Giovanni di Cornovaglia
Teologo (sec. 12°). Ebbe maestri, a Parigi e a Melun (fra il 1150 e il 1160), Pietro Lombardo e Roberto di Melun; combatté nell’Eulogium ad Alexandrum papam III quod Christus [...] sit aliquis homo il nichilismo cristologico (l’umanità di Cristo è un rivestimento del Verbo) del quale erano accusati alcuni suoi contemporanei (Abelardo, Gilberto Porretano, Pietro Lombardo). ...
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Poeta e narratore spagnolo (Malaga 1877 - Madrid 1943), d'ispirazione cattolica e di stile classicheggiante. Casta de hidalgos (1908) fu il romanzo che gli diede fama; seguirono Comedia sentimental (1909); [...] El amor de los amores (1910); Amor de caridad (1922); Varón de deseos (1929). Cristo en los infiernos (1941), il suo romanzo più riuscito, rappresenta la Spagna negli anni precedenti la guerra civile. Scrisse inoltre i dialoghi filosofici La escuela ...
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Critico e filologo (Salamanca 1886 - San Juan, Puerto Rico, 1966), discepolo di M. de Unamuno; prof. nell'univ. di Oviedo, poi alla Columbia University di New York. Ha curato edizioni di classici spagnoli [...] come quella di L. Ponce de Léon De los nombres de Cristo (3 voll., 1914-22), e ha fondato la Revista hispánica moderna (1934). Ha pubblicato una Antología de la poesía española e hispanoamericana (1934) e ha raccolto varî studî in Ensayos sobre el ...
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Scrittore spagnolo (Siviglia 1875 - Madrid 1922); il suo stile ricorda quello di J. de Echegaray. Fu molto attento ai problemi sociali. Fra le sue opere di teatro si ricordano Esclavitud (1918) e Embrujamiento [...] (1922); fra i romanzi, improntati a un crudo realismo, La sangre de Cristo (1907), Doña Mesalina (1910), Frente al mar (1914), El luchador (1916). ...
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Il pane di farina impastata senza lievito era usato, come è tuttora usato, dagli ebrei durante la Pasqua, secondo le prescrizioni dell'Esodo (XII, 34 e 39; XIII, 6 seg.). Nell'ultima cena, Cristo consacrò [...] di ben scarso valore. Mentre i Latinì si appoggiavano piuttosto ai Vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca), i quali vogliono che Cristo abbia istituito l'Eucaristia nel primo giorno in cui il pane azimo era l'unico tollerato dagli ebrei prima della ...
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PROVENZALE, Marcello
Rosanna Tozzi
Musaicista, nato a Cento nel 1577, morto a Roma il 4 giugno 1639. Studiò pittura in patria con diversi maestri, ma sentì più direttamente l'influenza del Guercino. [...] Lasciò in Cento: la Trasfigurazione nella cattedrale (1606) e un Cristo nell'orto in S. Maria dell'Annunziata. Venuto a Roma, si specializzò nello studio del musaico, ottenendo con l'impiego di tessere minutissime effetti simili alla pittura. Fu ...
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Sara (Sarra)
Giuseppe Mazzotta
Moglie del patriarca Abramo, da cui ebbe in vecchiaia Isacco. Il senso etimologico del nome (" signora ", " principessa ") esprime la funzione principale che essa assume [...] e svolge nell'economia della storia della salvezza: di essere il centro da cui deriva la progenie dei credenti in Cristo venturo.
La sua presenza nella Genesi è sempre in funzione di Abramo: lo segue nelle sue continue peregrinazioni da Ur a Harrān, ...
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scomunica Nelle Chiese cristiane, censura ecclesiastica che esclude il battezzato dalla comunione dei fedeli, vietandogli, in particolare, di amministrare e ricevere i sacramenti. Presuppone una grave [...] responsabilità morale, cioè un peccato grave, tale da compromettere l’unione con la Chiesa, corpo mistico di Cristo.
La s. è la più grave delle censure ecclesiastiche (o pene medicinali) poiché comporta l’esclusione dalla comunione ecclesiale ...
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Umanista (Serravalle, oggi Vittorio Veneto, 1498 - Roma 1550). Viaggiò molto, ricercatissimo; propugnò una riforma interna della Chiesa, pur restando nell'ortodossia. La sua produzione poetica può dividersi [...] , dell'espressione immediata del sentimento religioso (De rebus divinis carmina, 1551). Collaborò alla revisione stilistica (in misura che ci è ignota) del Trattato utilissimo del beneficio di Giesù Cristo, opera del benedettino Benedetto da Mantova. ...
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Nel linguaggio religioso, persona posseduta da uno spirito maligno, che entra in essa e ne determina le parole e gli atti.
Di i. si parla spesso nel Nuovo Testamento, dove l’intervento del demonio è in [...] relazione al tentativo di ostacolare la missione di Cristo e l’avvento del Regno di Dio. La credenza nel potere malefico del diavolo è rimasta viva nel cristianesimo antico e medievale e la Chiesa istituì una classe di ministri superiori con l’ ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...