Poeta e oratore latino cristiano, nato in Gallia, probabilmente ad Arles. Dopo la morte dei genitori, fu educato nell'Italia settentrionale da una zia, ch'egli perdette sedicenne, allorché Teodorico scese [...] dove il barocchismo è maggiore: de manu linguae meae confessio ista procederet, ed. Hartel, p. 398, l. 5-6, cfr. Aug., Conf., V, 1, 1 e XII, xii, 13) le Confessioni di S. Agostino. Le lettere sono dirette a varî personaggi, tra i più importanti del ...
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VARTHEMA, Lodovico de
Giuseppe CARACI
Viaggiatore italiano del sec. XVI. Sembra probabile (in via congetturale) che nascesse a Bologna, intorno al 1465-1470. Ed è anche da credere che avesse per qualche [...] apprendere l'arabo. Stretta qui amicizia con un cristiano rinnegato che guidava una numerosa carovana di pellegrini avrebbe preceduto di qualche poco l'arrivo dei Portoghesi (v'è anche un accenno esplicito alle stelle visibili nel continente ...
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Nuove scoperte. - Le principali sono avvenute a Roma per cura della Pontificia commissione di archeologia, alla quale con il Concordato è stata demandata la cura delle catacombe italiane. Scavi importantissimi [...] del 1940 sotto S. Pietro in Vaticano (per i quali v. vaticano, in questa App.). Sulla via Tiburtina si è Gaudioso (cfr. A. Bellucci, in Atti del III Congresso di arch. crist., Roma 1934, p. 327 segg.); in Sicilia due piccoli ma notevoli ipogei ...
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L'antica Ebŏra Cerealis, cittadella di Sertorio, la Liberalitas Iulia di Cesare: città del Portogallo, nell'antica provincia di Alemtejo. Ha 16.148 ab. (1920) ed è capoluogo di distretto (7400 kmq., 153 [...] fine del secolo II d. C.
Il più celebre monumento cristiano di É. è la cattedrale, di stile romanico di transizione, ; G. Pereira, O arco de dona Isabel, in O Arch. portug., V (1900); p. 110; A. Haupt, Geschichte der Renaissance in Spanien und ...
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LUSSEMBURGO (XXI, p. 681; App. I, p. 809)
Giuseppe CARACI
Mario DI LORENZO
Silvio FLIRLANI
Popolazione (XXI, p. 681). - Il Lussemburgo, al 20 agosto 1945, aveva una popolazione di 281.572 ab. (109 [...] 1 gennaio 1948) per l'unione doganale col Belgio e l'Olanda (Nederland) (v. Benelux, in questa App.).
Finanze (XXI, p. 683 e App. I, p governativa dei varî partiti, con a capo Dupong (cristiano-sociale). Dopo l'adesione al patto di Bruxelles ( ...
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SEGNERI, Paolo
Pietro Tacchi Venturi
Oratore sacro, nato di antica e nobile prosapia in Nettuno il 21 marzo 1624, morto a Roma il 9 dicembre 1694. Entrato a 10 anni nel Convitto dei Nobili tenuto dai [...] altre sue opere di genere morale o ascetico (il Cristiano Istruito, L'incredulo senza scusa, la Manna dell' nel territorio di Brescia e della repubblica Veneta, in Civ. Cat., ser. 18ª; V; V. Soncini, Il p. P. S. nella storia dei Farnese a Parma con ...
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(App. III, I, p. 274)
Pittore e scultore italiano. Dopo il premio dell'Association internationale des critiques d'art alla Biennale di Venezia del 1960, ottiene il premio Marzotto (1964), il Gran Premio [...] Milano, Teatro alla Scala, 1963; L'avventura di un povero cristiano di I. Silone, San Miniato al Tedesco, 1969; November steps , A. Passoni, A. Burri, Musée National d'Art Moderne, Parigi 1972; V. Rubiu, A. Burri, Torino 1975; B. Mantura, G. De Feo, ...
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SARACENI
Giorgio Levi Della Vida
. Nome col quale nel Medioevo cristiano europeo sono stati designati genericamente gli Arabi. Il vocabolo, con questa accezione, è del tutto ignoto alla tradizione storica [...] " sono, per tutto il Medioevo, gli Arabi, anzi i musulmani tutti, coi quali la cristianità ebbe a combattere durante le Crociate (v., p. es., Dante, Inf., XXVII, 87: "e non con Saracin né con Giudei").
In significato più ristretto s'indicano col nome ...
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Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] distinzione tra essere ed esistere si valse il pensiero cristiano per tradurre in termini di filosofia la concezione biblica divenire, dove quel che nel divenire non muta, cioè l'essenza, si contrappone a ciò che muta, il fenomeno. (v. essenza). ...
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Si dicono i religiosi che "vivono isolati nei luoghi deserti e traggono precisamente il loro nome dal fatto che si allontanarono dagli uomini" (S. Girolamo, epistola XXII, 34).
La vita anacoretica è stata [...] . Antonio, l'anacoretismo si propagò poi in tutto il mondo cristiano. In Palestina fu fatto conoscere da S. Ilarione; in Occidente , nella presenza di monumenti cristiani del sec. IV e del V; e si ricordano asceti intorno a Norcia (Fiorenzo) e nell ...
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memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte. In...
buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...