LIUTPRANDO di Cremona (Liuto, Liuzo)
Paolo Chiesa
Nacque probabilmente a Pavia intorno al 920. Le informazioni sulla sua famiglia, la sua giovinezza e gli inizi della sua carriera si ricavano da quanto [...] e di memorialistica, che narra le vicende occorse a partire dalla morte di Carlo il Grosso (888) fino alla presa del potere da da lui pubblicata. Il tema dell'azione salvifica di Cristo viene trattato all'interno di una polemica antigiudaica - l ...
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Giovanni XVI, antipapa
Wolfgang Huschner
G., che nelle fonti è quasi sempre ricordato con il soprannome di "Graecus" o "Philagathos", era di origine calabrese, e precisamente di Rossano.
La sua conoscenza [...] conservata oggi al Museo di Cluny (Parigi), rappresentante un Cristo che incorona e benedice Ottone II e Teofane, posti prima di lui gli arcicancellieri Uberto di Parma e Pietro di Pavia.
La morte di Teofane, il 15 giugno 991, fece sì che G. non ...
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MANETTI, Giannozzo
Simona Foà
Nacque a Firenze il 5 giugno 1396 da Bernardo, ricco e brillante mercante, ricordato anche nel Liber facetiarum di Poggio Bracciolini, e da "Petra Guidaccia" (Naldi, col. [...] Angelo. La biografia, portata a termine a meno di un anno dalla morte del pontefice, si caratterizza per il ricorso a fonti di prima mano ( fino alla venuta di Cristo, quindi alla storia ebraica e a quella pagana, e alla storia di Cristo. I sei libri ...
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GELASIO I, papa, santo
Raiko Brato
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile nota del Liber pontificalis della Chiesa romana, sarebbe stato "natione Afer". Egualmente equivoca è, d'altra [...] allo "Stato" romano o alla sua cosciente adesione alle tradizioni e alla cultura dell'impero romano e cristiano. Quando fu eletto a succedere al papa Felice III (morto tra il 25 febbraio e il 1° marzo 492) faceva parte del clero romano, nel cui seno ...
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Gelasio I, santo
Rajko Bratož
Figlio di un Valerio, stando a una non del tutto affidabile notizia del Liber pontificalis, sarebbe stato "natione Afer".
Egualmente equivoca è, d'altra parte, l'indicazione [...] allo "Stato" romano o alla sua cosciente adesione alle tradizioni e alla cultura dell'Impero romano e cristiano.
Quando fu eletto a succedere a papa Felice III (morto tra il 25 febbraio e il 1° marzo 492) faceva parte del clero romano, nel cui seno ...
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VITTORE I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio di Cesarea (in Historia ecclesiastica V, 22) data l'accesso di V. all'episcopato nel decimo anno di Commodo, cioè nel 189, ma nel Chronicon lo pone [...] 201, e questa data è quella indicata nel Chronicon per la sua morte, si dovrà ammettere la plausibilità di indicare il 189 per il , che era stato l'iniziatore di questa dottrina con l'affermare che il Cristo è un mero uomo (ibid. V, 28, 3-6). Si è ...
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LIONE I, CONCILIO DI
GGirolamo Arnaldi-Ovidio Capitani
Con il pontificato di Innocenzo IV (1243-1254) si concluse la lunga vicenda, più che trentennale, della lotta fra il papato e Federico II, che [...] 111; in un altro passo Innocenzo afferma che, come Cristo, mentre era ancora in vita, avrebbe potuto deporre un di marasma nel quale erano precipitate la Chiesa e Roma stessa dopo la morte di Gregorio IX e di Celestino IV. Il richiamo, non privo di ...
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STEFANO I, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 24, lo dice romano di nascita, "ex patre Iobio". Fu eletto vescovo di Roma il 12 marzo 254, pochi giorni dopo la morte del predecessore Lucio. [...] molto legate alle Chiese d'Africa, da cui probabilmente il messaggio cristiano era passato a loro, e Cartagine alla metà del III a danno della Chiesa, ma la notizia che S. sarebbe morto martire si legge solo a partire da un tardo testo agiografico ...
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Dionigi, santo
Manlio Simonetti
Fu eletto vescovo di Roma il 22 luglio del 259 (o, meno probabilmente, del 260), qualche tempo dopo il martirio di Sisto II avvenuto durante la persecuzione di Valeriano, [...] lettera dell'Alessandrino, pregando il papa di intervenire.
Morto Sisto, fu il suo successore D. a occuparsi , pp. 273-97; sulla dottrina di D., cfr. A. Grillmeier, Gesù il Cristo nella fede della Chiesa, I, Brescia 1982, pp. 369-70; M. Simonetti, ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] e a consegnare Federico nella sfera del mito.
Si prendano gli oracoli legati alla morte dello Svevo sempre basati sull'auctoritas di un personaggio non cristiano, quello appunto della Sibilla: di quella Tiburtina il cui testo pregno di contenuti ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...
cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...