Moneta d’oro spagnola. Dopo l’adozione (1537) dello scudo come unità monetaria per l’oro, si coniarono d. da 4 scudi e nel 1651 anche da 8 e da 100. Con la riforma monetaria del 1848 fu emesso, come unica [...] del valore di 100 reales o di 10 scudi d’argento. Il termine fu esteso in Italia a indicare monete italiane dello stesso valore di quelle spagnole: a Modena (1529) fu coniato il d. da 4 scudi e poi da Francesco Id’Este il d. da 8 scudi e a Roma (dal ...
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In grammatica, articolo d. (o anche determinato), quello che determina l’oggetto, lo indica cioè con più esattezza e lo individua (➔ articolo); aggettivi d. (o indicativi), gli aggettivi pronominali, [...] .
In alcune scritture si dice d. l’ideogramma che precede un nome per indicare la classe tipologica in cui rientra l’oggetto nominato; è destinato a facilitare la lettura della parola seguente, ma non è letto. Id., per es., erano numerosi nel ...
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Calligrafo fiorentino (seconda metà sec. 15º), uno tra i più apprezzati scrittori di antiqua e di corsiva cancelleresca in stile fiorentino. Tranne il periodo 1469-77, durante il quale fu quasi sempre [...] a Napoli, "scriptor et librarius" di re Ferdinando Id'Aragona, svolse la sua attività a Firenze, ove trascrisse codici per i Medici e per Mattia Corvino. Da ricordare il Libro d'ore laurenziano, scritto per il Magnifico (1485), la cui decorazione è ...
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Erudito e scrittore d'arte (n. Forlì 1616 - m. 1663). Svolse attività di esperto d'arte a Modena per Francesco Id'Este, al quale dedicò il Microcosmo della pittura (1657), una storia della pittura italiana [...] a partire dal Quattrocento. S. identifica tre grandi scuole, la tosco-romana, la veneta e la lombardo-emiliana, individuando in Raffaello, Tiziano, Correggio la ricerca della "naturalezza", portata ai ...
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Famiglia originaria di Appiano val d'Era, stabilitasi a Pisa verso la fine del sec. 12º. Acquistò importanza con Vanni (m. 1355), notaio e partigiano della fazione dei Borgolini, suo figlio Iacopo I (v.) [...] divenne (1392) signore di Pisa; Gherardo Leonardo (v.), ceduta questa ai Visconti (1399), si riservò lo stato di Piombino che id'A. ressero fino al 1628 quando fu spodestata Isabella, ultima discendente della famiglia. ...
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Figlio (1401-71) di Charles Id'A. Sostenitore dei diritti del delfino, il futuro Carlo VII, ebbe da lui l'incarico di seguire e proteggere militarmente Giovanna d'Arco; a lui la monarchia francese dovette [...] la sottomissione della Guienna. Nel 1456 fece giurare ai proprî figli di non smembrare i possessi dei d'Albret e di trasmetterli in futuro ai primogeniti maschi. ...
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Pittore (m. dopo il 1381). Nel 1375 Luigi Id'Angiò gli commise i modelli per una serie di arazzi raffiguranti scene dell'Apocalisse (sistemati ora nel castello d'Angers), tessuti poi nell'atelier parigino [...] di N. Bataille. Per le composizioni egli si ispirò alle miniature di alcuni manoscritti, interpretandole originalmente nello stile franco-fiammingo di cui è uno dei massimi rappresentanti ...
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Moneta d’argento da 40 soldi o doppia lira fatta coniare nel 1634 da Francesco Id’Este duca di Modena e Reggio; per analogia, anche monete del valore di 40 soldi coniate in altre zecche (quarantano è [...] detta quella fatta coniare nella seconda metà del sec. 17° da Ranuccio II Farnese duca di Parma e Piacenza) ...
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Figlio postumo (1250-1302) di Robert Id'A. Distintosi nella crociata del 1270, portò poi aiuti allo zio Carlo d'Angiò, dopo i Vespri Siciliani, e, durante la sua prigionia, fu reggente (1284-89). Temerario [...] combattente, cadde nella battaglia di Courtrai, contro i Fiamminghi. ...
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Moneta d’argento fatta coniare a Ferrara e Reggio dal duca Ercole Id’Este. Ha sul rovescio l’effigie di s. Prospero vescovo e patrono di Reggio, sul dritto una macina (da cui il nome) da grano. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...