Politico e scrittore ateniese (n. 460 a. C. circa - m. 403). Fu scolaro di Gorgia di Lentini e di Socrate, dal cui insegnamento però trasse solo quanto gli poteva giovare per l'azione politica, contraddistinta in lui dalla simpatia per Sparta e da tendenze antidemocratiche. Circa il 415 iniziò la sua vita pubblica; fu coinvolto, quello stesso anno, nel processo delle erme, ma liberato per la testimonianza ...
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Nobile ateniese (seconda metà 5º sec. a.C.), zio di Platone e amico di Socrate. Fu nel 404 partigiano dei Trenta tiranni e cadde, assieme a Crizia, nella battaglia di Munichia tentando di impedire il rientro [...] in città di Trasibulo e degli altri democratici (403) ...
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Uomo politico ateniese (fine 5º sec. a. C.); parve un leale democratico quando fu nella commissione di indagine nel cosiddetto "processo delle erme" (415 a. C.); bandito, ritornò poi in Atene e fu con [...] Crizia, nel 404-403, uno dei Trenta tiranni. ...
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Trenta Tiranni Nella tradizione storica e politica antica, commissione di 30 cittadini (οἱ τριάκοντα «i Trenta»), istituita in Atene dopo la definitiva sconfitta per opera degli Spartani (404 a.C.): principali [...] esponenti furono Crizia e Teramene. I Trenta si segnalarono per la persecuzione dei democratici e degli avversari personali, avvalendosi dell’aiuto della guarnigione spartana di Atene. Furono abbattuti, dopo neppure un anno di dominio, dalla rivolta ...
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Trenta tiranni
Denominazione che nella tradizione storica e politica antica è data alla commissione di trenta cittadini («i Trenta»), istituita in Atene dopo la definitiva sconfitta a opera degli spartani [...] (404 a.C.): principali esponenti ne erano Crizia e Teramene. I Trenta si segnalarono per la feroce persecuzione dei democratici e dei propri avversari personali, avvalendosi dell’aiuto della guarnigione spartana di Atene. Furono abbattuti, dopo ...
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Politico e generale ateniese (n. prima del 450 - m. 404 a. C.), figlio di Agnone. Avverso alle forme più radicali di democrazia, collaborò alla rivoluzione oligarchica (411), fece parte del Consiglio dei [...] nella condanna a morte dei democratici più invisi, finché in seguito agli eccessi dei colleghi più violenti, specie Crizia, prese a opporsi risolutamente. Perciò Crizia lo accusò di tradimento e con procedimento sommario e illegale lo mise a morte. ...
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Uomo politico e generale siracusano di parte conservatrice (seconda metà del 5º sec. a. C.). Fu il principale negoziatore nel congresso di Gela (424) per la pacificazione tra le città siciliane; lottò [...] l'invasione ateniese dell'isola (415-13). Ma i democratici avevano preso il sopravvento in Siracusa ed E. morì nel tentativo di rientrarvi con le armi in pugno (407). Platone, che molto lo ammirò, ne fece un interlocutore nel Timeo e nel Crizia. ...
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La democrazia nella Grecia antica
Luciano Canfora
La democrazia nella Grecia antica, a giudicare dalle fonti di cui disponiamo, fu un fenomeno dai contorni non molto definiti e, inoltre, oggetto sin [...] quanto sia deprecabile tale sistema, Bogner traduce l’intero opuscolo intitolato Athenaion Politeia (che non è imprudente attribuire a Crizia) e lo definisce come la migliore descrizione di quel sistema: con la precisazione che è con l’uscita di ...
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Uomo politico e generale ateniese (n. 445 circa - m. 388). Democratico e fautore dell'espansione ateniese, era trierarco (411) a Samo quando ad Atene si insediò il governo oligarchico dei Quattrocento. [...] si astenne da ogni accusa contro gli strateghi. Quando ad Atene s'insediarono i Trenta, e fra questi prevalse la tendenza estremista di Crizia, T. si rifugiò a Tebe, donde (403) mosse a occupare il castello di File e poi il Pireo, di cui s'impadronì ...
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