Pittore, incisore, architetto (n. forse Ratisbona 1480 circa - m. Ratisbona 1538). Tra i maggiori artisti della Germania del Cinquecento, la sua pittura è caratterizzata da una costante presenza del fantastico, [...] viaggio sul Danubio; nel 1535 fu a Vienna, inviatovi dalla sua città.
Opere
Nelle prime opere certe è forte il richiamo a Dürer e agli esempi di Jacopo de' Barbari e dei nielli italiani (incisioni e disegni firmati e datati 1506), mentre il ricordo ...
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BOLDRINI, Nicola
Alfredo Petrucci
Mancano notizie biografiche di questo xilografo nato a Vicenza presumibilmente prima del 1500 e attivo a Venezia. Nel 1566 si firma per esteso nella xilografia su invenzione [...] esteso del B. si legge in uno dei suoi primi intagli, una copia, cioè, in controparte dell'EcceHomo inserito dal Dürer nella sua Piccola Passione; mentre nell'intaglio di un Cavaliere galoppante del Pordenone si legge la firma abbreviata: "Nic. Bol ...
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Erudito e poeta tedesco (Halgehausen, Assia, 1488 - Marburgo 1540). Studiò a Erfurt, entrando a far parte del locale circolo umanistico sorto attorno a Muziano. A Erfurt, nel 1517, ottenne una cattedra [...] le molte composizioni d'occasione, da ricordare gli Epicedien, fra cui i più notevoli quelli in memoria di Hutten (1525) e di Dürer (1528). A lui si devono inoltre pregevoli traduzioni in latino dei Salmi (1538) e dell'Iliade (1540). Aderì sin dall ...
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AGOSTINI, Francesco
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Nacque a Fabriano nell'ultimo decennio del sec. XV, da nobile famiglia. Scrisse un trattato sulla pittura - oggi perduto (ce ne dà notizia il Gilio) - in cui discuteva di "tutte [...] per alcuni piatti di maiolica recanti lo stemma della sua famiglia. Delle sue pitture, un s. Girolamo (da A. Dürer), già nella collezione Fornari di Fabriano, era firmato e datato "Franciscus Agustini a Fabriano oriundus - Romae 1565". E pertanto ...
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GIOVANNI AGOSTINO da Lodi (Pseudo Boccaccino)
Lucia Simonetto
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore originario di Lodi, "filius quondam domini Antonii" (Shell, 1994); ma a giudicare [...] al 1525, lo stesso che, secondo J. Schlosser (Die Kunstliteratur [1924], Firenze 1977, p. 145), avrebbe insegnato a Dürer nel 1506 la "prospettiva occulta". Tale congettura avrebbe portato Gioseffi a sopravvalutare la reale portata storica di G. che ...
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BETTI, Biagio
Marco Chiarini
Nacque nel Pistoiese nel 1545 circa, poiché dalle fonti - che ne danno l'anno di morte - è concordemente affermato che mori a 70 anni. Sul luogo di nascita, invece, non [...] 1763, pp. 281 s.; A. Chiti, Sul luogo di nascita di fra' B. B. in Rass. bibl.,XV (1912), pp. 158 s.; F. Baunwart, B. B. und Albrecht Dürer…,in Zeitschrift für Kunstgeschichte,III(1934), pp. 231 a.; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,III, p. 543. ...
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Storico dell'arte, critico musicale e saggista italiano (Reggio Emilia 1906 - Corte di Mamiano, Parma, 1984). Laureato in lettere all'univ. di Roma, dove è stato docente di storia dell'arte medievale e [...] 1982); Beethoven lettore di Omero (1984). Nella sua casa di Corte di Mamiano raccolse preziose opere d'arte antica (Dürer, Tiziano, Goya, ecc.) e moderna (Monet, Cézanne, Severini, Burri e, soprattutto, Morandi), nucleo della Fondazione Magnani Rocca ...
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Famiglia nobile boema che ha avuto nome dal gran ciambellano del regno di Boemia Černín, dopo la sua cacciata dal regno, ordinata dal re Přemysl Otakar I, i suoi parenti fondarono il villaggio di Chudĕnice, [...] nazionale cèco. Da un ramo germanizzato proviene Ottokar (v.). Jan Rudolf (1757-1845) raccolse circa 300 antichi dipinti (olandesi, francesi, fiamminghi e spagnoli; un ritratto di Dürer) che tuttora costituiscono la celebre galleria Cz. di Vienna. ...
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Famiglia di scultori e fonditori in bronzo di Norimberga (secc. 15º-16º). Hermann il Vecchio (m. 1488) iniziò l'attività della fonderia che diede, tra l'altro, la perfetta lastra tombale del vescovo Giorgio [...] ampiamente nella realizzazione della tomba di s. Sebaldo; ebbe uno stile di una plasticità energica ma pittorica che deriva da Dürer e dall'arte padovana e veneziana (fu più volte in Italia); eseguì inoltre disegni di soggetto mitologico e allegorico ...
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Tipografo ed editore (Weimar 1892 - Verona 1977), fondò la rivista Genius (Lipsia, indi Monaco 1917-21) con C. G. Heise e K. Wolff, a cui collaborarono F. Werfel, A. Döblin, H. Hesse, A. France e F. Kafka. [...] opere illustrate avvalendosi di importanti artisti: Campigli per Il Milione (1942) e Theseus (1949), De Pisis per i Carmi di Catullo (1944), Dalì per la Divina Commedia (1963), Manzù per l'Edipo re (1968) e le incisioni di Dürer per l'Andria (1971). ...
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nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...
rame
s. m. [lat. tardo aeramen, der. di aes aeris «rame, bronzo»]. – 1. a. In chimica, elemento di simbolo Cu (dal nome lat. cuprum, der. di aes Cyprium «bronzo di Cipro»), peso atomico 63,55, numero atomico 29, metallo di colore rosso caratteristico,...