Narratore statunitense (Quincy, Massachusetts, 1912 - Ossining, New York, 1982). Ha esordito scrivendo per The New Yorker, il settimanale a cui collaboravano anche J. D. Salinger e J. Updike. Attento osservatore [...] sociologo e il giudizio spesso ironico del moralista, a uno stile brillante e sofisticato, con dialoghi veloci e presi dal vero. Nelle ultime opere, tuttavia, prevale una rappresentazione più critica e pessimistica della società americana. Fu autore ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] Ottanta venivano espresse più o meno le stesse critiche che Gorbačëv nel 1982, allora esperto agrario del Politburo, aveva fatto sulla politica agraria del periodo brežneviano. Ma in altri casi il giudizio non può essere così drastico. La riforma ...
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VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] ; e attraverso al suo giudizio inappellabile si fa luce il 1933; Los melindres de Belisa, ediz. critica di H. C. Barrau, Amsterdam 1933; Madrid 1885-87 (trad. di E. de Mier, dall'orig. del 1845-46), fino al volume di E. Lafond, Étude sur la vie ...
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WIELAND, Christoph Martin
Vittorio Santoli
Letterato, nato ad Oberholzheim nei dintorni di Biberach (Svevia) il 5 settembre 1733, morto a Weimar il 20 gennaio 1813. Natura sensibile, trascorse la sua [...] Prussiana è in corso, Berlino 1909 segg., una grande ediz. critica W.s Gesamm. Schriften. Su essa v. B. Seuffert: 1921. Sull'opera letteraria giovanile, v. anzitutto i giudizîdel Lessing nei Briefe, die neueste Litteratur betreffend, 1759; ...
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MUSIL, Robert
P. Ch.
Scrittore austriaco, nato a Klagenfurt il 6 novembre 1880, morto a Ginevra il 15 aprile 1942. Figlio d'un alto funzionario austriaco, cresciuto in un ambiente di densa e raffinata [...] quasi senza risonanza, se si esclude un giudizio favorevole di Th. Mann; un secondo, del romanzo di Musil. La satira di Cacania infatti, cioè dell'Austria, è l'elemento più facile e immediato a cogliersi, ma solo il punto di partenza per una critica ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Nikšič (Kolašin) il 12 giugno 1911 da una famiglia della piccola nobiltà montenegrina. Entrato nel Partito comunista iugoslavo (1932) durante gli studi all'università [...] : la crisi del comunismo mondiale in quanto movimento unitario dischiude - a suo giudizio - nuove possibilità pp. 69-78; Z. Zaremba, La teoria di Gilas sulla "nuova classe", in Critica sociale, L (1959), pp. 194-5; R. Dahrendorf, Classi e conflitto di ...
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Romanziere e critico indiano, nato a Peshawar il 12 dicembre 1905. Ha compiuto gli studi al Khalsa College (Amritsar), alla Punjab University (1921-24), all'University College di Londra (1926-29) e all'università [...] e la cultura indiane, alla critica letteraria. A parte certa power of darkness (1966).
Il segreto del fascino della sua narrativa è nascosto forse in linea con l'ideologia marxista. Oggi questo giudizio sembra aver ceduto il posto a una visione più ...
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Critico teatrale, nato a Firenze il 22 novembre 1919, morto a Milano il 16 febbraio 1987. Si considerava figlio d'arte in quanto entrambi i genitori, Guido e Nella, erano stati attori ed egli stesso da [...] rimasto diciotto anni, che gli venne affidata la critica teatrale, nella quale raggiunse tale prestigio da permettergli di e dal severo giudizio, potessero portare a individuare nelle produzioni contemporanee i potenziali classici del futuro. Per ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] corte, il M. ha modo di abbozzare le linee di un giudizio sulla monarchia di quel Paese, quale emergeva dalla distruzione delle grandi della decadenza di Roma si annida un altro motivo criticodel pensiero machiavelliano. A formare la virtù dei Romani ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] dello scrittore si segnalano: G. Toffanin, B. C., in La critica e il tempo, Torino 1930, pp. 157 ss.; Id., 72-93. Si sono impegnati in un giudizio estetico dell'opera: E. Bottari, B. da C. e il suo libro del "Cortegiano", in Ann. della Scuola normale ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...