Teologo e scrittore cristiano (Antiochia 330 circa - Tarso 392); nel 360 fondò ad Antiochia un asceterio che ebbe tra gli adepti s. Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Seguace di Melezio, sotto [...] l'imperatore Valente dovette fuggire in Armenia (372): da quel tempo data l'amicizia con s. Basilio. Vescovo di Tarso (378), fu da Teodosio, ratificando le decisioni del II concilio ecumenico (Costantinopolitano ...
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Scrittore cristiano africano (m. 400 circa), laico, donatista. Alcune sue opere (De bello intestino ed Expositiones diversarum causarum) sono perdute; abbiamo invece il Liber regularum, da lui scritto [...] per difendere la sua setta, ove espose idee (come quella della Chiesa bipartita, nella quale coesistono buoni e malvagi, e altre sul peccato originale e la grazia) che debbono aver avuto influenza nell'evoluzione ...
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Filosofo cristiano (4º-5º sec.), vescovo di Emesa in Siria o d'Emisia in Fenicia. Scrisse il trattato Περὶ ϕύσεως ἀνϑρώπου ("Sulla natura dell'uomo"), di forte ispirazione neoplatonica, soprattutto nella [...] psicologia (N. ammette la preesistenza delle anime), ma chiaramente orientato come apologia del cristianesimo. L'opera, che è molto importante anche da un punto di vista dossografico per le testimonianze ...
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Poligrafo e giornalista arabo-cristiano (Beirut 1861 - Il Cairo 1914). In Egitto, ove trascorse la maggior parte della vita, svolse una intensa attività culturale, divulgando i risultati della scienza [...] occidentale nel campo dell'antichità e della letteratura araba, e della storia culturale dell'Islam, il cui gusto egli promuoveva contemporaneamente anche con romanzi, drammi, novelle. Fu il creatore del ...
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Scrittore cristiano (sec. 5º), forse di Treviri; laico, dopo alcuni anni di matrimonio si ritirò a vita ascetica a Lérins; quindi, divenuto sacerdote, visse a Marsiglia. Nel De gubernatione Dei (8 libri, [...] 439-451) contrappose ai vizî dei Romani le virtù dei barbari, sostenendo che questi erano lo strumento della Provvidenza per colpire i trasgressori della sua legge. È uno scritto di grande importanza come ...
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Figlia (1518-1590) di Cristiano II di Danimarca e di Isabella (Isabetta) sorella di Carlo V, andò sposa nel 1534 a Francesco II Sforza ed ebbe Tortona come città dotale. Morto Francesco, sposò nel 1541 [...] Francesco duca di Lorena (m. 1545). Durante la reggenza seguita alla morte del marito, suscitò molti malcontenti, cosicché nel 1552 Enrico II la fece allontanare dal paese, dove ritornò (1559) allorché ...
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Poeta e retore latino cristiano, nato in Gallia, forse ad Arles, nel 473 (o 474), morto nel 521 a Pavia, dove fu vescovo dal 513. Per le traversie subìte a Costantinopoli, dove era stato mandato presso [...] l'imperatore Atanasio per ottenere l'adesione ai decreti del concilio di Calcedonia, fu poi dai papi Niccolò I e Giovanni VII considerato confessore della fede. Fu retore più che poeta. Abbiamo di lui ...
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Apologista cristiano (m. 327 circa), vissuto a Sicca Veneria (od. el-Kef) nell'Africa proconsolare. Retore pagano e maestro di Lattanzio, si sarebbe convertito in tarda età, secondo s. Girolamo, offrendo [...] al vescovo, quale prova del completo suo mutamento, i sette libri Adversus nationes ("Contro le genti", cioè i pagani), scritti certo prima del 311 (anno del primo editto di tolleranza di Galerio), e i ...
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Poeta cristiano latino, di età incerta (fine 3º-5º sec.), comunque posteriore a Tertulliano, Minucio Felice e Cipriano che imita, e perciò considerato generalmente africano, e non di Gaza benché si qualifichi [...] gazeus (l'appellativo sarebbe da intendere allusivo al "tesoro", γάζα, spirituale, trovato da lui, che in un acrostico si dice mendicus Christi). Interessante letterariamente e linguisticamente è l'uso ...
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Storico del pensiero cristiano (Pfullendorf, Baden, 1900 - Monaco di Baviera 1968), fratello di Karl. Entrato tra i gesuiti nel 1919 e ordinato prete nel 1929, insegnò (1935-62) all'univ. di Innsbruck, [...] della quale fu anche rettore (1949-50). Ottimo conoscitore delle fonti patristiche, ha indagato le origini del dogma non ancora fissato in concetti rigidi, valorizzando soprattutto le immagini e i simboli ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...