Poeta latino (n. Forum Iulii, od. Fréjus, 69 a. C. - m. 26 a. C.). Fu con Ottaviano alla battaglia di Azio e come premio dell'opera prestata venne fatto prefetto d'Egitto; ma, esaltatosi per la sua fortuna, si permise un atteggiamento poco rispettoso verso Ottaviano, che lo deferì al senato come reo di sedizione e lo fece condannare. G. allora si uccise. Fu poeta alessandrineggiante, ammiratore di ...
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CORNELIOGALLO (Cornelius Gallus)
G. Sena Chiesa
Importante e colto uomo politico romano, nato a Forum Iulii nel 69 a. C.; collaboratore di Ottaviano dal quale ottenne la prefettura dell'Egitto. Caduto [...] in disgrazia e processato, si uccise dopo la condanna. Come poeta scrisse versi d'amore di gusto alessandrino e fu molto stimato nel suo tempo.
Di lui, come della maggior parte dei poeti romani, non sono ...
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Pseudonimo con cui CornelioGallo cantò e amò Volumnia, liberta di Publio Volumnio Eutrapelo, amico del triunviro Antonio. Da schiava era divenuta mima col nome d'arte di Citeride. Bella e infedele, lasciò [...] CornelioGallo per seguire (circa 43 a. C.) oltre le Alpi un altro uomo, di cui è incerta l'identità. ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] come Messalla, CornelioGallo, Properzio, Orazio, e frequentò la corte di Augusto, conducendo vita brillante. Esercitò magistrature minori, dopo un viaggio d'istruzione in Grecia, Egitto e Asia, e una permanenza in Sicilia; a Roma, in pochi anni, ...
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Cavaliere romano (69 a. C. circa - 8 a. C.), di antichissima e nobile famiglia etrusca di Arezzo (in Tacito, Ann. VI, 11, ha il gentilizio Cilnio). Fu uno dei più ascoltati consiglieri di Ottaviano; tra [...] stesso, aveva stretto intorno a sé (Lucio Vario, Plozio Tucca, Quintilio Varo, Aristio Fusco, Valgio Rufo, Domizio Marso, CornelioGallo, Properzio, che gli dedicò il secondo libro delle sue elegie, e sopra tutti Virgilio, che gli dedicò le Georgiche ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] Egiziani, così facili alle rivolte sotto i Tolomei, si fossero acquetati al nuovo stato di cose. Due insurrezioni scoppiarono sotto il primo prefetto CornelioGallo, una nel Basso Egitto, e una nella Tebaide, entrambe rapidamente soffocate nel sangue ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] , il commentario orfico di Derveni (1962), l'epodo di Archiloco di Colonia (1974); in campo latino, gli epigrammi di CornelioGallo di Qaṣr Ibrîm (1979) e il poemetto Alcesti di Barcellona (1982). Altre scoperte latine di rilievo, da codici di note ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] tempo: l'elegia stessa, in Roma, come forma letteraria, per Ovidio e Quintiliano, ha il suo primo rappresentante in CornelioGallo. Ciò vorrà dire che con lui è definitivamente costituita, che dunque, come è attestato, esisterono di lui non singole ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] dell'alto Egitto fu trasferita a Pathyris (Gebelēn); poi a Hermonthis (Armant). Neppure dei Romani subì tranquilla il dominio e CornelioGallo dovette conquistarla a viva forza. Alle sventure si aggiunse pure un forte terremoto che lese nel 27 a. C ...
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Poeta e grammatico greco, nato verso il 275 a Calcide in Eubea; studiò e svolse gran parte della sua attività in Atene; chiuse la sua vita regio bibliotecario di Antioco il Grande in Siria. Fu seguace [...] scuola dei poetae novi, da Cicerone (Tusc., III, 45) chiamati cantores Euphorionis. Fra essi è specialmente da ricordare CornelioGallo, l'amico di Virgilio.
Bibl.: A. Meineke, De Euph. Chalcidensis vita et scriptis, in Analecta Alexandrina, Berlino ...
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elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro dattilico e di un pentametro, caratteristica...
antirom
anti-rom (anti rom), agg. inv. Contrario alla presenza di campi per gli zingari nei centri abitati. ◆ Nel centro di Opera, a mezzogiorno, erano ancora lì a contarsela e contarsi: «Non siamo pochi: facciamoci sentire». I residenti anti-rom...