiserit ").
Quanto al valore semantico, e. è sinonimo di " eterno ", del ...
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mudéjar In Spagna, i musulmani rimasti fedeli alla loro religione anche dopo la riconquista cristiana.
Ai m. si deve la continuazione dell’arte ispano-araba, pur con qualche variante dovuta alla sua utilizzazione [...] in edifici cristiani. Dopo la riconquista di Toledo artefici m. ne caratterizzarono l’aspetto: le prime chiese m. sono della fine del 12° sec.-inizio del 13° (la moschea trasformata in chiesa del Cristo de la Luz, 12° sec.; San Roman, 1221; ...
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cristiania
cristiània s. m. [da Cristiania, grafia italianizzata di Christiania o Kristiania, nome fino al 1925 della città di Oslo, capitale della Norvegia], invar. – Tecnica di voltata e di arresto con gli sci, introdotta dagli sciatori...
cristianismo
s. m. [der. di cristiano]. – In linguistica, termine o locuzione di origine greca o latina che deve la sua origine o diffusione al cristianesimo (per es. chiesa, prete, parrocchia, pieve, ecc.).