Abnorme accumulo di liquido nell’interstizio dei tessuti. Se gli e. sono generalizzati si parla di anasarca. Tra i molteplici fattori che determinano o favoriscono la comparsa di e. hanno particolare [...] e. renali): tali e. sono diffusi e più evidenti dove i tessuti sono lassi (palpebre); c) la diminuzione della pressione oncotica : diete iposodiche, diuretici, cardiotonici in caso d’insufficienza cardiaca; trasfusioni di plasma e somministrazione di ...
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Principale alcaloide contenuto nelle foglie della coca (Erythroxylon coca e Erythroxylon truxillense). È dotato di forte azione stupefacente (senso di euforia, di benessere fisico) già a piccole dosi, [...] che i tossicomani, per un fenomeno di tolleranza, sono portati ad aumentare giungendo a forme di dipendenza.
Fu isolata per 50-60 mg può dare sintomi più o meno gravi d’intossicazione: vomito, polso debole e filiforme, allucinazioni, convulsioni ...
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Medicina
Azione dannosa esercitata sull’organismo da sostanze esogene.
Negli a. si rendono necessari soccorsi d’urgenza per neutralizzare al più presto l’azione del veleno, favorirne la rapida eliminazione, [...] l’eliminazione mediante purganti o clisteri. Nel caso d’ingestione di sostanze corrosive sono invece indicati la somministrazione sostanze ricavate da piante selvatiche. Storditi dal veleno, i pesci emergono e sono facilmente catturati. La pesca per ...
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Farmacologo statunitense (Whiting, Indiana, 1936 - Menlo Park 2023). Premio Nobel, con L. J. Ignarro e R. F. Furchgott, per la medicina o fisiologia nel 1998 per gli studi sul ruolo del monossido d'azoto [...] dell'American academy of arts and sciences (dal 2000).
I suoi studi sull'azione vasodilatatrice della nitroglicerina e di altre , nel 1977, un ruolo regolativo per il monossido d'azoto su importanti funzioni cellulari. Pur senza alcun supporto ...
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Medico e anatomico (Forlì 1682 - Padova 1771), considerato il fondatore dell'anatomia patologica. Laureatosi diciannovenne in filosofia e medicina a Bologna, dove fu allievo di A. Valsalva, ottenne (1711) [...] che richiamò allo studio di Padova discepoli da ogni parte d'Europa. La sua produzione scientifica, iniziata col primo dei fondamenta dell'anatomia patologica, insegnando a studiare i rapporti tra sintomatologia e le concomitanti alterazioni ...
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antidepressivi, fàrmaci Sostanze, di diversa composizione chimica, aventi l'effetto di stimolare il sistema nervoso centrale e indicate perciò nella cura delle sindromi depressive (psicosi maniaco-depressiva, [...] SSNRI (venlafaxina, duloxetina) della serotonina e della noradrenalina. La disponibilità di molecole classificabili secondo i meccanismi d’azione, grazie alla possibile associazione dei farmaci, consente una maggiore elasticità nel trattamento delle ...
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Malattia infettiva acuta, epidemica, contagiosa, determinata da un bacillo ( bacillo di Löffler) che penetra nelle prime vie aeree, o attecchisce direttamente sulle mucose. Ne sono colpiti a preferenza [...] i bambini; la sintomatologia è dominata da una caratteristica angina (con tonsille arrossate, tumefatte, ricoperte da dosi e di antibiotici; la profilassi sulla vaccinazione.
La d. aviaria (o d. dei polli) è una malattia infettiva dei polli di ...
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Farmacologo statunitense (n. New York 1941). Nel 1966 ha ottenuto il PhD in farmacologia presso la University of Minnesota. Dal 1979 al 1986 è stato professore di farmacologia presso la School of medicine [...] Murad, per gli studi concernenti il ruolo svolto dal monossido d'azoto (NO) come molecola segnale nel sistema cardiovascolare. Le sue monossido d'azoto e del GMP ciclico nelle cellule di mammifero. I. ha inoltre evidenziato il ruolo del monossido d' ...
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Anatomista e istologo (Pistoia 1812 - Firenze 1884), prof. di anatomia e d'istologia nell'univ. di Firenze (dal 1847) e direttore del Museo di anatomia della stessa città. Nel 1835, ancora studente, comunicò [...] terminazioni nervose tattili (corpuscoli di P.). Studiando i problemi etiologici e clinici del colera, vide e , che individuò in esso l'agente patogeno della malattia. I suoi autografi si conservano nella Biblioteca Nazionale di Firenze, pubblicati ...
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Medico statunitense (New York 1925 - Mountain View, California, 2011), professore di medicina e di genetica medica a Filadelfia nell'univ. di Pennsylvania; direttore associato nell'Istituto per ricerche [...] collaboratori e di altri ricercatori, riferirono al virus dell'epatite B o da siero. Nel 1976 gli è stato assegnato, assieme a D. C. Gajdusek, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per le scoperte concernenti il virus B dell'epatite e per ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...