La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] , Leibniz elabora la nozione di concetto completo: a ciascuna sostanza individuale corrisponde un concetto che comprende tutte le proprietà che si possono attribuire con verità alla sostanza medesima. Al concetto completo affianca poi il criterio ...
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BELGRADO, Iacopo
Vincenzo Cappelletti
Nacque ad Udine, da nobile famiglia friulana, il 16 nov. 1704. Compiuti i primi studi di lettere greche e latine a Padova, entrò nella Compagnia di Gesù il 16 nov. [...] . Confortato da questo criterio, il B. esprimeva l'avviso che si dovesse formulare prima l'ipotesi di un solo "principio" di Newton e diLeibniz, ridestando l'interesse per la geometria e per l'analisi. Nella dedica encomiastica a Ferdinando di ...
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verita
verità
Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva, e, in partic., ciò che è vero in senso assoluto. Nella storia della filosofia il concetto di [...] appare interessata meno al problema della definizione che a quello dei criteridi verità. Così, sebbene la definizione di Tommaso sia generalmente accolta – per es., da Descartes, Leibniz, Wolff e dallo stesso Kant, il quale, dandola per scontata, la ...
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morte
Dal punto di vista biologico, la m. si può considerare come l’estinzione dell’individualità corporea, non tanto dei singoli elementi che la compongono, quanto delle necessarie correlazioni tra [...] m. non sono che fasi di un incessante aggregarsi e disgregarsi di elementi. Così Leibniz postula una perenne metamorfosi organica che bioetico sul criteriodi morte
Complessi problemi, affrontati dalla bioetica, pone la definizione del criteriodi m. ...
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Malebranche, Nicolas de
Filosofo francese (Parigi 1638 - ivi 1715). Oratoriano dal 1660, fu ordinato sacerdote nel 1664.
Cartesianismo e agostinismo
Veniva pubblicato nel 1664, a Parigi, L’homme di [...] orienti la creazione secondo un finalismo estraneo alla filosofia di Descartes, tale prospettiva non implica che Dio crei il ‘migliore dei mondi possibili’ (contro Leibniz) poiché egli si attiene al criterio del ‘semplice’ e non a quello dell’ottimo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema relativo ai fondamenti della matematica si traduce, all’inizio dell’Ottocento, [...] intera matematica.
Premessa
Dopo l’invenzione del calcolo infinitesimale diLeibniz e Newton, la grande impresa cui si dedicano i aspetti numerici. A questo criterio si ispira il concetto di rigore che sta a fondamento di quella che lo stesso Cauchy ...
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integrale definito
integrale definito nozione che nasce storicamente dal problema del calcolo delle aree. Si supponga in prima istanza che ƒ(x) sia una funzione continua e non negativa in un intervallo [...] in [a, b] (→ Newton-Leibniz, formula di). Le ipotesi della continuità di ƒ e di limitatezza dell’intervallo [a, b] possono integrale di).
Una caratterizzazione delle funzioni integrabili secondo Riemann è fornita dal criteriodi Lebesgue-Vitali ...
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Scienza che studia il pianeta Terra con riferimento alla sua composizione, alla sua struttura e configurazione, alla sua superficie e ai processi che vi operano, cercando di giungere alla conoscenza dell’evoluzione [...] di una successione cronologica di eventi e stabilì i principi fondamentali della stratigrafia; G. Leibniz, W. Smith che propose una prima tabella cronologica compilata con criterio paleontologico-stratigrafico; in Francia anzitutto da J.-É. Guettard, ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] una forza come causa del moto dovesse misurarsi mediante la "quantità di moto", cioè mediante il prodotto, mv, della massa per la velocità, anziché, come sostenne successivamente Leibniz, dalla "forza viva" mv2. Ne seguì una famosa e secolare disputa ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] G.W. Leibniz e da C. Wolff; I. Kant qualificò ulteriormente il concetto indicando come s. «l’unità di molteplici conoscenze raccolte struttura dei corsi di studio, i programmi d’insegnamento, le procedure didattiche, i criteridi valutazione, lo ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...