Giudaismo
Rolf Rendtorff
Introduzione
Definizioni del concetto
Nella sua accezione più ampia il termine 'giudaismo' indica la storia complessiva del popolo ebraico, dai suoi inizi nell'epoca biblica [...] durante i decenni dell'esilio si erano insediati diversi gruppi non giudaici che coesistevano con la popolazione ebraica ridotta a una minoranza (cfr alcuni elementi del tradizionale antisemitismo cristiano attraverso il predicatore Adolf Stöcker ...
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Il cristianesimo siriaco
Protagonisti, stagioni e nodi problematici dalla prima evangelizzazione all’esordio del V secolo
Vittorio Berti
Con l’espressione ‘cristianesimo siriaco’ si vuole qui fare riferimento [...] cittadinanza al fine di poter predicare in merito «alla venuta del Cristo, del modo in cui avvenne, di chi lo inviò e in e ambienti che richiamano ora la fedeltà alle osservanze giudaiche, ora la febbrile elaborazione di sofisticati sistemi cosmo- ...
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Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] dell’Omo Selvatico, e ancor più quelle della Vita di Cristo (1921), opera di grande successo che coronò la conversione dello mai come cristiani né la speculazione inglese né la profanazione giudaica»55; e a livello diocesano, in una lettera per la ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] a Giovanni si ricavano alcuni dati sulla primitiva organizzazione della comunità dei seguaci di Cristo, ancora inseriti nella più vasta struttura della religione giudaica: da una parte l’autorità, a Gerusalemme, dei discepoli più immediati di ...
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La discussione sui ‘precursori’ di Costantino
Eziologia storico-religiosa della cosiddetta svolta costantiniana
Enrico dal Covolo
Gli imperatori Severi, precursori di Costantino?
Il titolo di questo [...] è il rapporto tra l’umano e il divino nell’unico Cristo? Proprio Celso, estremo portavoce degli Antonini, aveva lucidamente formulato il guardarono, per altro sulla scia dell’apologetica giudaico-ellenistica, al mondo delle tradizioni religiose. Per ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] profeti e del Signore. La legge prevedeva che venisse liberato il cristiano che si fosse trovato in una situazione del genere e che l nel 19 E.V. nelle fonti storiche di età romana, in Materia giudaica, 14/1-2 (2009), pp. 67-80; C. Colafemmina, Una ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] del caso. All’impatto col cristianesimo e con la tradizione giudaica si affiancava quello con la cultura e il mondo greco, età sotto il segno del cristianesimo (il cd. Medioevo cristiano), indicando la civiltà medievale come la civiltà cristiana per ...
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Eresia, arianesimo e dottrina trinitaria
Manlio Simonetti
In quanto capo della Chiesa, Costantino ebbe a occuparsi di due eresie in ambito cristiano, il donatismo e l’arianesimo. Mentre la crisi donatista [...] gamma di opinioni intermedie. Dato che proprio e solo la fede in Gesù il Cristo specifica i suoi discepoli nell’ambito del mondo giudaico, queste differenze sono potenzialmente foriere di divisione. È forse possibile aggiungere che l’organizzazione ...
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VITTORE I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio di Cesarea (in Historia ecclesiastica V, 22) data l'accesso di V. all'episcopato nel decimo anno di Commodo, cioè nel 189, ma nel Chronicon lo pone [...] Pasqua il 14 di nis¯an secondo il calendario giudaico, cioè il quattordicesimo giorno dal primo novilunio di primavera Cuoiaio, che era stato l'iniziatore di questa dottrina con l'affermare che il Cristo è un mero uomo (ibid. V, 28, 3-6). Si è anche ...
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verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: a. Che ha in sé verità, che è fonte di verità:...
stimmate
stìmmate (o stìgmate; anche stìmate e ant. stìmite o stigme) s. f. pl. [dal lat. stigmăta, plur. di stigma -ătis, dal gr. στίγμα -ατος: v. stigma1]. – 1. In greco il termine indicava il marchio impresso col ferro sul bestiame in segno...