Primo - e il più grande - dei patriarchi del popolo ebreo, da ebrei, cristiani e maomettani ugualmente venerato come padre nella fede.
Il nome occorre nella Bibbia sotto due forme: 'Abhrām fino a Genesi, [...] interpolazione cristiana, specie nel c. XXIX, ove si allude a Gesù Cristo. Certi passi potrebbero pure suggerire qualche influsso gnostico; ma insomma lo spirito generale dell'opera è giudaico, benché non sia in tutto conforme a quello dei farisei e ...
Leggi Tutto
RELIQUIE
Nicola TURCHI
Giovanni Pietro KIRSCH
. S'intende per reliquia ciò che resta (corpo o parte del corpo; oggetti, vesti, armi, utensili, che furono a contatto con il corpo) di una persona reale [...] incinerati. In questo senso la parola passò nell'uso del linguaggio cristiano, dove però prese un senso più ampio, con l'estensione di reliquie dalla Terrasanta, sia in relazione alla religione giudaica sia riguardanti le persone di Gesù e di Maria ...
Leggi Tutto
Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] , A. ricordava all'imperatore il suo dovere di cristiano e lo minacciava d'incorrere in sacrilegio se avesse annuito i quali, sembra ad istigazione del vescovo, una sinagoga giudaica venne incendiata e distrutta. Teodosio ordinò che si punissero ...
Leggi Tutto
Vescovo di Cesarea (di Palestina), dove forse era nato, tra il 260 e il 265. Durante molti anni visse in stretta relazione con Panfilo che, diventato presbitero della Chiesa, aveva fondato in Cesarea un [...] il monoteismo, riprendendo le argomentazioni dell'apologetica giudaica e cristiana sulla maggiore antichità di Mosè il cristianesimo è superiore, specie per quanto riguarda la morale; Cristo ha sostituito il suo regno a quello dei varî demoni, e ...
Leggi Tutto
. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] ) e la Caverna dei tesori (in siriaco, in etiopico e in arabo).
Tutti gli apocrifi su Adamo sembrano derivare da tradizioni giudaiche che forse già al tempo di Gesù Cristo erano consegnate in iscritto. L. Ginzberg ha tentato ricostituire questo libro ...
Leggi Tutto
QABBĀLĀH (Cabala [pr. cabàla] o Cabbala)
Elia S. Artom
H Parola ebraica che significa propriamente "ricezione", e che si applica in genere a indicare il ricevimento che una generazione fa della tradizione [...] per opera del Messia. Vi è qui qualche analogia col dogma cristiano del peccato originale, con la differenza però che secondo i cabbalisti affatto come eretici, né comunque fuori iella comunità giudaica. D'altro canto, la Qabbālāh non ha esercitato ...
Leggi Tutto
MARCIONE
Mario Niccoli
. Una delle personalità più interessanti del cristianesimo nel sec. I alla quale si . riporta un movimento, il più vasto e pericoloso, prima delle controversie ariane, che abbia [...] e sterile, se egli non avesse letto in Paolo l'affermazione che la legge giudaica era stata definitivamente rimossa e abolita da Cristo. E difatti, il messaggio di Cristo, che nel discorso del Monte aveva annunciato il nuovo precetto dell'amore, del ...
Leggi Tutto
INNO (dal gr. ὕμνος, lat. hymnus)
Giuseppe DE LUCA
Nicola TURCHI
G. Co. *
L'inno si può definire come una forma speciale e più elevata di preghiera, dalla quale si distingue perché è associato al [...] Nunc dimittis (Luca, II, 29-32), stanno a parte, piuttosto legati alla tradizione giudaica, quasi per intero; ma passi di San Paolo, come Rom., XI, 36; considerato come il primo o più insigne innologo cristiano, per quanto nessuno dei molti inni a lui ...
Leggi Tutto
È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] Ginza, Gottinga 1925, p. 63 segg.); su questi miti ha recentemente rivolto la sua attenzione R. Reitzenstein. Un elemento giudaico-cristiano differenzia l'anticristo dalla concezione iranica; ed è che esso poggia tutto sull'antitesi di bene e di male ...
Leggi Tutto
Il primo dei sette sacramenti della chiesa cattolica, riconosciuto come sacramento da quasi tutte le altre confessioni cristiane.
L'uso di lavare tutto o parte del corpo si ritrova come rito religioso [...] essendo di nazionalità israelita desideravano abbracciare la religione giudaica (per cui cfr. Schneckenburger, Über das un segno spirituale che si chiama "carattere", che distingue il cristiano da chi non è tale: questo carattere è la cagione per ...
Leggi Tutto
verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: a. Che ha in sé verità, che è fonte di verità:...
stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio impresso col ferro sul bestiame in segno...