Mitologia
Mostruoso serpente mitologico con molte teste (da tre a nove e più), che rinascevano se tagliate. Generata da Tifone ed Echidna, viveva nella palude di Lerna in Argolide; la sua uccisione costituì [...] (Hydrus) Costellazione del cielo australe prossima all’Eridano.
Numismatica
Moneta d’argento coniata a Ferrara da Ercole Id’Este, che al rovescio porta la figurazione dell’i. a sette teste. zoologia
Nome comune dei rappresentanti degli Idridi ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] di un ‘romanticismo’ sterile, sorpassato e perfino ridicolo. Si accentuava così anche nel campo dell’arte, soprattutto con D.I. Pisarev e I.G. Černyševskij, la polemica contro ogni estetica che concepisca l’arte come fine a sé stessa e l’affermazione ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] distinctio e prendeva il nome di colon; in alto, esprimeva la distinctio e si chiamava periodos. Ai tre gradi d’interpunzione fanno riscontro i segni odierni: la virgola; il punto e virgola e il doppio punto; il punto fermo. Il sistema dell’antichità ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] nuove forme poetiche, anche se, a volte, la sua poesia risente del sovraccarico culturale e del peso didascalico.
Vita e opere. Di nobile famiglia, studiò per breve tempo nel collegio parigino di Navarra (1533-34), visse a corte come paggio e (1537 ...
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Il complesso delle vicende che costituiscono la trama, l’argomento di un’opera narrativa o drammatica. Commedia d’i. (o d’intrigo) Quella che deriva il suo maggiore interesse non dalla delineazione dei [...] per lo più trovano alla fine una soluzione inaspettata. Commedie d’i. sono, per es., quelle spagnole e francesi di cappa e nel 17° sec. P. Calderón de la Barca, e tra i francesi, nel secolo successivo, Beaumarchais, particolarmente con Le Barbier de ...
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Scrittore romeno (n. Bucarest 1888 - m. 1954). Simbolista nelle due prime raccolte liriche La fântâna Castaliei ("Alla fonte di Castalia", 1910) e Inscripţii ("Iscrizioni", 1916), mise in versi evocatorî, [...] 1928-1937), la storia della civiltà umana. Dei cinque romanzi del D., i migliori sono Conservator & C.ie ("Conservatore & Co.", 1924) e Vioara mută ("Il violino muto", 1928). I suoi articoli di critica sono in parte raccolti nei due volumi di ...
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Scrittore e storico della letteratura russa (Polotnjanyj Zavod, Kaluga, 1888 - Mosca 1946), pubblicò varie biografie romanzate: di Toussaint Louverture (Čërnyj Konsul "Il console nero", 1932); dei fratelli [...] Turgenevych "Racconto sui fratelli T.", 1932); di Stendhal (Tri cveta vremeni "I tre colori del tempo", 1931); di Paganini (Osuždenie Paganini "La condanna di P.", 1936); e di D. I. Mendeleev, la cui vita è però rievocata attraverso le vicende della ...
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Letterato russo (Belgorod 1828 - San Pietroburgo 1896). Collaboratore di Vremja, scrisse alcuni articoli polemici contro N. G. Černyševskij, D. I. Pisarev e altri, e i notevoli Kritičeskija stati ob I. [...] S. Turgeneve i L. N. Tolstom ("Saggi critici su I. S. Turgenev e L. N. Tolstoj", 1885-95). Si occupò anche di filosofia (Filosofskie očerki "Saggi filosofici", 1895). ...
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Poeta e drammaturgo catalano (Barcellona 1894 - ivi 1961). Esordì a vent'anni con Primer llibre de poemes (1914), seguito da El mal caçador (1916); Cançons d'abril i de novembre (1918); Cançons de taverna [...] ), Dijous Sant (1923), Fidelitat (1924) a La corona d'espines (1930), La perla negra (1931), ecc., è stato largamente rappresentato anche in castigliano. Della sua opera sono da ricordare ancora i poemi epici El conte Arnau (1928) e Montserrat (1951 ...
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Scrittrice (Valenciennes 1726 - Parigi 1783). Dopo un infelice matrimonio col cugino d'Épinay, amò Dupin de Francueil e poi F. M. Grimm. Famosi furono i suoi salotti, di Parigi e della Chevrette (dove [...] ospitò per un certo tempo Rousseau), frequentati anche da Voltaire, Diderot, id'Holbach. Della sua vita e delle sue amicizie narrò nei celebri Mémoires de madame d'Épinay (pubb. 1818). Ebbe rapporti anche con alcuni italiani dimoranti a Parigi quali ...
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d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
D'Alema-boy
D’Alema-boy (D’Alema boy), loc. s.le m. Collaboratore e consigliere di Massimo D’Alema, esponente politico del centrosinistra. ◆ [Luciano] Consoli, noto alle cronache sia per le sue sfortunate avventure editoriali («La Voce», «Liberal»)...