Pittore nato a Sarzana il 12 agosto 1589, morto a Genova il 19 ottobre 1669. Figlio di Giovanni, orafo, che fu suo primo maestro, fu poi mandato a Genova, per qualche mese nello studio di Aurelio Lomi, [...] Merani, Giambattista Casoni, e Francesco Gentileschi figlio di Orazio. Sue opere si trovano in quasi tutte le Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XI, Lipsia 1915, v. W. Suida, Ein Bild des D. F. in Wien, in Belvedere, II (1922), pp. 78-90; U. Ojetti, ...
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Pittore veronese, nato nel 1524, morto nel 1606. Fu attivo per oltre mezzo secolo, con una produzione abbondantissima, in massima parte conservata a Verona e nel Veronese, di cui ci è dato seguire le varie [...] figli, pittori: Vittoria, di cui nulla si conosce; e Orazio (nato nel 1559 e morto dopo il 1616), che stilisticamente (con la bibl. precedente); G. Fiocco, Paolo Veronese u. Farinati, in Jahrb. d. kunsth. Samml. in Wien, n. s., I (1926), pp. 123-36; ...
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ROSTAGNO, Enrico
Paleografo e filologo, nato a Saluzzo il 22 settembre 1860. Laureato in lettere a Pisa nel 1884; dal 1890 sottobibliotecario e sottoconservatore dei manoscritti nella Laurenziana; dal [...] Ugualmente fece per il Virgilio Mediceo (Roma 1932) e per l'Orazio già posseduto da Francesco Petrarca (Roma 1933). E non vi è di antiche rime italiane, gli originali della Storia d'Italia di Francesco Guicciardini (Firenze 1919), gli autografi ...
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Letterato, nato a Ravenna il 13 giugno 1771, morto a Bologna il 21 dicembre 1836. Fu dapprima un seguace letterario del Cesarotti: quindi, seguendo il sensismo del Condillac, si fece una sua propria dottrina [...] Marchetti. Tradusse senza grazia né felicità da Anacreonte, da Orazio, da altri antichi; e compose allora anche epistole La donna ingegnosa non sono altro che mediocri tentativi d'italianizzare, classicheggiando, modelli romantici stranieri.
Bibl.: V ...
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Nato a Montrone (Bari) il 31 gennaio 1775, morto a Napoli il 18 febbraio 1846. Avendo attivamente partecipato ai moti liberali del 1799, dovette esulare in Francia e là fu volontario nella cavalleria di [...] civilmente; era nel suo intimo tutto acceso per le idee napoleoniche, e pieno di fede nell'avvenire d'Italia. Tradusse una quarantina di odi di Orazio, e tutto Giovenale in terzine, assai bene. Migliori dei poemetti (Il Peplo, 1807, in memoria del ...
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Incisore, nato a Firenze nel 1610, morto nel 1664. Nei suoi disegni in penna, matita nera e seppia, molti dei quali sono studî per le stampe e si conservano nella raccolta degli Uffizî a Firenze, rivelò [...] lombardo. Poi egli passò nella bottega dell'orefice Orazio Vanni ed ebbe insegnamenti di pittura da Giovanni 1909; W. Bombe, in Der Cicerone, VII (1915), pp. 154-55; E. Maganuco, St. d. B. a Roma, in Dedalo, VI (1925-26), pp. 209-29; O. H. Giglioli, ...
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Filologo, nato a Pinerolo il 16 luglio 1879. Laureatosi nel 1901 nell'università di Torino, è stato dal 1922 professore di letteratura greca nell'università di Palermo, e dal 1925 è professore di letteratura [...] critici: L'epigramma greco, Bologna 1921; Eros, il libro d'amore della poesia greca, Torino 1921; Gl'Idillii di Teocrito, sono state anche edite a parte insieme con saggi critici su Orazio ed Euripide nel volume Poeti apollinei Bari 1937); Studi sul ...
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SILVESTRI, Orazio
Maria PIAZZA
Geologo e paleontologo, nato a Firenze il 7 febbraio 1835, morto a Catania il 17 agosto 1890. Fu professore di storia naturale nei licei dal 1859 al 1862, anno in cui, [...] presentati dall'Etna nel 1863-64-65-66 in rapporto alla grande eruzione del 1865. Studi di chimica geologica (in Atti d. Acc. Gioenia, I, 111, 1867); Fenomeni eruttivi etnei in seguito alla eruzione scoppiata il 27 novembre 1868 dal cratere centrale ...
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Archeologo, nato a Pigna presso Oneglia il 4 giugno 1753, morto a Roma il 17 marzo 1836. Recatosi a Roma giovinetto, studiò diritto civile e canonico alla Sapienza e fu ordinato sacerdote. Presto però [...] L'integrità del Panteone di Marco Agrippa (1801); Relazione d'un viaggio a Ostia, e alla villa di Plinio (1824); Miscellanea antiquario-idraulica (1827).
Il F. curò anche un'edizione di Orazio (1811, voll. 2) e dell'opera di G. L. Bianconi: Dei ...
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Poeta, nato a Perugia nel 1509, morto nel 1553. Tenne importanti cariche pubbliche: fu governatore di alcune città e ambasciatore a Urbino; ebbe dimora in Roma e ne conobbe, con poco profitto, la corte, [...] affatto"). Fu traduttore di poeti classici (Virgilio, Orazio, Ovidio, Apuleio) e incominciò un bel poemetto alla poesia religiosa. Ma fu specialmente e meritamente lodato come poeta d'amore. Non già che anch'egli non abbia subito il fascino ...
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oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...
epistola
epìstola s. f. [dal lat. epistŭla o epistŏla, gr. ἐπιστολή, der. di ἐπιστέλλω «inviare»]. – 1. a. Comunicazione scritta, missiva; è in genere sinon. dotto di lettera, con cui si alterna per indicare la corrispondenza privata o ufficiale...