Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] orale, quali, per es., la lingua teatrale, quella cinematografica e televisiva, nate per iscritto, sotto forma di copioni Giovanni (1976), Parlato-parlato, parlato-scritto, parlato-recitato, «Strumenti critici» 10, pp. 1-56 (poi in Id., Di scritto e ...
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ZAVATTINI, Cesare
Daniela Angelucci
– Nacque a Luzzara (Reggio nell’Emilia) il 20 settembre 1902, figlio di Arturo, pasticciere, e di Ida Giovanardi, che proveniva da una famiglia di fornai.
Primo di [...] , in cui si evidenziarono brillante eclettismo e generosa versatilità: Zavattini scriveva articoli, rubriche sui giornali, critiche teatrali e cinematografiche, storie per fumetti e, sempre per Bompiani, pubblicò il suo secondo romanzo, I poveri ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] più affrancato dalla letteratura e dal teatro, i critici più accorti cominciarono a riserbare il titolo di autore 524), «verso la metà degli anni Dieci il linguaggio cinematografico raggiunse nelle maggiori lingue un assetto maturo e stabile, che ...
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Berlino, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
L'Internationale Filmfestspiele Berlin, presto conosciuto come Berlinale, fu istituito nel 1951 su iniziativa politico-culturale degli Stati Uniti e [...] .
La giuria della prima edizione era interamente tedesca; ne facevano parte dirigenti delle industrie cinematografiche, critici, giornalisti, rappresentanti del mondo dello spettacolo. Nella successiva edizione del 1952 non venne nominata ...
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Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] sul valore del loro cinema in quanto tale.La loro attività cinematografica, in ogni caso, ebbe i suoi alti e bassi: dopo the life and times of Julius Henry Marx, New York 2000.
Fonti critiche:
A. Eyles, The Marx brothers. Their world of comedy, London ...
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VERONA, Guido Abramo (Guido da Verona). – Secondo dei tre figli di Pio, ricco ebreo possidente di tenute agricole, e di Elvira Terni, anch’essa ebrea, nacque a Saliceto Panaro (Modena)
Francesca Ottaviani
il [...] particolare, R. De Berti, Guido da Verona e il cinematografo, in Guido da Verona e il suo archivio..., cit., e la letteratura di consumo tra Ottocento e Novecento, in Dizionario critico della letteratura italiana, diretto da V. Branca, Torino 1986, ad ...
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Grecia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Simbolicamente, il primo secolo del cinema greco si è aperto e si è chiuso nel segno dei fratelli Maniaki: To vlemma tu Odyssea (1995; Lo sguardo di Ulisse) di [...] dagli studios non presentavano traccia degli stimoli critici del Neorealismo italiano, la cui influenza si cinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 3° vol., L'Europa. Le cinematografie nazionali, t. 2, Torino 2000, pp. 1285-1303.
Il cinema greco, a ...
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FREGOLI, Leopoldo
Giorgio Taffon
Nacque a Roma il 2 luglio 1867.
Il padre, Giovanni, che aveva sposato Maria Mancinelli, della famiglia del musicista Luigi, era originario di Siena; trasferitosi a Roma, [...] l'officina dove si preparavano i primi saggi cinematografici. Il F., entusiasta della nuova tecnica espressiva studiosi, Franca Angelini e G. Livio, hanno portato ulteriori contributi critici. L'Angelini ha messo a fuoco i rapporti col futurismo da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
P
Con la città occupata e dolente di Roma città aperta è Roberto Rossellini ad aprire un [...] sociale.
Cinema del presente
L’anno in cui il neorealismo cinematografico italiano fa la sua comparsa sulla scena mondiale è il
D’altra parte, se di "neorealismo" avevano parlato critici letterari per designare lo stile particolare di romanzi, come ...
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PILOTTO, Camillo
Irene Scaturro
– Primogenito di quattro figli, nacque a Roma il 6 febbraio 1888 da Libero, affermato attore e drammaturgo, e Antonietta Moro, eccellente 'seconda donna'. Dal padre ereditò [...] . Gli attori, a cura di R. Chiti et al., Roma 1998, pp. 388 s.; G. Livio, Il caso Haller. Un curioso film, oggi perduto, per Benassi e la Abba, in Id., L’attore cinematografico. Alcune ipotesi metodologiche e critiche, Arezzo 2007, pp. 181-194. ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
visione
viṡióne s. f. [dal lat. visio -onis, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. a. Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere: v. vicina, lontana, chiara, distinta; v. diretta, indiretta;...