Scrittrice e pensatrice francese, nata a Parigi il 3 febbraio 1909, morta a Ashford (Inghilterra) il 23 agosto 1943. Di alta statura morale, fu pensatrice profonda e intensa tanto da dar vita nella sua [...] viaggio al fine di conoscere il popolo tedesco e i movimenti di sinistra e valutare con nuovi dati la possibilità religiosa in senso cristiano, pur non rinunciando mai alla fede d'origine. L'occupazione di Parigi da parte dei tedeschi allo scoppio ...
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Romanziere francese (Tours 1799 - Parigi 1850). Narratore estremamente prolifico e dai toni improntati a un acceso realismo, nella sua opera ha cercato di rappresentare i molteplici aspetti della società [...] nel suo insieme, quest'opera colossale di novantasei romanzi colpisce per la sua potenza d'immaginazione e solidità di costruzione, per il rigore logico con cui i tipi sono svolti sino alle conclusioni più ardite, per l'ordine e la precisione quasi ...
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Poeta francese (Parigi 1821 - ivi 1867). Pur fra interpretazioni diverse o opposte, è ritenuto l'iniziatore di un nuovo corso poetico, e la sua opera viene collocata fra le più alte espressioni della poesia [...] che durò, fra alterne vicende, fino al 1861. Esordì come critico d'arte (Salon de 1845; Salon de 1846) e poi continuò a verso ideali di bellezza assoluta, le rivolte, i rinnegamenti, le evasioni verso i regni della voluttà, del vizio, dell' ...
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Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] Senofonte, Ctesia, Teopompo. ▭ P. ebbe fortuna già tra i contemporanei; nel Medioevo bizantino fu apprezzato più come filosofo che come Inglesi (fino a Shakespeare). Nel sec. 18° si cercarono fra i personaggi di P. gli eroi della libertà, e a essi si ...
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Scrittore russo (Mosca 1821 - Pietroburgo 1881). Frequentò a Pietroburgo la scuola militare d'ingegneria. Terminati gli studî nel 1843, fu promosso ufficiale, ma preferì dedicarsi alla letteratura. Il [...] a isterica remissione, anticipa le figure dei romanzi seguenti. Una tensione convulsa, una cupa aria di catastrofe spinge i soggetti di D. in uno sviluppo frenetico e vorticoso. Un seguito di vicende caotiche, disordinate, inattese, si accumula con ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] ) e considerato il poeta giambico per eccellenza. Ad A. molto debbono i poeti eolici e a lui risale molto della metrica oraziana. Grandissimo fu 3° secolo d. C.; tra questi senza dubbio il più interessante è il Papiro Coloniense 7511 (2° sec. d. C.), ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] decreto. In viaggio verso l'esilio compose il poemetto Ibis (in 322 distici), contro un detrattore, e i due primi libri dei Tristia (elegie), seguiti nel 12 d. C. da altri tre; in esilio scrisse le Epistulae ex Ponto di cui pubblicò tre libri insieme ...
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Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] vicende di un personaggio faustiano, il musicista d'avanguardia Adrian Leverkühn. Le opere che seguirono cura di P. de Mendelssohn (fino al 5° vol.) e poi di I. Jens, vengono pubblicati i diarî di M.: Tagebücher (9 voll., dal 1977 al 1993, per gli ...
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Poeta tedesco (n. 1170 circa - m. 1220 circa). Autore di componimenti epici e di alcune liriche, W. è ricordato soprattutto per il Parzival (1200-10), romanzo cavalleresco, nel senso di fornire con generosità [...] aperte allo spirito medievale, onde la sapidità e la concretezza d'un poema che esalta le virtù virili della costanza e della campo una posizione di rilievo e di modello specie tramite i suoi Tagelieder, in cui arriva anche a parodiare le ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.) dell'età neroniana. Viene identificato con l'aristocratico romano che fu proconsole in Bitinia e morì suicida, coinvolto nella congiura pisoniana (66 d.C.), famoso per [...] ma con digressioni d'ogni genere. È incerto il numero dei libri, ma dovette essere superiore a sedici; i frammenti ci sono Ascilto, dapprima amico di Encolpio, poi trasformatosi in rivale d'amore e accanito guastafeste, il vecchio e vizioso poetastro ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...