GENITALE, APPARATO
Antonio PENSA
Silvestro BAGLIONI
Agostino PALMERINI
Giuseppe BOLOGNESI
. È rappresentato dal complesso degli organi che sono deputati alla funzione della generazione.
Anatomia. [...] ). La tubercolosi è localizzazione non rara nella prostata: essa può essere primitiva o secondaria; la cura può essere profilattica, palliativa o anche operatoria. L'affezione più comune è peraltro la cosiddetta ipertrofia senile della prostata ...
Leggi Tutto
. S'occupa delle malattie che colpiscono le ossa craniche e i centri nervosi, dal punto di vista chirurgico. Il cervello e il cervelletto ricoperti dalle meningi, chiusi da una scatola ossea, sono inaccessibili [...] adenomi dell'ipofisi, non ha dato risultati definitivi. Purtroppo la cura chirurgica incontra gravi difficoltà e non è sempre applicabile. Perciò distinguiamo una cura radicale e una palliativa. Mentre nel passato si reputava che solo un assai esiguo ...
Leggi Tutto
È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] del trattamento dei malati terminali ha assunto una certa importanza la cosiddetta ''medicina palliativa'', che nell'ambito dei servizi plurispecialistici di cura e ricovero dei malati morenti, sviluppati in Inghilterra negli anni Sessanta, ha posto ...
Leggi Tutto
È una regione che si trova in corrispondenza della parte laterale e posteriore della pelvi (v.) e della parte laterale e superiore della coscia (v.). È costituita dall'osso dell'anca, dall'estremità superiore [...] al contrario nel decorso spesso degli episodi acuti, causati da strapazzi, traumi, raffreddamenti, prolungati, ecc.
La cura può essere palliativa o chirurgica. La prima comprende l'applicazione di caldo sotto varie forme allo scopo di iperemizzare l ...
Leggi Tutto
Con questo termine s'intende la fuoruscita d'un organo o d'un viscere dalla cavità naturale entro cui esso è normalmente contenuto. Nelle ernie addominali (ernie per antonomasia) un organo dell'addome [...] (taxis) ovvero, metodo di scelta, con l'erniotomia o chelotomia. Per le ernie non in preda ad accidenti acuti la cura potrà essere palliativa o radicale a seconda che si ricorra all'uso del cinto la cui azione è essenzialmente contentiva, o a un atto ...
Leggi Tutto
In anatomia è così chiamato tutto il tratto d'intestino crasso fra cieco e retto (v. digerente, apparato). Il suo calibro nel vivente varia molto in relazione al tono muscolare e alla quantità del contenuto; [...] notevolissima importanza.
Un tempo la chirurgia del colon era quasi circoscritta al trattamento delle ferite e alla cura per lo più palliativa dei tumori; oggi invece, oltre a conseguire risultati assai più brillanti su quest'ultimo terreno, così che ...
Leggi Tutto
Un lungo dibattito. Quali sono le scelte? Situazione nel mondo. I pazienti e le loro motivazioni. Conclusioni. Bibliografia
Nel corso del 20° sec. sono progressivamente cambiate le condizioni cliniche, [...] sulle decisioni, o incapacità di decidere e prendersi cura di sé stessi), la perdita della capacità di 309, 5, pp. 489-90; M. Maltoni, E. Scarpi, O. Nanni, Palliative sedation in end-of life care, «Current opinion in oncology», 2013, 25, 4, ...
Leggi Tutto
In anatomia umana è la porzione mobile dell'intestino tenue (intestinum tenue mesenteriale) che s'inizia all'altezza della seconda vertebra lombare dalla flexura duodenoieiunalis e, descrivendo una serie [...] cavità peritoneale; assai aleatoria deve ritenersi, invece, la cura con l'abboccamento della perforazione alla cute, che è seguita da entero-anastomosi terminoterminale o latero-laterale; palliativa, se si giudichi impossibile togliere l'ostacolo ...
Leggi Tutto
PROSTATA (XXVIII, p. 363)
Ermanno Mingazzini
Per le malformazioni congenite, per i traumi, per i rari tumori benigni, per i calcoli, per le infezioni croniche, rimangono consigliabili le cure già conosciute. [...] possiedono un'azione modesta. Una vera e propria cura contro l'ipertrofia prostatica ancor oggi non esiste: tuttavia castrazione sottoalbuginea, rappresenta un enorme progresso nella terapia palliativa. L'efficacia è bensì transitoria, ma sempre di ...
Leggi Tutto
Chirurgo, nato a Stradella (Novara) il 7 settembre 1835, morto a San Remo l'11 marzo 1903. Si laureò a Torino nel 1860, fu chirurgo primario a Novara (1865), professore di clinica chirurgica nell'università [...] non solo dimostra l'utilità dell'impiego delle soluzioni fenicate per la cura delle ferite suppuranti e cancrenose, ma avanza anche l'ipotesi che diffusione, e anche oggi, per quanto non sia che una operazione palliativa, ha ancora i suoi sostenitori. ...
Leggi Tutto
palliativo
agg. e s. m. [der. di palliare]. – 1. Di medicamento o terapia che tendono solo a combattere provvisoriamente i sintomi di una malattia, senza risolverne la causa: una cura p.; un rimedio p.; interventi p.; più spesso con valore...
leniterapia
s. f. Terapia medica che si propone di lenire o alleviare il dolore nei pazienti colpiti da patologie inguaribili o in fase terminale, secondo i protocolli delle cure palliative. ◆ La «leniterapia» – nome proposto da un docente...