MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] del Medioevo. Col che s'intende naturalmente esprimere il significato del periodo, non pronunciare su di esso un giudizio storiografi s'insinuavano tuttavia, a mostrare come il senso critico fosse ancora mal fermo, fantasiosi falsificatori di storie ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] La politica come scienza ha per oggetto l'impiego giudizioso e l'efficacia dei mezzi di cui lo Stato dispone 1918; E. Di Carlo, Per la interpretazione e la critica di alcune dottrine del Marx e dell'Engels, Palermo 1915: id., Ferdinando Lassalle, ...
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Poeta, diede alle lettere italiane, assai povere fin allora di buone tragedie, un grande teatro tragico; cittadino, ebbe con maggior chiarezza di ogni altro suo precursore il concetto dell'unità politica [...] del verso metastasiano, che dominava sulle scene d'Italia. Esagerò certo, e peccò anche qualche volta di oscurità. Ma nelle critiche l'anima dell'autore, e ricade quindi sotto il giudizio anche morale e intellettuale. Notevolissimo che, là dove ei ...
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OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] né, conservato, avrebbe modificato il nostro giudizio nei riguardi del poeta. La produzione rimasta, a tra i criticidel testo ovidiano (Amsterdam 1652). Di valore, per i rapporti con i moderni criterî critici, l'edizione del Merkel, Lipsia ...
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S'intende sotto questo nome la scienza che s'occupa dello studio dei farmaci.
Storia. - Antichità. - Considerata sotto l'aspetto d'un semplice empirismo, la farmacologia è antica quanto l'umanità: i resti [...] detto, raccoglie tutte le possibili conoscenze intorno all'azione d'un medicamento e le critica e le vaglia per rendere possibile un retto giudizio intorno all'uso del medesimo al letto dell'ammalato. Ed ecco che molti affermano che questo retto ...
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METODO (dal gr. μέϑοδος; lat. methŏdus)
Angiolo Gambaro
Etimologicamente (da μετὰ e ὁδός) significa "via, direzione a un termine, a una meta". Ma presso gli antichi il vocabolo μέϑοδος o suona per lo [...] logica e dai teorici dell'educazione fino ai recentissimi criticidel valore della scienza e della pedagogia.
Dall'idea di ricerca, la spontaneità e il giudizio, assicurando in tal modo la formazione del carattere e l'unità della cultura. Esso ...
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Nato il 27 luglio 1835 a Val di Castello, in quel di Pietrasanta, da Michele, medico di sentimenti liberali, e da Ildegonda Celli, crebbe nella Maremma pisana, a Bolgheri e a Castagneto, educato fortemente [...] solenni onoranze funebri. Vi ha ora anche un degno monumento, opera del Bistolfi, nel giardino della casa dove morì e dove è la biblioteca di critica letteraria su materia recente, conservano un alto valore anche per chi li stimi, nei loro giudizî, ...
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PARETO, Vilfredo
Luigi Amoroso
Nato a Parigi il 15 luglio 1848, dove il padre Raffaele, vecchio patrizio genovese, mazziniano, viveva esule, morto a Céligny (cantone di Ginevra) il 20 agosto 1923. Passò [...] del suo pensiero, nella quiete di Céligny, rinnegò gli antichi scritti di carattere polemico, non perché fosse cambiato il suo giudizio a poco trasformando in uno dei più gagliardi criticidel socialismo e della democrazia.
Figlio di madre francese ...
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Nel linguaggio giuridico, il termine indica il trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. In questo senso, l'a. può essere compiuta in vista di un corrispettivo, [...] degli altri ed è per così dire unicamente dal loro giudizio che deriva il sentimento della propria esistenza.
Questo motivo della moderna sociologia del lavoro. Ai temi tradizionalmente legati alla critica della divisione del lavoro, si aggiunge ...
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, Cardinale e dottore della Chiesa. Nacque nel 1221 o 1222 in Bagnorea (Bagnoregio), fra Viterbo e Orvieto. Non sappiamo dove B. abbia ricevuto la prima istruzione; Francesco da Fabriano (morto nel 1322) [...] l'intuito di Dio sempre presente, a suo giudizio, ad ogni intelletto, e che lo estenda B. trad. it., Milano 1921; Dissertatio critica de vita, nel vol. X dell'Opera Berlino e uno a Dresda; la tavola del Cavazzola nel Museo di Verona; la predella ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...