TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] il Medioevo, quando si cercò in ogni modo di conferire ad Adamo, a Davide o ai santi la figura stessa di Cristo.Dopo la fondazione del metodo tipologico in età paleocristiana, ci si sarebbe aspettato di poter riscontrare un indirizzo simile nell'arte ...
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Ecclesiastico congolese (Léopoldville, od. Kinshasa, 1917 - Lovanio 1989). Sacerdote nel 1948, superiore della stazione missionaria di Cristo Re in Léopoldville, vescovo titolare di Attanaso (1959), quindi [...] arcivescovo di Kinshasa (1964); s'impegnò in una intensa attività missionaria, sottolineando la necessità di adeguare la presentazione del messaggio evangelico alle condizioni sociali e culturali proprie ...
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kènosis Lo «svuotamento» che, secondo uno dei passi più celebri di s. Paolo (Filippesi 2,7), Gesù Cristo «essendo in forma di Dio» fece di sé stesso «prendendo forma di schiavo», cioè nell’incarnazione. [...] si fonda la theologia crucis di M. Lutero, che afferma la reale partecipazione di Dio alla passione e morte dell’umanità di Cristo. La dottrina della k. provocò nel 17° sec. una polemica tra i teologi luterani di Tubinga e quelli di Giessen. I primi ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] quale Messia (Matteo 16, 13-19; Marco 8, 17-20; Luca 9, 18-20); nell'ultima cena egli attesta la propria fedeltà a Cristo: "Se è necessario che muoia con te, mai ti rinnegherò" (Marco 14, 31), cui segue la predizione e il racconto del suo triplice ...
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giudeocristianésimo Corrente del cristianesimo primitivo i cui aderenti sostenevano la necessità, per tutti i credenti in Gesù Cristo, di osservare le prescrizioni legali del giudaismo; e quindi, per i [...] pagani convertiti al cristianesimo, di diventare prima ebrei mediante la circoncisione. Avversato già da s. Paolo, il g. sopravvisse in alcuni gruppi fino al 4° secolo ...
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deicìdio Uccisione di un dio, di Dio. In particolare, l'accusa agli ebrei per aver fatto crocifiggere Gesù Cristo, principale tema dell'antisemitismo cristiano a partire dalla tarda antichità. ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] sec. Berengario di Tours, negando la possibilità di separare gli accidenti visibili dalla sostanza, senza negare la presenza reale di Cristo nell’e. rifiutava la tesi della conversione di sostanza del pane e del vino nel corpo e sangue del Redentore ...
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Epiteto («onnipotente») attribuito in età ellenistica a varie divinità greche (Dioniso, Ermete, Ade).
Presso i cristiani orientali, attributo di Cristo quale signore del mondo. ...
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Maria Caterina Kasper, santa.- Religiosa tedesca (Dernbach 1820 - ivi 1898). Ha fondato la congregazione delle Povere Ancelle di Gesù Cristo, dedita ai poveri, all’assistenza ai malati e all’istruzione. [...] Beatificata da Paolo VI 16 aprile 1978, è stata proclamata santa da papa Francesco il 14 ottobre 2018. Festa, 2 febbraio ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, di re o sovrani eletti da Dio,...