Resoconto di fatti collegati alla vita di un personaggio illustre, con l’analisi e l’interpretazione della sua attività.
Cenni storici
Il concetto di b. si sviluppò prima nel mondo greco-ellenistico, [...] , Properzio, Tibullo, Ovidio; nella satira con Orazio, Marziale e Giovenale), approdando anche – con .). Seguirono Les vies des hommes illustres de la France di J. du Castre d’Auvigny (26 vol., Parigi 1739-68), l’Allgemeines Gelehrten-Lexicon di Ch.G ...
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Poeta latino del 1° sec. a. C. La tradizione antica non è concorde sulle date di nascita e di morte, che si possono collocare rispettivamente nel primo decennio del sec. 1° a. C. e intorno al 55 (secondo [...] quali Virgilio giungerà alla conquista della forma classica. Sia Virgilio sia Orazio, in diverso modo, subirono l'influenza di L. (ma il dottrina del maestro Epicuro trovò in lui il mezzo d'espansione nel mondo moderno quando dall'umanesimo in poi ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] d.C.) in anapesti e giambi. Accanto all’i. con funzione rituale si sviluppa poi l’i. come semplice genere letterario, per es. in alcuni carmi di Orazio; ma i. vero e proprio è, in Orazio ’epistolario di s. Ignazio d’Antiochia, e in numerosi apocrifi ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] (raggruppamenti di piedi o di metri d’ampiezza di solito non superiore a 18 tempi o more) o versi di genere modi semplici da Catullo e, successivamente, con maggiore ricchezza da Orazio, che riprende e rende fisse le forme strofiche dei poeti di ...
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Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] o postumi furono pubblicati i suoi scritti di critica letteraria (versione e commento della Poetica di Orazio; Estratto dell'Arte poetica d'Aristotile e considerazioni su la medesima; Osservazioni sul teatro greco), nei quali tratta con indipendenza ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] Orazio, e frequentò la corte di Augusto, conducendo vita brillante. Esercitò magistrature minori, dopo un viaggio d' ma il poema fu interrotto al libro 6° perché O., nell'8 d. C. fu colpito da un durissimo decreto di Augusto, che gli imponeva ...
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Poeta satirico latino (n. Aquino 55 d. C. - m. tra 135 e 140 d. C.). A Roma studiò retorica ed esercitò l'eloquenza sotto Domiziano, Nerva e Traiano fino a non molto dopo il 100. La notizia dell'esilio, [...] in lui c'è (e non in Lucilio) esuberanza d'immaginazione, calore di sentimento, passione traboccante. G. ha spiccata Nella metrica non si discosta, nell'esametro, dall'uso di Orazio delle Epistole, specie per la frequenza di monosillabi in clausola. ...
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Poeta satirico latino del sec. 2º a.C.. Appartenente al "circolo degli Scipioni", partecipò attivamente alla vita culturale dell'età degli Scipioni e dei Gracchi. Scrisse trenta libri di satire, di cui [...] probabilmente, all'Accademia), e quella letteraria, con ricchezza d'interessi e di cultura. Ma il suo forte moralismo , come dimostrano non solo la successiva storia della satira (Orazio e i satirici dell'età imperiale, Persio e Giovenale, ne ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] più o meno profonda nella sua opera. Più fecondi d'ispirazione poetica furono in lui gli affetti nati dalla meditazione frigida allegoria e nella polemica superficiale. Traduttore di Catullo, Lucrezio, Orazio e P. B. Shelley, R. curò nel 1911 un ...
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In senso lato, genere poetico cui si possono ascrivere tutte quelle opere che hanno quale fine essenziale l’informazione, come trattati scientifici, manuali divulgativi di varie discipline, esposizioni [...] s’intende, la precettistica letteraria (Ars poetica di Orazio). Nella poesia classica, il metro didascalico è in e i poemi di J. Delille. Anche la Germania ebbe allora una fiorente poesia d. con B.H. Brockes, F. von Hagedorn, J.J. Bodmer ecc., ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla legge, al fine di impedire forme di discriminazione...