Potere insito nell’uomo di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento di fini determinati.
La v. costituisce già nell’antichità uno dei principali problemi filosofici, soprattutto [...] in altre dottrine etiche antiche, orientate per lo più verso l’ideale dell’affrancamento dagli sconvolgimenti della volontà.
Il pensiero cristiano per primo riserva alla v., in quanto libera, un ruolo centrale e lascia a essa la decisione del suo ...
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Pubblicista e filosofo (Saint-Malo 1782 - Parigi 1854). Schierato dapprima su posizioni cattolico-tradizionaliste (ispirate al pensiero di J. de Maistre e L.-G.-A. de Bonald), divenne a partire dagli anni [...] di La M. subisce ora una trasformazione: mentre da monarchico si fa repubblicano denunciando il giogo dei re, scopre il valore cristiano delle rivendicazioni liberali e nel Des progrès de la révolution et de la guerre contre l'Église (1829), poi nel ...
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Teologo e filosofo tedesco (Friburgo in Brisgovia 1904 - Innsbruck 1984), fratello di Hugo. È considerato tra i maggiori teologi cattolici del sec. 20º. Partecipò come esperto al concilio Vaticano II. [...] . it. 1977). Si tratta di un'introduzione al cristianesimo che risponde a due esigenze: connettere organicamente tutto il mistero cristiano e reintrodurre la fede in un mondo che ha perduto le convinzioni religiose tradizionali. Ponendosi a un «primo ...
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storia
La riflessione sulla s. presenta due aspetti, corrispondenti ai due significati del termine s.: da un lato è riflessione sull’oggettivo corso storico delle vicende umane, nel quale è volta a scoprire [...] ciò dall’arte, i cui personaggi sono invece tipi ideali di una realtà quale può o deve essere. Nel pensiero cristiano la tensione escatologica propria dell’esperienza cristiana (che elimina ogni concezione ciclica della s.) e la convinzione che Dio ...
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Filosofo e storico della filosofia (Piasco, Cuneo, 1918 - Milano 1991). Partito dallo studio e dalla discussione dell'esistenzialismo, P. divenne tra i più originali rappresentanti dell'ermeneutica. Il [...] (1987). Ha preso parte alla Resistenza.
Opere
Il pensiero di P. si richiama inizialmente ai principi dello spiritualismo cristiano e dell'esistenzialismo (La filosofia dell'esistenza e C. Jaspers, 1940, che rappresenta il primo volume italiano sull ...
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Filosofo (Mosca 1853 - Uzkoe, Mosca, 1900), figlio dello storico Sergej Michajlovič. Il suo insegnamento universitario a Mosca (iniziato con molto successo nel 1874 con la prolusione Krizis zapadnoj filosofii. [...] connazionali. S. tendeva a una sintesi di razionalismo occidentale e fideismo religioso dell'Oriente antico e specialmente cristiano; e tuttavia il tenace attaccamento alla tradizione ortodossa e la prevalenza in lui dell'interesse mistico-religioso ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] che sappiamo da Moses ben Salomon di Salerno che egli si incontrò con Pietro de Ibernia (da lui definito «saggio cristiano») e con altri negli anni Cinquanta per discutere le principali opinioni di Maimonide (Sermoneta, 1969, p. 45). Gli sforzi di ...
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Nell’accezione comune, inclinazione esclusiva verso un oggetto, sentimento intenso e violento (di attrazione o repulsione) che può turbare l’equilibrio psichico e la capacità di discernimento e di controllo.
Filosofia
Nel [...] la concezione che scorge in esse solo negatività e quella che le considera invece coessenziali all’attività pratica. Nel pensiero cristiano coesistono valutazioni diverse delle p.: se da un lato inclina a un’etica ascetica che tende a eliminare le p ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] scuola torinese, di cui Pareyson sarebbe divenuto uno dei principali riferimenti, nel sottolineare una qualche continuità tra lo spiritualismo cristiano (a sua volta come si è visto imparentato con l’idealismo) e la filosofia dell’esistenza, ma anche ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] religioso ma come filosofo del suo tempo, cosa che può aver fatto ritenere ad alcuni studiosi che egli non fosse neppure cristiano. Se ciò fosse vero i suoi nemici non lo avrebbero attaccato come eretico, ma il fatto di presentarlo come proveniente ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...