Cronenberg, David
Giona Antonio Nazzaro
Regista cinematografico canadese, nato a Toronto (Ontario) il 15 marzo 1943. Il cinema di C. rovescia la prospettiva tradizionale del cinema horror, secondo la [...] cineasta di culto, ed è diventato materia di discussione presso la critica, e di 'scandalo' nelle uscite pubbliche delle sue opere in e della mutazione, che già rimandavano all'opera letteraria e teorica di William Seward Burroughs, poi affrontata ...
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Parker, Dorothy (nata Dorothy Rothschild)
Patrick McGilligan
Scrittrice e sceneggiatrice statunitense, nata a West End (New Jersey) il 22 agosto 1893 e morta a New York il 7 giugno 1967. Figura di spicco [...] a New York, nel 1917 iniziò a lavorare per la rivista "Vanity fair" come critico teatrale e dal 1927 per "The New Yorker" come criticoletterario, scalando rapidamente i vertici della notorietà con la sua scrittura corrosiva, l'esuberante mondanità ...
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Marinetti, Filippo Tommaso
Gianni Rondolino
Scrittore, poeta, autore drammatico, organizzatore culturale, nato ad Alessandria d'Egitto il 22 dicembre 1876 e morto a Bellagio il 2 dicembre 1944. Fra [...] culturale rimase bilingue e i suoi primi lavori letterari furono scritti in francese. Anche il Manifeste initial
F.T. Marinetti futurista. Inediti, pagine disperse, documenti e antologia critica, a cura di S. Lambiase, G.B. Nazzaro, Napoli 1977 ...
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Faenza, Roberto
Federica De Paolis
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Torino il 21 febbraio 1943. Nella sua attività si possono individuare due fasi: la prima fortemente caratterizzata [...] , con un registro grottesco che articola un'aperta critica alla società capitalista. H₂S (1969) è un racconto lungo di A. Schnitzler, ha iniziato la fase delle trasposizioni letterarie, in cui viene perseguita l'idea di un cinema europeo di qualità, ...
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Borges, Jorge Luis
Altiero Scicchitano
Scrittore e poeta argentino, nato a Buenos Aires il 24 agosto 1899 e morto a Ginevra il 14 giugno 1986. Tra le sue opere più famose vanno segnalate Ficciones (1944), [...] ; trad. it. 1979). Quando il film è tratto da un'opera letteraria, B. non manca mai di sottolineare la scarsa rilevanza di un paragone analizza il film di Orson Welles e offre una critica folgorante che coglie significati e innovazioni formali, per ...
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Risi, Nelo
Francesco Bolzoni
Poeta, regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 21 aprile 1920. Fra i poeti della generazione post-ermetica, di fine ingegno e cultura, rispettoso di sé, [...] 'une schizophrène è ricavata. Di più esplicita invenzione letteraria, ma sempre influenzato dallo studio di una nevrosi, tornato al grande schermo con Un amore di donna (1988), un melodramma romantico non particolarmente apprezzato dalla critica. ...
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Derrida, Jacques
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a El - Biar (Algeri) il 15 luglio 1930. Considerato uno dei più importanti maîtres à penser della seconda metà del 20° sec., le sue riflessioni [...] sono state spesso utilizzate come strumenti interpretativi sia dalla critica cinematografica sia da quella letteraria.
Trasferitosi in Francia nel 1949, nel 1952 si iscrisse alla facoltà di Filosofia dell'École normale supérieure di Parigi, dove si ...
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Poggioli, Ferdinando Maria
Stefania Carpiceci
Regista cinematografico, nato a Bologna il 15 dicembre 1897 e morto a Roma il 2 febbraio 1945. Appartenne (con Renato Castellani, Mario Soldati, Luigi Chiarini, [...] lungo ingiustamente dimenticato, è stato rivalutato dalla critica a partire dagli anni Settanta.
Dopo aver suo talento e il suo stile di regia, connotato dall'ispirazione letteraria, da un certo gusto per la narrazione, da una particolare attenzione ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] passo a nuovi orientamenti, tra cui, per es., il cosiddetto realismo critico (A.O. Lovejoy, J.B. Pratt, A.K. Rogers, D aprendosi su scenari meno drammatici.
Letteratura
Corrente letteraria che comincia ad affermarsi nella narrativa italiana intorno ...
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Nella critica cinematografica, e subordinatamente letteraria, opera caratterizzata dalla presenza di scene violente, trame criminose, atmosfere inquietanti. Il termine fu introdotto nel 1946 da alcuni [...] critici francesi con riferimento a film statunitensi tratti da romanzi che in Francia venivano pubblicati dall’editore Gallimard nella Série noire (così denominata dal colore delle copertine), una collana di polizieschi tascabili, particolarmente ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
critico2
crìtico2 s. m. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός, propr. usi sostantivati dell’agg. prec.] (pl. -ci). – Chi per professione, o in determinate occasioni, esercita la critica, letteraria, artistica, politica, economica, ecc.: i c. ufficiali,...