Capitano cristiano nelle lotte contro i Turchi (n. in Transilvania 1387 circa - m. Zimony 1456). Entrato (1433) per due anni al servizio di Filippo Maria Visconti, approfondì a Milano lo studio dell'arte [...] della guerra. Favorì l'ascesa al trono di Ungheria di Ladislao Iagellone, re di Polonia, per cui ebbe la carica di voivoda di Transilvania (1439). Da allora tenne una posizione di primo piano nelle lotte ...
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Generale (Bernburg 1568 - ivi 1630); di educazione luterana, si accostò nel 1592 al calvinismo, che più tardi (1605) decretò confessione ufficiale del principato di Anhalt-Bernburg. Formatosi durante le guerre di religione in Francia, fu poi il capo militare dell'Unione protestante. Sostenne, ma poi abbandonò, la candidatura di Carlo Emanuele I di Savoia alla corona imperiale. Come generalissimo di ...
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Eusebio di Cesarea
Scrittore cristiano (n. 265 ca. -m. Cesarea di Palestina 339 o 340). Studiò e lavorò nella biblioteca di Cesarea, fondata da Origene. Fu incarcerato durante la persecuzione del 303-311 [...] e nel 313 ca. divenne vescovo di Cesarea. Più che per il pensiero teologico, E. è noto per le opere erudite e storiche. Tra le prime va ricordata la Preparazione evangelica, mentre l’opera storica fondamentale ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] consolidato e ulteriormente sollecitato e promosso, quali che siano le forme e i momenti del rapporto fra Chiesa e popolo cristiano del Mezzogiorno.
Il filo rosso del tema della santità si rivela, dunque, come si vede, una buona guida a intendere ...
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Successore (Dresda 1560 - ivi 1591) di Augusto I. Di carattere debole, abbandonò le redini del governo nelle mani del cancelliere N. Crell, il quale sottrasse la Sassonia all'alleanza con gli Asburgo. [...] Di tendenze melantoniane, appoggiò i protestanti e i loro tentativi di costituire un'unione tra i principi tedeschi non cattolici. Suo figlio, Cristiano II, ritornò al luteranesimo ortodosso. ...
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Figlio (Kristiansborg 1749 - Rendsburg 1808) di Federico V, cui succedette nel 1766. Vizioso e mentalmente anormale, non lo migliorò il matrimonio con Carolina Matilde d'Inghilterra. Debole, fu sotto l'influsso prima del conte Bernstorff, poi del medico tedesco G. F. Struensee, infine del Hoegh-Guldberg. Le riforme dello Struensee (libertà di stampa, abolizione della tortura, adozione di criterî commerciali ...
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Erede presuntivo al trono di Danimarca (Copenaghen 1798 - Przemków, Slesia, 1869). Dal 1814 a capo della linea cadetta della casa reale danese; protestò contro la "lettera aperta" con cui Cristiano VIII [...] di Danimarca si era opposto, nel 1846, alle aspirazioni d'indipendenza dei ducati di Schleswig e di Holstein; e richiese contro la corona l'aiuto prussiano, che condusse alla guerra del 1848-51. Dovette ...
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Figlio (n. 1426 - m. Copenaghen 1481) di Didrik il Felice conte di Oldenburg, fu eletto re di Danimarca nel 1448 alla morte di Cristoforo di Baviera. Superando l'opposizione di Carlo Knutsson (Carlo VIII di Svezia), riuscì a farsi eleggere re di Norvegia (1450) e poi anche di Svezia (1457). Era infine nominato duca di Schleswig e conte di Holstein, promettendo l'inscindibilità delle due province (1460). ...
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Wehrbund Formazione militare del Partito cristiano-sociale in Austria («Lega di difesa»), costituita parallelamente alla Schutzbund, organizzazione del Partito socialdemocratico; cessò di esistere nel [...] 1934 col rafforzamento del potere centrale ...
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Figlio (Aalborg 1455 - ivi 1513) di Cristiano I, fu riconosciuto re di Svezia fin dal 1458, ma poté esercitarvi la sovranità solo nel 1497, in seguito a una spedizione militare in quel paese. Re di Danimarca [...] ), condusse una infruttuosa campagna contro i contadini della Dithmarschen (1500); il che spinse gli Svedesi a una nuova ribellione (1501), di cui la Danimarca ebbe temporaneamente ragione solo dopo l'avvento al trono del figlio di G., Cristiano II. ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...