MARIANI, Camillo
Maria Teresa De Lotto
– Figlio di Antonio, di origine senese (cfr. Baglione), nacque a Vicenza nel 1567 circa, come si desume dagli epitaffi composti alla sua morte da Giuseppe Gualdo, [...] risparmi e in possesso di una discreta biblioteca – dalle Metamorfosi di Ovidio alla Bibbia, alle incisioni della Passione di A. Dürer – da cui trarre spunti per la sua attività artistica. Nella fase di passaggio dal tardo manierismo al barocco il M ...
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GAZZOTTO, Vincenzo
Francesca Castellani
Figlio di Isidoro, di professione oste, nacque a Padova il 10 ag. 1807. Nonostante l'origine modesta e la scarsità di mezzi economici, sin da giovanissimo il [...] da un segno sorprendente per la minuzia davvero "primitiva", non senza suggestioni dalla tradizione tedesca e da A. Dürer.
La critica si mostrò pressoché unanime nell'ammirazione per la perizia tecnica, dosata con uno strumento che non concede ...
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DE MAGISTRIS, Sigismondo
Simonetta Coppa
Appartenne ad una famiglia di pittori operosi nella prima metà del sec. XVI in area valtellinese e comasca; le notizie su di lui vanno dal 1515 al 1545.
Secondo [...] deglioggetti d'arte d'Italia, IX, M. Gnoli Lenzi, Provincia di Sondrio, Roma 1938, pp. 5, 63; E. Panofsky, Albrecht Dürer, London 1948, nn.296-315, 323, 345 s.; M. Zecchinelli, Domaso, antico borgolariano, in La Provincia (Como), 14 giugno 1951 ...
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PORTA, Giuseppe
Mattia Biffis
PORTA (Salviati), Giuseppe. – Figlio di Ludovico e di una certa Maria de Rocca, nacque il 20 maggio 1520 (come riportato da Migliorini, 1899, p. 6, sulla scorta di documenti [...] ionica, concepito come risarcimento di una celebre crux filologica vitruviana su cui si erano cimentati in precedenza anche Alberti, Dürer, Philiader e Serlio; rispetto a queste, la soluzione prospettata da Porta si distingue per l’eleganza formale e ...
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PAOLINI, Pietro
Elisabetta Giffi
– Nacque a Lucca nel 1603, secondogenito di Tommaso di Michelangelo e di Ginevra di Domenico Raffaelli, entrambi di antiche e agiate famiglie lucchesi.
Aveva otto fratelli [...] di Valentin, il Ritratto d’uomo (Milano, coll. Koelliker) e il Ritratto d’uomo con frontespizio della Piccola Passione di Dürer (Rochester, Memorial art Gallery of the University). Il Ritratto d’uomo che scrive alla lucerna (Lucca, coll. Mazzarosa ...
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FEI, Alessandro (detto Alessandro del Barbiere)
Monica Grasso
Nacque a Firenze nel 1538 (Borghini, 1584) o nel 1543 (Milanesi, in Vasari [1568], 1881) da Vincenzo, il cui mestiere potrebbe aver originato [...] , effigi di uomini illustri, scenette di caccia e di pesca, Mesi ed Elementi, costituivano la preziosa cornice per alcune stampe del Dürer.
Nel 1592 il F. fu console dell'Accademia del disegno: morì a Firenze il 7 dic. 1592, con sepoltura alla ...
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Malinconia
Eugenio Borgna
Bruno Callieri
Anita Sama
La malinconia, l'antica 'melancolia' (dal greco μελαγχολία, composto di μέλας, "nero", e χολή, "bile") è uno stato d'animo caratterizzato da tristezza [...] ' (depressione), favorisce le qualità intellettuali. La tradizione iconografica (si pensi, per es., alla Melancolia di A. Dürer, 1514) rende immediatamente sensibile l'influenza funesta, ma insieme la vocazione all'attività intellettuale, che Saturno ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] del Sarto nel chiostro dello Scalzo (ibid., p. 217); la Presentazione di Gesù al tempio, esemplata su una stampa di Dürer e con l’angelo turiferario che rammemora analoghe creature del Merisi (ibid.); l’Assunzione, ove ritorna un modello sartesco ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] diffusa stinge i colori, lo sfumato diviene più prezioso, più lieve. L'arte di L. influenzò variamente artisti settentrionali (Dürer, forse lo stesso Bosch) e italiani (Giorgione, Correggio, fra Bartolomeo e Andrea del Sarto). L'arte di Raffaello non ...
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È un pezzo di metallo, solitamente di forma analoga a quella delle monete, fuso o coniato, e destinato a ricordare una persona o un fatto determinati. Delle persone essa reca l'effigie e il nome nel diritto [...] . Le prime medaglie di Peter Vischer il giovane e del fratello Hermann (1507-11) e quelle di cui Albrecht Dürer diede il modello non ebbero alcun influsso nel successivo sviluppo della medaglistica tedesca, che ha inizio da Hans Daucher, scultore ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...