Deusdedit, santo
Girolamo Arnaldi
Fu romano di nascita, figlio di uno Stefano suddiacono, e successe a Bonifacio IV dopo una vacanza lunga cinque mesi. Venne consacrato il 19 ottobre 615. Per quanto [...] tenera età (v. 7 "hic vir ab exortu Petri est nutritus ovili"), per i suoi meriti fu posto a capo del gregge cristiano (v. 8 "[…] meruit sancti pastor adesse gregis"). La bolla plumbea di D., che rappresenta nel recto il Buon Pastore e porta nel ...
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CANCELLOTTI, Giovanni Battista
Sosio Pezzella
Nacque a San Severino Septempedano (od. San Severino Marche, prov. di Macerata) nell'anno 1598. Nel 1614 il C. entrò nel noviziato dei gesuiti e venne ammesso [...] divina e seguita da resurrezione e assunzione in cielo), il culto mariano si sarebbe perciò solidamente attestato nel mondo cristiano e nei paesi di missione. Il racconto del C. termina con le notizie riguardanti l'evolversi del culto: istituzione ...
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Monoteismo
Raffaele Savigni
La fede nell’esistenza di un unico Dio
I popoli antichi adoravano molte divinità concepite, ciascuna con particolari caratteristiche, a somiglianza dell’uomo. Accanto a questi [...] tra l’uomo e un Dio Padre che suscitava timore. Ebrei e musulmani (Islam) considerano però il Credo cristiano come un cedimento al politeismo.
Monoteismo e intolleranza
Oggi l’idea monoteistica, che considera inesistenti le divinità venerate dalle ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] ’uso della pergamena (➔), materia scrittoria di più semplice fattura rispetto al papiro, e la necessità di divulgare il verbo cristiano. Tra il 4° e 5° sec. la produzione di codici diventò prerogativa di officine scrittorie ecclesiastiche (scriptoria ...
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INNOCENZO XII, papa
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, in un castello presso Spinazzola, secondogenito di Francesco, dei Pignatelli di Cerchiara marchese di Spinazzola, e di Porzia di Fabrizio [...] ; B. Neveu, La correspondance romaine de Louis-Paul du Vaucel (1683-1703), Louvain 1977; G.B. De Luca, Il principe cristiano pratico, Roma 1680; H. Chaurand, La mendicità provveduta coll'ospizio pubblico…, Roma 1693; G. Sparano, Memorie istoriche per ...
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giubileo
Raffaele Savigni
L'anno santo dei cattolici
La Bibbia aveva fissato una ricorrenza speciale, ogni cinquant'anni, per ricordare che la Terra è di Dio e che gli uomini la possiedono solo in modo [...] di un'amnistia ‒ un provvedimento di clemenza e di condono delle pene ‒ a favore dei carcerati. In questo modo il giubileo cristiano ha recuperato un dialogo con l'ebraismo e ha cercato di rispondere ad alcune esigenze forti del nostro tempo, come l ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] più diffusa la versione derivativa con M. seduta (Lazarev, 1938); f) M. in trono, con o senza spalliera, con il medaglione di Cristo in grembo: il tipo compare su monete a partire da Alessio I Comneno (1081-1118); g) M. volta di tre quarti verso ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] gli ordini militari nazionali e, in parte, tra la nobiltà, o costituirono la dotazione di ordini appositamente creati: l'Ordine di Cristo in Portogallo e l'Ordine di Montesa nelle terre del regno di Valenza in Aragona.
Architettura
In fatto d'arte i ...
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Onorio III
Sandro Carocci
Marco Vendittelli
L'origine familiare di O. costituisce un tema complesso, da affrontare in dettaglio. Se infatti appare certa la nascita romana, testimoniata dai legami di [...] gennaio 1218). Nel ciclo musivo è compresa l'immagine di O., il quale, genuflesso ed in scala ridottissima, offre l'opera al Cristo giudice, assiso in trono.
Quanto al governo dello Stato della Chiesa, è stato notato come, nonostante l'azione del suo ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] suo parere, la conoscenza umana ha un'estensione limitata e non è mai certa. Egli si richiama all'ideale del 'cristiano virtuoso' che indaga le profonde connessioni esistenti tra la filosofia naturale e la teologia cristiana; si spinge inoltre fino a ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita di Cristo. b. Detto di persona, che ha...