FARAGLIA, Nunzio Federigo
Umberto Russo
Nato a Pescocostanzo (L'Aquila) il 31 luglio 1841 da Girolamo e Maria Rachele De Padova, a nove anni fu avviato agli studi nell'abbazia di Montecassino, affidato [...] cure di uno zio materno, monaco benedettino, e vi fu educato da alcuni tra i più noti esponenti della cultura cassinese dell'epoca, ispirata alle idee cattolico-liberali del p. L. Tosti. Negli stessi anni frequentavano Montecassino vari intellettuali ...
Leggi Tutto
tribu
tribù
Forma di organizzazione sociopolitica acefala, priva cioè di una autorità politica centralizzata, basata su gruppi di discendenza (lignaggi) politicamente autonomi e legati tra loro da rapporti [...] la base per regolare la dinamica delle alleanze in caso di conflitti. Nel caso di una t. caratterizzata da una propria cultura, lingua e religione, si parla più propriamente di etnia. In area mediterranea, nell’età premonarchica la divisione in t ...
Leggi Tutto
irredentismo
In Italia, movimento politico-culturale che si è sviluppato dal 1866, in ideale continuazione con il Risorgimento, a favore dell’estensione dei confini nazionali alle regioni con prevalente [...] all’Austria. L’i., infatti, nacque in relazione al fatto che Trentino, Alto Adige e Venezia Giulia, che la cultura risorgimentale aveva considerato parte dello Stato nazionale da costruire, erano rimasti all’Austria dopo il 1870. L’aspirazione all ...
Leggi Tutto
filistei
Antica popolazione stabilitasi sulle coste della Palestina, che ha dato il nome a tutta la regione. Uno dei «popoli del mare» che nel 12° sec. a.C. invasero il Levante e furono fermati alle [...] soglie dell’Egitto da Ramses III. I testi egiziani indicano nelle isole dell’Egeo la sede di provenienza, dato confermato dalla cultura materiale (ceramica sub-micenea). Un re dei f. è attestato ad Aleppo nell’11° secolo. Lo stanziamento sulla costa ...
Leggi Tutto
Chen Duxiu
Politico e scrittore cinese (Huaining, Anhui, 1879-Jiangjing, Sichuan, 1942). Studiò in Giappone e in Francia e partecipò alle rivoluzioni del 1911 e del 1913. Nel 1915 fondò la rivista Xing [...] e si rese famoso come autore dell’Appello alla gioventù pubblicato su quest’ultima, che conteneva un vigoroso attacco alla cultura tradizionale e la celebre metafora per cui la Cina aveva bisogno di due signore venute dall’Occidente, la «scienza» e ...
Leggi Tutto
Gospodaro di Valacchia, regnò dal 1632 al 1654. Lottò contro i Turchi e contro Basilio Lupo, gospodaro di Moldavia, sconfiggendolo definitivamente nella battaglia di Finta (17 maggio 1653). Il suo governo [...] a formare una coscienza nazionale, difendendo il paese dalle ingerenze della Porta e favorendo il sorgere di una cultura autonoma: si introdusse la lingua romena nella liturgia della Chiesa, si impiantò una tipografia in Câmpulung, che stampò ...
Leggi Tutto
Ramo della gente Cornelia che appare per la prima volta nel sec. 4º a. C.; fu illustre soprattutto nei secc. 3º e 2º, e decadde alla fine della Repubblica estinguendosi, a quanto pare, del tutto. Molti [...] personaggi di questa famiglia furono grandi generali; in politica estera caldeggiarono un illuminato imperialismo e furono avversati dai tradizionalisti; furono fautori di un rinnovamento della cultura romana sotto l'influsso della Grecia. ...
Leggi Tutto
INDIANA, UNIONE
Paolo DAFFINA
Giovanni MAGNIFICO
Maurizio TADDEI
. Ordinamento. - La costituzione promulgata il 26 gennaio 1950 ha fatto del Dominion dell'India (v. XIX, p. 1; App. I, p. 724; II, [...] ciottoli (flake and pebble industry). Nel Gujarat, nella valli del Sabarmati e del Mahi, si è accertata l'esistenza di una cultura mista, che sembra esser dovuta ad un incontro di elementi tardo-Sohan e medio -e tardo-acheuleani. Così pure sul medio ...
Leggi Tutto
L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] agguerriti ma lontani dalla Chiesa. Proprio a Roma, dopo la breccia e il 1878, diveniva più diretta la sfida fra la cultura laica e quella confessionale ("la lotta per la verità contro l'ignoranza, contro il pregiudizio e contro l'errore", Sella, 19 ...
Leggi Tutto
CORSINI, Tommaso
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 7 nov. 1767, primogenito del principe Bartolomeo e di Maria Felice Colonna Barberini. Non si hanno notizie precise sui suoi studi e la sua formazione, [...] che non dovettero però differire da quelli propri dei figli di casate così prestigiose; certo è che una buona cultura è rivelata, più tardi, dal suo mecenatismo e dalla cura posta ad ampliare le già ricche collezioni artistiche di famiglia e, ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...