Arte e letteratura
In ambito artistico e letterario si designano a. storiche i movimenti e gruppi sorti alla fine del 19° sec. e affermati nei primi decenni del 20°: simbolismo, fauvismo, cubismo, futurismo, [...] espressionismo, dadaismo, suprematismo, Novembergruppe, imagismo, teatro politico di Piscator ecc. Impegnate in un rinnovamento, sperimentato nei linguaggi artistici o alimentato anche da ideologie politiche, ...
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simultaneismo Tendenza o procedimento artistico che fa riferimento al concetto di simultaneità. Negli anni precedenti la Prima guerra mondiale il s., con modi e finalità diverse, fu al centro del dibattito [...] artistico (cubismo e futurismo), ma il termine (ripreso dai contrasti simultanei dei colori di M.-E. Chevreul) fu usato da R. Delaunay per la sua ricerca volta a creare effetti di forma e movimento nello spazio attraverso l’interazione dei colori (s. ...
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Pittore russo (Kiev 1878 - Leningrado 1935). Fu tra i più attivi e dotati esponenti dell'avanguardia russa ed europea. Dopo aver assorbito e superato le avanguardie occidentali giunse alla formulazione [...] sue opere eseguite tra il 1900 e il 1925, oltre a numerosi scritti. Opere. Espose i principi del suprematismo nel saggio Dal cubismo e futurismo al suprematismo (1916). Tra gli appunti e le note lasciati a Berlino insieme alle sue opere vi era anche ...
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Scultore (Ungvár 1871 - Budapest 1961); dapprima seguace di A. Rodin, fu poi tra i primi a far conoscere in Ungheria i principî di A. von Hildebrand. Visse a lungo a Firenze; risentì in seguito anche del [...] cubismo e del costruttivismo. Suo capolavoro è il sepolcro Sarbó a Budapest. ...
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Scrittore e pittore inglese (n. in mare, al largo della Nuova Scozia, 1884 - m. Londra 1957). Esercitò un ruolo innovativo nel campo della pittura fondando nel 1914 il Vorticismo, in cui originariamente [...] il Group X (1920) e la rivista «Tyro» (1921), mentre la sua opera pittorica, anche se ancora influenzata dal cubismo, si svolse sempre più nell'ambito figurativo. Negli anni Trenta alcune posizioni e giudizi politici impopolari lo isolarono e lo ...
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informale, arte
Stella Bottai
Oltre la forma
Dopo la Seconda guerra mondiale una profonda crisi distrugge la fiducia nell'arte e nei suoi linguaggi. Non solo la bellezza della forma sembra lontana e [...] e il tedesco Hans Hoffmann) riescono a comunicare ai giovani americani la grande libertà di espressione conquistata dal cubismo, dall'espressionismo, dal dadaismo, dal surrealismo: la libertà di non rappresentare figure, di usare i colori in modo ...
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Pittore e critico d'arte francese (Villeréal, Lot-et-Garonne, 1888 - Marminiac, Lot, 1964). A Parigi dal 1910, fu legato d'amicizia ad A. Lhote, a G. Bracque, a Le Corbusier. Le sue opere di questo periodo [...] partecipano al tardo cubismo. Nel 1939 si trasferì nella sua regione d'origine e iniziò un fruttuoso periodo di dipinti di paesaggio di grande potenza evocativa, entro un'intelaiatura lineare che ricorda P. Klee. ...
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Pittore (Brieg, Slesia, 1875 - Berlino 1947). Espose per la prima volta nel 1903 insieme a E. Munch nella galleria di Cassirer, ma fondamentale per il suo modo di dipingere fu l'esperienza parigina del [...] 1907 a contatto con Matisse. Il cubismo poi lo portò fino a forme quasi astratte. A Berlino costituì una raccolta di opere scelte della pittura francese. Nel 1918 professore e nel 1923 direttore dell'Accademia artistica di Breslavia, la portò a un ...
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Pittore italiano (Ceglie Messapico 1891 - Napoli 1982). Trasferitosi a Firenze nel 1912, prese parte al movimento futurista. Nel 1917 firmò con L. Venna il manifesto "Fondamento Lineare Geometrico". Si [...] dedicò poi a un maturo ripensamento della lezione di Cézanne e del cubismo, affrontando temi di condanna della guerra e della violenza (Tre soldati italiani, Milano, Galleria d'arte moderna). Importante fu la sua attività didattica svolta dal 1929 ...
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MASSON, André
Agnese CONCINA SEBASTIANI
Pittore francese, nato a Balagny (Oise) il 4 gennaio 1896, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bruxelles, poi (dal 1912) a quella di Parigi dove si stabilì [...] nel 1919. Risentì inizialmente del cubismo e di Juan Gris, ma già dal 1924 (Les quatre éléments) si rivela decisamente orientato verso il surrealismo, la tendenza della pittura contemporanea forse la più congeniale al suo temperamento, fantasioso e ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...