CAMMARANO, Michele
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche [...] ormai a risiedere stabilmente in un ambiente che era quanto meno restio ad aprirsi alle correnti di nuova e più viva cultura figurativa, incapace egli stesso a scuotersi dalla pigra routine in cui s'era adagiato, trascorse gli ultimi anni della sua ...
Leggi Tutto
GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] padre del G., Sinibaldo, fu nominato senatore nel 1545; inoltre i Gaddi avevano un posto anche nella storia della cultura, dato che fin dalla fine del Trecento erano detentori di alcuni importanti codici danteschi.
L'educazione del G. fu indirizzata ...
Leggi Tutto
TELL HALAF
P. E. Pecorella
Località dell'alta valle del Khabur (antica Guzana), scavata da M. von Oppenheim nel 1911-13 e nel 1929. In strati sconvolti da costruzioni del I millennio, l'Oppenheim trovò [...] fino a 1200° ha reso la superficie come invetriata. Predominano le forme angolari e carenate, con basi piatte e concave. La cultura che ha preso il nome da questo luogo è probabilmente, secondo A. L. Perliins, originaria dell'area di Mossul; se ne ...
Leggi Tutto
MEROE
S. Donadoni
Antica città del Sudan. Dopo la decadenza di Napata (v.), fu la capitale della Ethiopia classica (Nubia) dal IV sec. a. C. fin verso il 350 d. C., epoca della conquista abissina del [...] di mattoni e smalto. Esse stanno a provare quanto profondamente entro il cuore della Africa si fosse spinta l'influenza della cultura greca. La necropoli di M. consta di un campo di circa 50 piramidi, simili a quelle di Napata nelle loro proporzioni ...
Leggi Tutto
LAYARD, Austen Henry
G. Furlani*
Archeologo e statista inglese, nato a Parigi il 5 marzo 1817, morto a Londra il 5 luglio 1894.
Il L. è stato uno dei pionieri dell'assiriologia e la sua figura può essere [...] settentrionale, anche se non furono accompagnate da coscienza critica (ovviamente inesistente al momento del primo riaffiorare della cultura mesopotamica), ebbero comunque il merito di rivelare un'arte che si riteneva perduta per sempre.
Il L ...
Leggi Tutto
Pittore italiano (n. Bologna 1935). Allievo di A. Funi all’Accademia di Brera a Milano, dopo le prime esperienze compiute sotto l'influenza di F. Bacon e Matta, ha sentito l'esigenza di un nuovo linguaggio [...] si è svolta tra Londra e Parigi, dove l'artista è entrato in contatto con le personalità più significative della cultura europea; la ricezione di stimoli variegati e l'apertura alla sperimentazione di nuovi codici comunicativi lo hanno stimolato al ...
Leggi Tutto
sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] , H. Rickert, cui si deve il tentativo di sistematizzare una linea di demarcazione fra le scienze della natura e le scienze della cultura. Questa dicotomia è in parte ricomposta da Max Weber, per il quale la s. e le scienze sociali in genere, pur ...
Leggi Tutto
In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] (1931), esprime il convincimento, tratto dalle sue numerose ricerche sul campo delle popolazioni primitive, che «l’analisi funzionale della cultura parte dal principio che in ogni tipo di civiltà, ogni usanza, ogni oggetto materiale, ogni idea e ogni ...
Leggi Tutto
Collezionista statunitense (n. Miami 1939). Ha studiato alla Princeton University e alla Johns Hopkins University - The Paul H. Nitze school of advanced international studies di Bologna. Presidente di [...] nel 1986 con sede a Miami e a Genova, gestisce la collezione e promuove la conservazione, la diffusione e lo studio della cultura europea di quel periodo. Nel 1995 la sede di Miami, rinnovata dagli architetti M. Hampton e W. Kearns, è stata aperta al ...
Leggi Tutto
Architetto e storico dell'architettura, nato a Orta (Novara) il 25 settembre 1923. Si è laureato in architettura a Roma e subito dopo ha iniziato la sua attività universitaria e professionale. Ha insegnato [...] di Storia dell'architettura, ha lasciato l'università. Fin dagli anni Cinquanta è tra i protagonisti della cultura architetto nico-urbanistica italiana e internazionale. La sua vasta opera si è contemporaneamente esplicata sul piano operativo ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...