IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] . Gli autori da lui tradotti appartenevano però alla linea neoplatonica che, sin dalla tarda antichità, aveva influenzato sia il pensiero giudaico che quello dei siri giacobiti e poi degli arabi. Ma alla fine del sec. XII la scienza nel mondo arabo ...
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MEDICI, Paolo Sebastiano
Lisa Saracco
– Nacque a Livorno il 30 luglio 1671 da Elisad (Alessandro) Leone e da Rosa; dei due si ignora il cognome. Alla nascita ricevette il nome di Moisè. Dei genitori, [...] dodicenne di Praga ucciso dal padre per la sua intenzione di farsi cristiano, introducendo il tema del martirio per la fede e dell’odio le invenzioni del M. riguardo alla «misera natione giudaica». Nel lungo termine il memoriale non ebbe l’esito ...
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JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] anche su altri autori e, talora, su testi della tradizione religiosa giudaica (Sirat, 1990, p. 323; Zonta, 1996, p. 203 altro, dalla trascrizione di una controversia con un dotto cristiano, avvenuta probabilmente anch'essa a corte, sulla verità dell ...
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paradiso
Maria Pia Ciccarese
Il luogo della beatitudine eterna
Con il termine paradiso (dal greco paràdeisos, «giardino», che a sua volta deriva dal persiano pairidaeiza, cioè «luogo recintato») si [...] croce assicura: «Oggi sarai con me nel paradiso». Perciò per il cristiano non v’è dubbio che il paradiso sia in cielo: lo credeva nel luogo dove risiedono i giusti, secondo la tradizione giudaica).
Per colmare il silenzio delle Sacre Scritture, sono ...
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setta religiosa
Con questo termine si indicano, spesso con intenti polemici, gruppi che si separano dalla comunità religiosa originaria per dissenso su questioni dottrinali o disciplinari. Tuttavia il [...] furono considerati una s.r. rispetto all’intera società giudaica, alla pari di altri gruppi di particolari religiosità come di sette. Il manicheismo sorge da un sincretismo mazdeo-cristiano; nella religione giapponese si hanno s. shinto-buddhistiche ...
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Vedi Libano, il confessionalismo politico dell'anno: 2012 - 2013
Lorenzo Trombetta
Chiamato in causa ogni qual volta in Libano scoppia una crisi o si verificano violenze intestine, il confessionalismo [...] anni Cinquanta del secolo scorso costituivano la più folta comunità giudaica del Levante arabo, oggi contano ormai poche centinaia di comunitaria della gestione politica: un governatore cristiano ‘straniero’ veniva affiancato da un consiglio ...
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Vedi Libano, il confessionalismo politico dell'anno: 2012 - 2013
Lorenzo Trombetta
Chiamato in causa ogni qual volta in Libano scoppia una crisi o si verificano violenze intestine, il confessionalismo [...] anni Cinquanta del secolo scorso costituivano la più folta comunità giudaica del Levante arabo, oggi contano ormai poche centinaia di comunitaria della gestione politica: un governatore cristiano ‘straniero’ veniva affiancato da un consiglio ...
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NOTO, Catacombe di
N. Bonacasa
Le catacombe di N. Vecchio (l'antica Νέητον, Netum), distrutta dal terremoto del 1693 e successivamente abbandonata, consistono in una serie di piccoli ipogei: uno scavato [...] comunità rurali molto povere; la presenza di una comunità giudaica a N. Vecchio, come abbiamo visto, non , 1950, c. 1417 s., s. v. Sicile Catacombes; G. Agnello, in Riv. Arch. Crist., XXX, 1954, p. 161 ss.; id., ibid., XXXI, 1955, p. 201 ss.; G. ...
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CALLISTO I
Red.
Papa, capo della chiesa cristiana di Roma vissuto dal 155 circa al 222, proclamato santo. (Gli atti del martirio, datati al VII sec. sono incerti). Dobbiamo a Ippolito (v. vol. iv, p. [...] esercitante per conto del padrone Carpoforo, anch'esso cristiano, il mestiere di cambiavalute. Accusato di malversazione, condannato alla macina, graziato, entrò in conflitto con la comunità giudaica di Roma, fu processato e condannato alle miniere ...
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verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: a. Che ha in sé verità, che è fonte di verità:...
stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio impresso col ferro sul bestiame in segno...