TENSORIALE, ALGEBRA e ANALISI
Dionigi Galletto
Il calcolo t., sinonimo di calcolo differenziale assoluto (v. differenziale assoluto, calcolo, XII, p. 796; tensore, XXXIII, p. 497), i cui fondamenti [...] immutata al caso dei tensori di ordine qualunque. Posto uh = dxh/dτ, da [13] segue che le geodetiche su Vn sono quelle curve in corrispondenza alle quali risulta Duh/dτ = 0, che costituisce un'ulteriore analogia fra le geodetiche di Vn e le rette di ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] della dimensione della curvatura: se le superfici delle sfere si possono ridurre a cerchi, il mondo risulta in un certo senso meno curvo. Ciò che rende ancor più soddisfacente questa riduzione è che l’oggetto da ridurre, la sfera e quello a cui esso ...
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BAGNERA, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Bagheria (Palermo) il 14 nov. 1865. Orfano dall'infanzia e di disagiate condizioni economiche, riuscì a completare gli studi tecnici a Palermo, ove, nel 1890, [...] simplement convergentes,in Bulletin de Darboux,s. 2, XII (1888), pp. 75-98; Sul luogo dei contatti tripunti delle curve di un fascio con le curve di una rete,in Rendic. del circolo matematico di Palermo,X (1896), pp. 81-106; Sopra la costruzione del ...
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Jordan Camille
Jordan 〈ghordàn〉 Camille [STF] (Lione 1838 - Parigi 1922) Prof. di matematica nell'École Polytechnique di Parigi (1876); socio straniero dei Lincei (1895). ◆ [ALG] Curva, o linea, di J.: [...] aperta (o arco aperto) di J. è un arco di curva omeomorfo a un segmento, ossia ottenuto deformando con continuità il segmento, mentre la curva chiusa (o arco chiuso) di J. è un insieme di punti omeomorfo a una circonferenza, per es. un'ellisse o ...
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Fisico, astronomo e matematico olandese (L'Aia 1629 - ivi 1695). Membro della Royal Society di Londra (1663) e dell'Académie des sciences di Parigi (1666), è tra i fondatori della meccanica e [...] del cerchio di Grégoire de Saint-Vincent. Nel 1654 elaborò la teoria delle evolute ed evolventi delle curve, pubblicando il trattato De circuli magnitudine inventa. Nello stesso tempo attendeva alle osservazioni astronomiche con strumenti che ...
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forme modulari
Massimo Bertolini
Si indichi con SL2(ℤ) il gruppo delle matrici 2×2 a coeffcienti nell’anello ℤ degli interi relativi aventi determinante 1, e con Γ0(N) il sottogruppo contenente le matrici [...] rispetto al gruppo SL2(ℤ). Inoltre, queste due serie di Eisenstein svolgono un ruolo cruciale nello studio delle curve ellittiche (curve cubiche piane non singolari) a coefficienti complessi. Come ultimo esempio, si definisca
[4]
Si ha che Δ ...
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semplice
sémplice [agg. Der. del lat. simplex -icis, comp. delle radici sem- "uno solo" e plec- di plectere "allacciare", plicare "piegare", ecc.] [LSF] Che è costituito di un solo elemento e non può [...] un'infinità s. (agli altri, infinità doppia, ecc.); per es., costituiscono un sistema s. e un'infinità s. le tangenti a una curva e le componenti di un vettore (costituiscono invece un sistema doppio le componenti di un tensore di rango 2, un sistema ...
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La grande scienza. Teoria dei numeri
Anatolij A. Karatsuba
Teoria dei numeri
La teoria dei numeri o, adottando una locuzione di Carl Friedrich Gauss (1777-1855), l'aritmetica superiore, è lo studio [...] l'equazione di Fermat si trasforma in F(x,y)=xn+yn−1=0, e l'ultimo teorema stesso afferma che su questa curva giacciono esattamente due punti razionali, e più precisamente (0,1) e (1,0). L'ipotesi di Mordell venne dimostrata da Gerd Faltings nel ...
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BOMPIANI, Enrico
Giorgio Israel
Nacque il 12 febbr. 1889 a Roma da Arturo e da Domenica Gaifani. Abbandonando la tradizione di studi in medicina della famiglia (il padre e due fratelli erano illustri [...] numerosi lavori la nozione di contatto fra elementi curvilinci, di invarianti proiettivi di elementi curvilinci (Invarianti proiettivi di contatto tra curve piane, in Rend. della R. Acc. dei Lincei, s. 6, III [1926], pp. 118-23) e infine di calotte ...
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modello minimo
Fabrizio Andreatta
In geometria algebrica un modello minimo di una varietà algebrica X (definita sul campo dei numeri complessi) è una varietà birazionalmente equivalente a quella data [...] negativa, allora esiste una varietà Y birazionale a X con fascio canonico numericamente effettivo, cioè tale che la sua restrizione a ogni curva contenuta in Y ha grado non-negativo. In tal caso Y è chiamato un modello minimo di X. Se X ha dimensione ...
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curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare curva. Molte curve di tipo particolare...