(o Neandertal) Valle della Germania (Renania Settentrionale-Vestfalia), dove nel 1856 fu trovata, insieme ai resti di altre ossa dello scheletro di adulto, la calotta di un cranio maschile (fig. 1), che [...] e accampamenti all’aperto; conosceva il fuoco, conduceva vita stanziale, nomade o stagionalmente differenziata e seppelliva i morti anche con offerte rituali. Tradizionalmente i neanderthaliani sono considerati i portatori della culturamusteriana. ...
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Origini dell'uomo
Emiliano Bruner
Rispetto alle altre discipline scientifiche, l'antropologia presenta una rara anomalia, ovvero la completa circolarità tra osservato e osservatore. L'uomo è al tempo [...] moderne arrivano in Europa, circa 40.000 anni fa, esse presentano una nuova cultura, la cultura aurignaziana, molto più complessa di quella musteriana e soprattutto associata a componenti astratte e rituali, come pitture rupestri o altre produzioni ...
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L'ominazione
Giacomo Giacobini
Phillip V. Tobias
Bernard Wood
Silvana Condemi
Il concetto di uomo negli studi sull'evoluzione umana
di Giacomo Giacobini
La pubblicazione del saggio di T.H. Huxley [...] questa prima fase di indagine sull'anatomia e sulla cultura materiale dell'umanità paleolitica, è caratterizzato da una stato dimostrato così per la prima volta che l'industria musteriana non era tipica dei Neandertaliani, ma poteva essere prodotta ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. e in Asia centr. (se ne sono trovati...
industria
indùstria s. f. [dal lat. industria «attività, operosità», di etimologia incerta]. – 1. Operosità, diligenza ingegnosa, sia rivolta a raggiungere un particolare intento, sia come qualità abituale, costante: quello imperio maraviglioso...