Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] e all'abitudine. In Berkeley la dottrina dell'associazione assume spiccato valore gnoseologico, specie nell'esame delgiudizio visivo e nella critica dell'astrazione. Hume infine spiega tutta la vita psichica con l'associazione e ne ricerca le cause ...
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Vita. - Nacque a Londra il 22 gennaio 1561 (1560 vecchio stile). Suo padre, sir Nicola, era lord guardasigilli; sua madre, Anna Cooke (figlia di Antonio, precettore di Edoardo VI) possedeva una cultura [...] 1601: B., incaricato da Elisabetta di scrivere un'apologia delgiudizio e della condanna, non mostrò riguardi per il condannato, collegare. Quell'opera, dopo avere difeso la scienza dalle critiche che abitualmente le rivolgono i teologi e gli uomini ...
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. L'economia politica è una delle scienze che studiano l'attività umana. Il suo particolare oggetto non è determinato allo stesso modo da tutti i trattatisti; ma si riscontra come punto di partenza caratteristico [...] l'essenza".
Dall'apologia della concorrenza e dalla criticadel monopolio scaturisce poi il secondo caposaldo dell'economia dei di utilità si può dare che non sia quello relativo al giudizio insindacabile di lui. Si può ammettere, è vero, e i ...
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VATICANO, Stato della Città del
Claudio Ceresa
Claudio Celli
Paolo Liverani
Giovanni Morello
Massimo Stoppa
Sabino Maffeo S.J.
(XXXIV, p. 1032; App. II, II, p. 1091; III, II, p. 1073)
La popolazione [...] è stato affrontato il restauro del vasto affresco parietale delGiudizio Universale.
Il restauro degli 67; G. Colalucci, Vero colore di Michelangelo: le lunette della Cappella Sistina, in Critica d'Arte, 50 (1985), 6, pp. 72-87; C. Pietrangeli, I ...
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Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, senza una sceneggiatura che pianifichi le riprese, [...] 1929, Pioggia, cm) di J. Ivens. Una rilettura criticadel già vasto materiale cinegiornalistico esistente fu intrapresa dalla sovietica E. osservativo (observational), apparentemente estraneo a ogni giudizio; interattivo (interactive), in cui il ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] o i concetti primitivi, che sono come gli elementi delgiudizio; ma per occasione di essa tuttavia anche questi vengono principale intorno al quale ora si dibatte la storia criticadel dogma.
Sebbene attualmente i protestanti detti ortodossi non ...
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Storico greco del V secolo a. C. Nacque in Alicarnasso, fra il 490 e il 480 a. C. di ragguardevole famiglia, imparentata col poeta Paniaside. Giovanissimo, forse anche fanciullo, andò in esilio col padre, [...] tardi come Nicola Damasceno. La critica è in genere favorevole a E. Basti citare come tipico il giudizio di Quintiliano (X, I, 43 estremamente difficile; la critica finisce con l'appigliarsi a un certo eclettismo pratico. La criticadel testo è resa ...
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Fisco
Augusto Fantozzi
Questa voce serve a fare il punto, agli inizi del 3° millennio, sullo stato attuale del sistema fiscale italiano e sui principali problemi che il tema della fiscalità incontra [...] e rispetto ai quali sono state comunque avanzate significative critiche da parte della dottrina. Basato prevalentemente su imposte formali, la rappresentanza tecnica, le regole del contraddittorio e delgiudizio, hanno grandemente ridotto il numero e ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] circuito filosofico tramite la rilettura esegetico-criticadel pensiero saussuriano avvenuta negli anni Cinquanta-Sessanta del 20° sec. (R. Godel, è necessario che la minoranza sia coesa e che i giudizi non siano ambigui.
La c. all'interno dei gruppi ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] a livello di critica dell'approccio epistemologico alla sfera morale - attraverso la rivendicazione della specificità e peculiarità del ragionamento pratico come deliberazione-azione basata su un giudizio coinvolgente l'esperienza del proprio io ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...