ALIOTTA, Antonio
Sergio Belardinelli
Nacque a Palermo il 18 genn. 1881 da Gaetano e da Antonina Latona. Nella città natale seguì gli studi classici e si iscrisse al primo anno di filosofia, fondando [...] un Inno a Pan, che cantava l'idea del processo cosmico come genesi eterna di Dio - nostra mente; ora questo rapporto teleologico presuppone necessariamente un . 5-26; L. Pusci, L'esperimento come criterio della verità nella gnoseologia di A. A., in ...
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BACHELET, Vittorio
Fulco Lanchester
Nacque a Roma il 20 febbr. 1926 da una famiglia torinese di origini francesi (zona di Calais) stabilitasi in Piemonte, probabilmente durante il periodo napoleonico. [...] novembre 1947 con una tesi in diritto del lavoro (relatore Lionello R. Levi) sui "Rapporti tra lo Stato e le organizzazioni domande della società civile in rapido sviluppo "secondo un criterio di maggiore razionalità e organicità", lo Stato sociale ...
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BOZZELLI, Francesco Paolo
Guido D'Agostino
Nato a Manfredonia il 22 maggio 1786 da Michele e da Maria Vittoria Ricci, dopo la prima istruzione ricevuta presso gli scolopi, studiò diritto a Napoli dal [...] sur les lois, in cui il rapporto tra leggi e costumi viene esaminato rispetto con una legge elettorale che prevedeva un criterio meno censitario di quello stabilito dal B fase più odiosa del governo del paese dopo la tragedia del 15 maggio, riuscendo ...
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BERTOLDI, Giovanni (Giovanni da Serravalle)
Aldo Vallone
Nacque a Serravalle, un tempo ricco e forte borgo nelle vicinanze di San Marino, intorno al 1350 (altri pensano al 1360), da una famiglia il cui [...] suddivide in parti, generalmente quattro. Domina anche qui un criterio didascalico. Le note sono, spesso (e ci pare stessa. Per di più molto stretto risulta il rapporto di dipendenza dei commento del B. dalla lettura bolognese di Benvenuto da Imola ...
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FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] di muoversi nell'ambito delle opere di un autore utilizzando il criterio speculativo.
Tra i molti lavori, il F. diede inoltre richiesta del collega francese M. Duruy, voleva presentare alla Esposizione universale di Parigi (1867) un rapporto sullo ...
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ANTOLISEI, Francesco
Pio Marconi
Nato a San Severino Marche (Macerata) il 6 dic. 1882da Giulio e da Maria Scuriatti, si laureò in giurisprudenza dedicandosi quindi alla carriera legale prima nel foro [...] speciale hanno un'influenza considerevole accanto al concetto generale del corrispettivo". La stessa teoria dei rapporti tra morale e diritto penale è ispirata ai criteri realistici. Criticando la tesi del minimo etico, l'A. sostiene che non sempre ...
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GAROFALO, Raffaele
Paolo Camponeschi
Nacque a Napoli il 18 nov. 1851 da Giovanni, di un'antica famiglia di origine catalana, e da Carolina Zezza di Zapponeta.
Terminati nel 1872 gli studi di giurisprudenza, [...] opera - espressamente accostata, nell'introduzione, alla dottrina positivistica del francese A. Fouillée - il criterio di determinazione della pena viene rapportato alla temibilità del colpevole desumibile dai reati commessi, i quali costituiscono la ...
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ANTOLINI, Giovanni Antonio
Mario Pepe
Nacque nel 1756 a Castel Bolognese da Gioacchino e Francesca Tagliaferri. Giovanissimo, ad Imola, fu avviato dall'ing. Vincenzo Baruzzi agli studi di geometria [...] con le zone libere del Foro, nelle quali dovevano poi sorgere monumenti decorativi. È evidente il rapporto tra la sistemazione progettata pratica attuazione "benché informato ad un sano criterio fondamentale: spostare dal vecchio nucleo cittadino il ...
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ALIMENA, Bernardino
Roberto Abbondanza
Nacque a Cosenza il 12 sett. 1861 da Francesco, insigne avvocato penalista e deputato per tre legislature. A Napoli, dal 1881 al 1884, frequentò i corsi di giurisprudenza, [...] pubblicata a Torino nel 1887: La premeditazione in rapporto alla psicologia, al diritto, alla legislazione comparata. Ottenne caposaldi, oltre al criterio d'imputabilità di cui si è detto, si possono riassumere nell'abbandono del tipo o dei tipi ...
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BRAICO, Cesare
Mario Themelly
Nato a Brindisi il 24 ott. 1816 da Bartolomeo e da Carolina Carasco, dopo aver compiuto gli studi secondari nella città natale, si laureò in medicina a Napoli nel 1845. [...] mobile fosse reclutata con criterio non censitario (21 giugno "in tale carica - ricorda un rapporto d'ufficio - non fece buona 8663. Documenti relativi alle ultime vicende dell'attività amministrativa del B. sono a Roma presso l'Archivio di Stato, ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...